sabato 31 ottobre 2009

Festa di Halloween: trappola dei satanisti


Oggi è il giorno di cui parlavo le scorse volte. Non vorrei nemmeno nominarla perchè la considero una festa in abominio al Signore, ma penso che sappiate ovviamente di cosa stia parlando. Ribadisco il mio invito a sorvolare e a considerare questo un giorno normale, non festivo. La festa è domani e noi tutti potremo andare in Chiesa per festeggiare i Santi di Dio. 

Tornando all'argomento, questa mattina, stavo leggendo l'Avvenire quando alla mia vista, si è parato un articolo proprio avente come oggetto Halloween. Non è un articolo come gli altri, ma è l'esposizione di una testimonianza personale di un ragazzo che mostra come un innocente festa si sia trasformata in una trappola satanica. Ovviamente ciò che segue non è scritto da me, ma dal giornalista di Avvenire a cui va il merito di aver esposto questa testimonianza perchè sia da esempio per genitori e ragazzi che oggi si accingono a festeggiare (cosa poi? satana....). Dunque, dopo aver ribadito il mio invito a non assolutamente pensare ad Halloween, ma solo e soltanto alla Festa di Ognissanti, io vi saluto e vi lascio a questa storia incredibile di un ragazzo come tanti. 

È giovane, tanto giovane: «Negli ultimi tempi – ricorda, sottovoce, gli occhi timidamente feriti – mi ero ritrovato a vagare per la strada senza più ricordarmi chi ero, da dove venivo e che cosa stavo facendo lì. Ho subìto sesso, droga e violenze, che però non vorrei raccontare». Leonardo (nome di fantasia, ndr) è nato in una cittadina del Nord e deve compiere ancora vent’anni. I satanisti gli avevano sbranato il corpo e l’anima, dopo che era stato ingoiato dal buco nero sul quale s’era voluto affacciare la notte di Halloween.

«L’anno scorso stavamo parlando con gli amici di cosa fare la sera del 31 ottobre e pensavamo alla discoteca. Poi, fuori dalla scuola, ho visto una locandina per una festa di Halloween vietata a minori di sedici anni e un corso gratuito per diventare "cacciatori di streghe". La grafica era molto accattivante...».

Alle undici della sera del 31 ottobre 2008 Leonardo raggiunse il locale indicato su quel manifesto. Un posto seducente e «suggestivo – ricorda Leonardo –, perfetto per Halloween. Eravamo tutti mascherati e la musica era veramente bella». Le scenografie erano quelle caratteristiche per questa nottata: «Dal soffitto, oltre alle zucche, penzolavano manichini di impiccati e pipistrelli insanguinati. Le poltrone avevano disegnati scheletri. Alle pareti si vedevano quadri con immagini di serial killer, mi ricordo quella di Charles Manson (che negli Usa ebbe come soprannome "mister Satan", ndr)».

Tuttavia, al di là dei pupazzi e dei quadri più o meno macabri, il "meglio" era altro: «C’era possibilità di trasgredire in vari modi – va avanti Leonardo – sia per le diverse sostanze che circolavano, sia per il clima di eccitazione, anche sessuale, che c’era». Così «la serata è stata molto divertente, anzi direi entusiasmante».

Quasi alla fine si avvicinò il proprietario del locale: «Ha chiesto, a me e ad altri ragazzi, se volevamo fare il corso pubblicizzato nel manifesto e ci ha dato un numero di telefono». Il buco nero sta spalancandosi davanti ai loro piedi. «Chiaro che non prendevo sul serio la frase "cacciatori di streghe", ma, ingenuamente e per curiosità, volevo vedere cosa m’avrebbero detto. Poi ho telefonato e mi hanno dato un indirizzo, non era lontano da casa e sono andato».

Un appartamento che è una specie di ufficio. Lo accoglie una ragazza sulla trentina, che annota il suo nome, cognome, indirizzo e telefono: «Oggi non c’è l’organizzatore, ti richiameremo». Lo fanno qualche giorno dopo, invitandolo a tornare in quell’ufficio per «iniziare il corso». Si ritrova «in una saletta con altri cinque coetanei, tre ragazzi e tre ragazze». Arriva una signora e «fa discorsi che all’inizio mi sono sembrati un po’ strani, ma anche interessanti, che non avevo mai sentito».

