venerdì 26 giugno 2009

L'effimero soldo

Oggi penso avrete appreso della notizia della scomparsa di un personaggio abbastanza famoso, il cui nome preferisco non fare per rispetto. Vedete, questa morte mi ha fatto riflettere e penso che anche tutti voi dovreste farlo: quanto importante può essere il denaro e davvero il denaro è sinonimo di felicità?

QUest'uomo sin da piccolo ha avuto molto, ma la sua vita è stata un sussseguirsi di battaglie, insoddisfazione, delusione, paura della malattia e della morte. Ma aveva soldi. Ora è morto, dove sono i suoi soldi? Lo hanno davvero reso felice? Io penso di no e la risposta è semplice: il denaro non fa la felicità e questo ormai è assodato. Perchè quasi tutte le persone ricche non sembrano così felici: anzi molti finiscono nel giro di droga, di gioco d'azzardo, alla ricerca di un emozione, di una sensazione che il denaro non può dare. Infatti, esso non può donare quelle sensazioni e non può colmare quel vuoto che noi tutti proviamo. 

Sapete come si può colmare quel vuoto? Solo con l'amore di Dio. Lo so, molti di voi sono scettici, increduli e pensano che sia tutto frutto dell'immaginazione, ma allora perchè e come uomini poveri di denaro, ma pieni di spirito sono più felici di un miliardario? Come Madre Teresa di Calcutta poteva essere così felice, se viveva di povertà e circondata di poveri? Lei era felice, perchè aveva Dio e chi ha Dio non ha bisogno di nient'altro. E' stato così per tutti i santi: essi hanno abbandonato le ricchezze materiali, spogliandosi di tutto eppure hanno vissuto con il sorriso sulle labbra e con tutti intorno a chiedersi, come potevano avere quel sorriso se mangiavano grano e bevevano solo acqua di ruscello. 

Vedete, questo deve essere d'esempio per tutti noi: non dobbiamo basare la nostra vita alla ricerca del denaro, perchè esso non ti salverà per sempre e non ti darà quello che tu stai cercando. Solo Dio può donarti salvezza eterna, amore e felicità e tutto questo è gratuito. Dopo tutto Egli ci ha chiesto solo di avere fede. E credetemi: non c'è prezzo alcuno per essa. Se qualcuno mi offrisse tutto l'oro del mondo in cambio della mia fede, io non la darei mai, perchè è solo essa che mi ha dato ciò che ho avuto ed è solo essa che mi ha fatto andare avanti quando le mie paure e i miei tormenti mi avevano paralizzato. Tutto questo il denaro non lo può dare nè ora nè mai. Riflettete bene e sappiate che il soldo è un valore effimero che prima o poi perderete, mentre Dio è un valore reale e vitale che non perderete mai, se voi lo vorrete. Un saluto

3 commenti:

  1. Tutto vero ciò che hai affermato!

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  2. Hola Angel;

    Profonda e dolorosa la riflessione che hai fatto a proposito di quel personaggio. Credo che spesso nella nostra società questi esseri umani vengono ingigantiti , le loro debolezze , la loro virtù passa a formare parte della quotidianità della società che a sua volta li riserva il primo o il secondo posto…ma anche il ultimo.
    Se solo si guadasse negli occhi, senza la paura di trovare nel altro la miseria umana che c’è in tutti noi; abbiamo paura come lui ; abbiamo paura di non piacer agli altri,”il timore di non essere amata, desiderata, elogiata”…ma ci vuole molta umiltà per chiedere a Dio questa grazia; più che altro bisogna capire che non è egoismo; quando ami gli altri senza aspettarti niente…ami e basta sei davvero libera.
    Lui(il personaggio) , credo non abbia mai amato sé stesso(eppure era bello), la famiglia d’origine può causare danni che a volte non riusciamo a superare, perché non siamo disposti a perdonare…a dire “Grazie Dio per tutto…tutto ciò che mi hai donato; grazie per la vita, ma più che altro grazie per questo dolore”.
    Bisogna iniziare a guardare a gli occhi, a tenere le mani strette..strette al cuore. Bisogna imparare un altro linguaggio ; fatto di passione, di dolcezza, di pazienza, di veracità. Perché i nostri figli non debbano imitare ma consolidare quelle che sono le loro bellezze. È una società che si è abituata ad imitare; e noi abbiamo insieme a lui creato questa realtà.
    Pregherò per la sua anima; perché sappia quanto Gesù lo ama.

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  3. Davvero delle belle parole. Grazie di aver espresso il tuo pensiero.

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