Quella donna spiega loro che «la notte di Halloween è stata un momento molto particolare: la notte migliore dell’anno, in cui si concentrano tutte le energie cosmiche dell’universo, con un grande potenziale positivo ed esoterico». S’infila come una lama nell’ingenuità della loro giovanissima età (fino a tirar fuori «la speciale atmosfera che avevamo vissuto quella notte in quel locale», ricorda bene Leonardo), spiega che «per la nostra partecipazione a quella festa eravamo dei privilegiati». La signora li sta tenendo in pugno, affonda il colpo e la sua voce diventa sibilo affilato: «Ora appartenete al dio Samain e per voi si apre una nuova vita. Realizzate i vostri sogni, darete libero sfogo ai vostri piaceri». L’ultima frase la urla: «Niente e nessuno potrà impedirvi di realizzare i vostri piaceri!». Il gioco è fatto: i sei ragazzi sono suoi.

Da quel giorno «ho iniziato a frequentare questo gruppo una volta alla settimana – prosegue Leonardo –. All’inizio mi piaceva andarci. La signora una volta ci ha definito come una "scuola energetica"». Ma poi gli incontri si sono fatti sempre più pesanti e duri per me, sinceramente iniziano a svanire i miei ricordi e io stesso non voglio più ricordare».

Il racconto adesso è tutto d’un fiato. «Mi hanno costretto ad odiare chiunque: genitori, parenti, insegnanti. Sono scappato quattro volte di casa. Mi hanno messo in testa che solo la "scuola energetica" poteva capirmi e risolvere i miei problemi». Ma era fondamentale «sempre mantenere il massimo segreto: nessuno doveva sapere dove andavamo e chi incontravamo, altrimenti non saremmo riusciti ad acquistare i poteri promessi. Ho subìto tanto male che non vorrei però raccontare»: sesso, droghe e violenze. Perché quella "scuola energetica" non era altro che un gruppo satanico ben organizzato.

Lo salvano mamma e papà: «Mi hanno portato in ospedale, ho iniziato una ricostruzione della mia vita e della mia psiche». Ora Leonardo alza fieramente lo sguardo: «Spero tutti si rendano conto del bisogno di maggiore vigilanza da parte di genitori e insegnanti. Perché non capiti ad altri quello che è successo a me».

Pino Ciociola

FONTE

venerdì 30 ottobre 2009

Esperienza personale

Come sapete si avvicina la festività di Ognissanti e ovviamente anche la giornata dedicata alla Commemorazione dei defunti. Queste due festività ci portano a ricordare da un lato i santi cioè coloro che hanno rappresentato un modello di santità dinanzi a Dio e dall'altro i nostri fratelli che si sono addormentati. 

Quest'oggi sono voluto andare a rendere anticipatamente omaggio ai defunti e devo dire che mi è molto piaciuto. So che mi prenderete per pazzo, ma la tranquillità del Cimitero mi piace e mi da quasi un impressione di un anteprima di un pezzo di Paradiso. So che sembra strano perchè a molti il Cimitero incute terrore eppure io provo questa sensazione di rilassamento e di pace, come se in quel luogo mi estraniassi dal mondo intero. 

Poi è incredibile pensare che ogni immagine lì presente sui giacigli rappresenta una vita vissuta. Mi sembra incredibile vedere quanti fratelli, quante vite ci sono state nel mondo e mi viene da pensare all'enorme bontà di Dio che ha permesso così tante vite. Prego perchè tutti loro possano riposare in pace e poi vado dai miei cari in particolare e incontro anche il luogo di riposo di un mio vecchio prete confessore che purtroppo si è spento qualche tempo fa. Quel prete è stato uno dei migliori perchè sapeva ben leggere le anime ed era impossibile nascondergli qualcosa: ahimè quanto mi manca una figura simile! Spero che Dio faccia sorgere qualche figura così perchè è importante nella Confessione avere un punto di riferimento capace di leggerti l'anima senza neanche parlare.

Concludo la mia visita con uno sguardo alla Cappella e poi me ne vado via. Mi rattrista come le persone si ricordano dei loro defunti sono in questi giorni e si accalchino uno dopo l'altro. Mi piacerebbe vedere le persone più spesso durante tutto l'anno, e mi piacerebbe anche vedere qualcuno pregare sulle tombe, ma a quanto pare, quest'anno non c'è questa prospettiva. SI va, si lasciano i fiori, si pulisce un pò e arrivederci (sto a posto con la coscienza). Ma non sarebbe meglio spendere qualche preghiera? Pensate che i vostri cari abbiano maggiormente bisogno di fiori o delle vostre preghiere? Ogni nostra preghiera per loro è utilissima perchè Dio ascolta i nostri richiami e se alcuna di esse è in Purgatorio, noi possiamo aiutarli ad espiare prima i loro peccati. Suor Faustina, per esempio, questo l'aveva ben capito.

Insomma, questa è stata una mia personale esperienza che ho voluto condividere con voi. Ho anche scritto per dire a chi mi legge, di andare a trovare i propri cari o anche i defunti in generale, rivolgendo loro un piccolo pensiero. E pensate a questo invece di pensare a come festeggiare una festa satanica come Haloween. Anzi, visto che sono in tema, ribadisco il mio invito a voi tutti, a non celebrare domani questa festa ridicola e per di più satanica: pensate piuttosto ai vostri cari e ai Santi del Paradiso che tanto hanno fatto per indicarci un modello da seguire sull'esempio di Gesù Cristo. Per ora è tutto: vi saluto con un abbraccio e vi auguro anche a voi, di vivere in maniera giusta e bella, questi giorni di commemorazione. 

mercoledì 28 ottobre 2009

Messaggio Regina degli Ultimi Tempi


Oggi vi è un nuovo Messaggio della Regina degli Ultimi Tempi, pubblicato dalla Direzione della Regina degli Ultimi Tempi:


Messaggio del 28-10-2009

 

Figli miei, sono a voi per benedirvi come sempre e portare il mio amore nei vostri cuori tribolati e afflitti. Le vostre richieste di preghiere che partendo da vostro cuore giungono fino a me sono tante  ed io vorrei esaudirle tutte, ma purtroppo non me ne date la possibilità. Il vostro cuore è rivolto alle cose del mondo, alle necessità terrene e state trascurando i beni dell’anima. Avete bisogno principalmente di avere fede in Dio perché da Lui viene ogni cosa. Voi pensate di aver accolto la parola di Dio e invece accogliete solo ciò che può rappresentare un beneficio per voi e per i vostri propositi. La fede è un bene diverso che per ora non comprendete ma è l’origine di ogni vostra necessità. Vi manca la confidenza piena in Dio e nel suo amore per voi. Pensate ad alimentare  questa virtù perché mancando al vostro cuore lo rende arido, senza speranza e senza carità. Vi prego di riflettere sulla necessità di affidarvi completamente a Dio anche attraverso di me. Vi amo figli miei e vi benedico nel nome della Santissima Trinità.

martedì 27 ottobre 2009

L'inganno di Halloween

Oggi mi allontano un pò dal tema di questi ultimi giorni perchè si avvicina una data particolare: il 31 ottobre. Attenzione al 31 ottobre! In quel giorno molti di voi si accingeranno a festeggiare una festa che definire pagana è quasi un complimento. Si, mi riferisco ad Halloween, una festa (chiamiamola così) che si è lentamente insinuata anche qui da noi e soprattutto grazie al tacito assenso di noi cristiani. LA Chiesa si è già espressa contro di essa e anche molte associazioni cattoliche. L'associazione “Giovanni XXIII”, fondata da don Benzi, lo scorso anno diffuse una sua dichiarazione, in cui si legge: “Attenzione alla pseudo festa di Halloween esaltata il 31 ottobre come un apparente carnevalata mentre nasconde un grande rituale satanico collettivo”. L'associazione rivolge “Un appello al mondo cattolico, ai genitori e a tutti coloro che credono nei valori della vita affinché sappiano che festeggiare Halloween significa adorare satana. Il sistema imposto di Halloween proviene da una cultura esoterico-satanica in cui si porta la collettività a compiere rituali di stregoneria, spiritismo, satanismo che possono anche sfociare in alcune sette in sacrifici rituali, rapimenti e violenze. Halloween è per i satanisti il giorno più magico dell'anno e in queste notti fomentano i rituali satanici come le messe nere, le iniziazioni magico-esoteriche e l'avvio allo spiritismo e stregoneria. Attenzione agli educatori e responsabili della società affinché scoraggino i ragazzi a partecipare ad incontri sconosciuti, ambigui o addirittura ad alto rischio perché segreti o riservati. Non si può promuovere in nessun modo questa ricorrenza che inneggia al macabro e all'orrore.

Mi sento di condividere questo punto di vista anche se so che per molti di voi sembrerà esagerato. Purtroppo per voi è così. Ciò che non è per Dio o con Dio è contro Dio. E satana sappiamo quanto ami ingannarci: quale inganno più grande di quello di far passare una festa in suo onore come una banale festa per bambini? Pensateci perchè così voi decidete di adorare satana e non Dio e così anche se lasciate i vostri figli già cominciare ad avvicinarsi a cose simili. Proprio ad un anno dalla morte di don Benzi ricordo queste parole tra i suoi ultimi appelli: “Vogliamo che i nostri figli festeggino il giorno di Ognissanti con i demoni, il mondo di satana e della morte oppure con gioia e pace vivendo nella luce? Esortate i vostri figli dicendo loro: vuoi giocare e divertirti con i demoni e gli spiriti del male o invece scegli di gioire e far festa con i Santi che sono gli amici simpatici e meravigliosi di Gesù?”

Dunque ragionate e non lasciate che i vostri figli si avvicinano a ciò che viene aborrito dal Signore. Anche Don Gabriele Amorth ci mette in guardia da questa pratica: ''Penso che la società' italiana stia perdendo il senno, il senso della vita, l'uso della ragione e sia sempre più' malata. Festeggiare la festa di Halloween e' rendere un osanna al diavolo. Il quale, se adorato, anche soltanto per una notte, pensa di vantare dei diritti sulla persona. Allora non meravigliamoci se il mondo sembra andare a catafascio e se gli studi di psicologi e psichiatri pullulano di bambini insonni, vandali, agitati, e di ragazzi ossessionati e depressi, potenziali suicidi''. ''Mi dispiace moltissimo che l'Italia, come il resto d'Europa, si stia allontanando da Gesù' il Signore e, addirittura, si metta a omaggiare satana'', dice l' esorcista secondo il quale ''la festa di Halloween e' una sorta di seduta spiritica presentata sotto forma di gioco. L'astuzia del demonio sta proprio qui. Se ci fate caso tutto viene presentato sotto forma ludica, innocente. Anche il peccato non e' più' peccato al mondo d'oggi. Ma tutto viene camuffato sotto forma di esigenza, libertà' o piacere personale. L'uomo - conclude - e' diventato il dio di se stesso, esattamente ciò' che vuole il demonio''. 

Negli anni scorsi i cattolici organizzarono feste della luce in contrapposizione a questi eventi e sarebbe bello se si ripetessero anche quest'anno. Se qualcuno di voi vuole organizzare un qualcosa per Halloween, converta le sue idee oscure in idee di luce ed organizzi una festa di gioia lontana dall'oscurità e dall'adorazione per satana. Insomma, tutti noi, sabati sera inneggiamo canti al Signore e ricordiamo i nostro Santi come Padre Pio, San Francesco, Giovanni Paolo II (anche se non ufficiale per me è pur sempre un Santo di Dio). Eliminate i demoni e le maschere e uscite le candele e la croce di Gesù Cristo perchè quest'anno voi non vi uniate alla serpe, ma all'Agnello. Gesù vi aspetta per festeggiare insieme a Lui. cosa volete fare? Festeggiare in gioia con Gesù o unirvi alla perdizione con satana? Sopratutto voi giovani: volete far festa con i vostri amici in nome di satana o volete invece unirvi a Cristo nel vostro Spirito? Pensateci e fate la scelta giusta perchè non cadiate nell'inganno satanico di Halloween. 

lunedì 26 ottobre 2009

Crisi economica e depressione

In questi giorni il blog si è occupato di temi inerenti la fame nel mondo e quindi la povertà diffusa. In realtà, in questo periodo, la povertà, come già detto nel vecchio post, non è esclusiva di quei Paesi denominati del Terzo Mondo, ma anche della nostra realtà locale e ora più che mai c'è bisogno di concetti solidali tra di noi.

La verità è che scrivo questo articolo dietro la spinta di alcuni vostri commenti che mi hanno al quanto preoccupato. Molti di voi mi hanno contattato parlando della loro frustrazione e che alcuni hanno addirittura pensato a gesti estremi. Questo mi ha molto preoccupato ed ecco il motivo di quest'intervento di oggi. Per la verità basta leggere un giornale per rendersi conto che queste cose non sono campate per aria perchè ci sono notizie di cronaca nera dove assistiamo a suicidi a causa della disoccupazione. Il problema è che da parte delle istituzioni c'è stato solo un timido tentativo di ammortizzare il problema con i cosiddetti ammortizzatori sociali. Il neo di questa iniziativa è che non tutti ne possono disporre ed in più ci sono persone che devono mantenere la propria famiglia e che tutto ad un tratto vedono venir meno le loro fonti di sostentamento. Io penso che a questo punto ci sia bisogno di azioni più incisive per salvaguardare questi soggetti e per ammortizzare non solo il colpo economico, ma anche e soprattutto quello psicologico (che molti sottovalutano). E speriamo che la giornata politica di ieri, che ha visto la gente tornare ad occuparsi del proprio Paese tramite il meccniamso delle Primarie, possa servire per un nuovo inizio e per un azione che metta al primo posto la salvaguardia del posto di lavoro e della dignità della persona. 

L'aspetto economico concerne le istituzioni e non certo me, io però posso dare un piccolo aiuto dal punto di vista psicologico, anche se so per certo che non è molto. Io parlo a voi che ora state lottando per conservare un posto di lavoro o a voi che lo state cercando. La situazione è dura e non voglio mentire dicendo che va tutto bene, perchè così non è. Io in giro vedo i primi segni di una crisi che potrebbe anche peggiorare e che potrebbe colpirci in prima persona. E so cosa si possa provare nel vedere svanire la terra sotto i piedi: la vostra sicurezza, la vostre fonte, la vostra vita. Solo chi ha un cuore duro non può comprendere questa situazione perchè è straziante vedere persone in lacrime perchè non hanno più la possibilità di lavorare. Ecco a voi io vi dico di non mollare. MAI. Però abbiate fede in Dio perchè questa crisi era stata preannunciata e la Madonna ci ha chiesto di vivere con la fede in Dio perchè Dio non abbandona chi ha fede in Lui. Uno di voi mi ha detto della fortuna che ha avuto nel trovare occupazione per sé e per i propri figli nonostante il periodo nero: questo è intervento di Dio. Non abbiate timore e non basate la vostra esistenza solo sul denaro e l'apparenza: so che sembrano cretinate perchè voi mi direte che non con la fede si da da mangiare ai propri figli, ma io vi dico che chi ha fede in Gesù Cristo non si ferma dinanzi a niente e lotta sino alla fine. Perchè se voi pensate che l'unico rimedio sia farla finita, allora siete stupidi oltreché insensibili. Quanti sono morti lasciando la propria famiglia? Bene, quei morti ora come aiutano i loro cari? E troppo facile decidere di gettarsi da un ponte. Cosa ne farete dei vostri cari? Non li condannerete in questo modo ad una sofferenza ancora più grande?

 La vita è un dono di Dio e solo Lui può togliercela. So quanto dura può essere la situazione, ma tenete duro e cercate l'aiuto di cristiani. In questo periodo essi stanno aiutando molto e la Chiesa concede anche prestiti della speranza. So che questo Paese è una delusione e ruberia costante, ma se ci aiutiamo a vicenda, le cose possono migliorare. L'importante è non lasciarci guidare da stupidi orgogli che portano solo al male. Non bisogna aver paura di chiedere aiuto. 
Ed ora mi rivolgo a chi sta bene: non girate lo sguardo dall'altra parte, ma se qualcuno vi chiede aiuto o un prestito, voi concedetelo perchè non possiamo lasciare che per il nostro egoismo, muoiano nostri fratelli. Non fate come le banche che chiedono garanzie impossibili: voi date e donate più che potete in denaro, robe, vestiti, alimenti. La Chiesa, in queste situazioni, può essere l'anello di congiunzione tra chi possiede e chi non ha più nulla. Ma ricordate che Gesù ci ha detto di aiutare il prossimo e noi dobbiamo fare l'impossibile per chi è in difficoltà. Io oggi apro questo canale perchè chi vorrà, potrà parlare e potrà ricevere conforto. Anche se non è molto, è pur sempre qualcosa. Una cosa soltanto: non guardate sempre nero e non disperatevi perchè al di sopra c'è sempre Gesù che vi sostiene e che non vi abbandona mai. Basta che voi lo cerchiate e vi ricordiate che il vero valore di questa vita è proprio Lui. Con Gesù accanto, vedrete che riceverete consolazione e comincerete a vivere con meno disperazione. Purtroppo i tempi sono così e bisogna stringere i denti e resistere: so che per colpa della cupidigia e dell'avarizia voi ora soffrite, ma non vi dovete disperare perchè non siete soli e non ha senso pensare alla morte. Dio vuole che voi viviate e non che moriate nel vostro egoismo. 

Un'ultima cosa: ringrazio chi ha seguito il messaggio dell'altro giorno e che ha dato il suo contributo per i bambini. So per certo che dentro di noi c'è anche il bene e la solidarietà: ecco perchè dobbiamo aiutarci l'un l'altro perchè così nessuno abbia a mancare il necessario. Spero solo che tutti possano accogliere questo messaggio e possano evitare di fare sciocchezze come il vendere una parte del proprio corpo. Abbiate il coraggio di rivolgervi a centri assitenziali come la Caritas: l'orgoglio non porta frutto. Ora vi saluto e vi chiedo di aver coraggio per voi stessi e per chi vi sta accanto.  E abbiate fede in Cristo Gesù!!!


sabato 24 ottobre 2009

Riflessione: disparità e fame nel mondo.


Oggi presento un post scritto a più mani, in particolare da Mik e dal sottoscritto. Sono considerazioni che si ricollegano al post sulla fame nel mondo il quale è un tema che mi è molto vicino perchè ogni volta che mangio, non posso non pensare a coloro che invece non mangiano. E mi sento persino in colpa nel mangiare mentre c'è chi non può. Detto questo ringrazio Mik per i suoi sempre puntuali interventi e per la possibilità di aiutarmi in qualche modo, in questo mio piccolo e umile lavoro. E spero che prestiate attenzione a queste questioni che valgono non solo per me o per i cristiani, ma per ogni uomo di buona volontà. 

Secondo Mik,  per poter capire come si potrebbe vivere bene, allora dovremmo meditare la Genesi.
In principio Dio creò la terra, i cieli e gli oceani. I cieli li riempì con ogni sorta di animali, fece la stessa cosa con i mari e con la terra, in particolare con quest'ultima, riempiendola di vegetazione e frutti. Creò l'uomo e gli diede potere su ogni creatura. Gli diede il modo per sfamarsi, per dissetarsi: Gli animali, la frutta, le verdure, l'acqua. L'uomo aveva ogni ben di Dio. Si poteva liberamente pescare, cacciare, coltivare. Cos'è allora che ha rovinato gli equilibri? Penso da quando l'uomo ha creato l'industria e il mercato: Molti si sono visti privare il cibo e l'acqua, perchè non potevano permettersi di comprare ciò che invece prima si poteva avere gratuitamente, ciò che Dio ha creato in principio per l'uomo. Gesù disse: "Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date". Queste parole di Gesù devono essere applicate su tutte le cose che Dio ci ha donato: Dai beni spirituali ai beni materiali. La Legge di Dio è perfetta! Se tutti la osservassero, non ci sarebbero tutte queste disgrazie. Gesù ci invita a donare gratuitamente ciò che il Padre gratuitamente ci dona. Ma oggi ognuno tiene per sè ciò che ha, pensando che quello che ha ottenuto se l'è sudato, quando poi invece tutto è dono di Dio. Persino a Ponzio Pilato, Gesù disse: "Non avresti nessun potere su di me, se non ti fosse stato dato dall'alto". Questo cosa vuol significare? Significa che se Dio non avesse dato a Ponzio Pilato il "potere" di crocifiggere o meno il Suo Divin Figliuolo, il governatore romano nemmeno avrebbe potuto sfiorare il Signore Gesù. Questo magari va visto nel contesto del disegno di redenzione di Cristo, perchè quello che è successo al Signore era scritto e doveva succedere perchè noi acquistassimo la vita eterna. Ma penso che questo "potere" dato dall'alto, vada applicato su tanti altri contesti: Se i grandi della terra governano le nazioni, penso che Dio gli abbia dato questo compito da svolgere. Allora è tutto dono di Dio: Lui ci dona le cose gratuitamente, tocca a noi saperle condividere con il prossimo. Ecco che viene in aiuto la parabola dei talenti. Chi possiede le ricchezze ha maggiore responsabilità. Sono forse dono di Dio le ricchezze? Va applicato anche su di loro, i ricchi, il discorso che fece Gesù a Ponzio Pilato? Forse sì, forse a loro è dato il compito di sfamare i poveri? Non lo so, non so rispondere a queste domande che mi e vi sto ponendo. Ma dobbiamo riflettere sulle responsabilità che noi tutti abbiamo. Ad ognuno di noi è stato donato uno o più talenti: Abbiamo gratuitamente ricevuto e gratuitamente dobbiamo dare. E ricordiamoci che però il talento è un prestito: Un tempo dovremmo renderlo al Signore. Così come la nostra vita: E' un prestito, un giorno gliela dovremo rendere. E se avremo prodotto frutto, il Signore ci donerà la vita eterna.
Oggi si parla di crisi economica: Le aziende che non reggono, i commercianti che vivono una situazione disagiata. Può forse essere questo una lezione dal cielo? Se non erro La Vergine degli Ultimi Tempi disse che ci saranno sette anni di crisi. La crisi è sotto gli occhi di tutti. Questo mi fa pensare che potrebbe essere una lezione divina, affinché la gente veda con i propri occhi la povertà, così da poter comprendere il prossimo che vive questa difficoltà. Il problema principale nel mondo è proprio la fame: Ma in televisione si continua a parlare di politica, di economia, di scudo fiscale... ma a questi nostri poveri fratelli chi ci deve pensare? Ci pensiamo giusto noi che abbiamo poche risorse per poterli aiutare, guarda caso. Non ci pensano i ricchi e i potenti che hanno migliaia di beni da poter mettere a disposizione. Perchè il povero ha umiltà e senso di carità, pur non possedendo beni. Il ricco al contrario, pur possedendo in eccesso i beni, non può capire cosa vuol dire soffrire la fame, perchè non l'ha mai vissuta e non riesce minimamente a comprendere la realtà della povertà, perchè ha sempre vissuto nella cattiva abitudine del benessere spropositato. Lo so, stiamo a dire sempre le stesse cose, ma non si possono usare frasi e parole diverse, perchè questa è la realtà. Un fatto si racconta per ciò che è, non si può fare diversamente, almeno che non si sceglie la strada della menzogna e dell'illusione che non conviene a nessuno perchè porta alla perdizione e alla morte eterna. Allora se stiamo qui a dire sempre le stesse cose è perchè la realtà è sempre la stessa, punto. Non ci sono altre spiegazioni. E se la realtà è sempre la stessa, vale la pena di combattere per cambiarla. Ma non con la guerra, non con la violenza. No. Si combatte pregando, digiunando, evangelizzando, portando Cristo come un bambino fra le braccia per farlo conoscere al mondo intero: "Ecco gente, è arrivato a voi il Messia, io ve lo porto; Si è messo fra le mie braccia e mi ha detto, portami nel mondo a farmi conoscere!" Così si combatte il male, le tenebre dell'ignoranza. Dobbiamo far conoscere Cristo a tutto il mondo, perchè Lui illumina l'intelletto e distrugge le tenebre della demenza: Così si avrà la pace. Quando tutti avranno compreso chi è Gesù e osserveranno la Sua parola, non ci saranno più ignoranti, ottusi, dementi, idioti, stupidi, ma ci saranno intelligenti, sapienti, santi e vivranno tutti in pace. GESÙ' E' LA LUCE! Se non si fa carità il motivo sta nel fatto che la gente non ha saputo accogliere il Messia e continua a vivere nelle tenebre e tutti se ne fregano di tutti. Invece no, chi vive con Gesù non trascura i bisogni del fratello, perchè ha occhi per vedere, i suoi occhi sono stati unti dall'olio di Cristo. SERVE CHE LA GENTE CONOSCA CRISTO, solo così si può avere la vera pace!

La beneficenza che oggi si fa senza Gesù, quanto veramente è disinteressata? Se noi cattolici siamo così sensibili a questi argomenti è perchè Gesù ce lo fa essere! Allora se tutti fossero illuminati da Gesù che è luce che illumina le genti, tutti vedrebbero con gli occhi dell'intelletto ciò che la disparità sta causando nel mondo, tutti avrebbero mani e braccia per aiutare il prossimo. Ma chi vive senza Gesù, gli occhi se li benda e le braccia le mette conserte. Quando ascoltiamo il Vangelo in Chiesa, ci segniamo la fronte, le labbra e il petto. Perchè? Perchè la parola di Cristo entri nella nostra mente e sappiamo comprenderla, sappiamo divulgarla con la bocca e conservarla nel cuore per farla fruttificare osservandola e praticandola.
 Cosa possiamo fare noi piccoli per aiutare questi nostri fratelli? Tutto quello che possiamo fare, facciamolo! Se non ci riusciamo, sforziamoci! Iniziamo con poco, piano piano si arriva a fare tanto! Come ad esempio per evangelizzare. Si inizia sempre con un pò di timore e con poco, ma man mano il Signore ci da la forza e ci aiuta a fare tanto! Questo lo dico per esperienza personale. Dobbiamo chiedere al Signore di darci forza, coraggio e risorse per potere aiutare i poveri. A me per primo dico queste cose.

Queste sono parole del caro fratello Mik che condivido interamente. Tra l'altro, nella scorsa puntata di Annozero (andata in onda giovedì 22 ottobre) abbiamo visto la drammaticità in cui vivono molti dei nostri fratelli mentre in studio i politici battibeccavano su di chi era la responsabilità. Abbiamo bisogno di politica: abbiamo bisogno di una classe che si interessi di questi problemi e che lotti per trovare le giuste soluzioni, magari con una redistribuzione del reddito. Insomma, siamo stufi di politici egoisti: bisogna che la politica torni a fare ciò per cui è nata e cioè occuparsi dei problemi di tutti. Io non vorrei entrare nel merito politico, ma mi ci trovo sempre coinvolto perchè è impossibile chiudere gli occhi dinanzi a queste persone che, in tempo di crisi, presentano leggi per ridurre le prescrizioni per permettere ad un soggetto di far andare in prescrizione i suoi processi. Questo è qualcosa che non mi permette di chiudere gli occhi, ma di continuare a parlare e denunciare.   

Anche secondo Mik, quella della redistribuzione sarebbe  la giusta soluzione. C'è tanta, tantissima disparità che ogni volta che se ne sente parlare fa mettere le mani fra i capelli. Come abbiamo già parlato qualche giorno fa, chi ha autorità è chiamato al servizio, non al potere, non a fare i propri interessi. Per cui le mie considerazioni sulle parole di Gesù dette a Ponzio Pilato, trovano conferma, in quanto i politici avendo autorità su tutto il paese, hanno il potere di correre ai ripari, a soluzioni e proprio perchè hanno una certa autorevolezza, sono chiamati al servizio per il prossimo. Il politico fa un lavoro come un'altro. Ci sono lavoratori, in particolare gli operai, che rischiano la vita ogni giorno, si stancano fisicamente ma anche mentalmente. Il paradosso dove sta? Sta nel fatto che questi uomini in giacca e cravatta, pur non rischiando la propria vita, pur non stancandosi come gli operai, guadagnano uno stipendio da capogiro. Ecco dove la disparità. Qui viene in aiuto la parabola degli operai della vigna. Il padrone volle pagare allo stesso modo anche gli operai che avevano lavorato meno rispetto a chi aveva lavorato tutta la giornata. Agli occhi di Dio, non importa se si lavora tanto o meno, l'importante è che ognuno faccia la sua parte. Ecco perchè questi politici ragionano secondo la mentalità umana. Secondo loro, quello che fanno è tanto, perchè lo fanno per milioni di italiani e quindi hanno il merito di guadagnare di più. Un operaio invece lavora solo per il cantiere, quindi aiuta meno persone e non merita uno stipendio degno di nota. Questa è la loro mentalità. Pur se non lo dicono a parole, lo dicono con i loro fatti. L'uomo ha voluto il progresso, pensando che più avrebbe ottenuto, più sarebbe andato avanti. Invece c'è l'effetto contrario. C'è un detto tanto semplice quanto vero: Il troppo stroppia. Un ingordo mangia in eccesso e non riesce nemmeno a camminare. Così accade alla nostra società, una società vittima dell'ingordigia. Io penso che il lavoro aziendale che c'è oggi non è benedetto dal Signore, perchè è un lavoro ossessivo. Tutti oggi vanno a caccia della professione: Chi vuol diventare avvocato, chi medico, chi professore, chi magistrato... Tutto questo per seguire la scia mondana. E abbiamo visto quanto sta tornando utile...La verità è che l'uomo non sa più che cosa vuole, a parte il successo, la ricchezza, la fama. Non si può e non si deve scegliere una professione giusto perchè garantirà uno stipendio di tutto rispetto. No, ci deve essere vocazione. Un medico deve avere la vocazione di spendere la propria vita per la salute dei pazienti, un avvocato per proteggere i diritti dei cittadini, un giudice per far rispettare le leggi. A cosa stiamo assistendo oggi? Alla corruzione. Per fortuna non tutti lo fanno per moda, ma ho come l'impressione che i giovani di oggi vogliono raggiungere a tutti i costi una posizione. E' una lotta, una lotta continua a chi si aggiudica prima il posto. Gesù ci ha dato l'esempio. E' nato povero, ha svolto l'umile lavoro da falegname, Lui, il Figlio di Dio, venuto per servire il prossimo, non per farsi servire. Così ecco che ritorna il ragionamento di prima sull'autorità: Gesù ha più autorità di tutti e più di tutti ha servito, annientandosi sulla croce, cosa che mai nessuno avrebbe fatto. Da Lui abbiamo imparato a pensare secondo Dio. Ci si rende conto che la realtà del Signore è ben diversa dalla realtà umana. Ciò che per l'uomo è giusto, per Dio è sbagliato e viceversa. Perchè per l'uomo è giusta la fama, per Dio è giusta l'umiltà. Per l'uomo è giusto avere una paga maggiore se lavora di più. Per Dio è giusto che tutti ricevano allo stesso modo, indipendentemente da quanto abbiano lavorato. Oh, se imparassimo tutti da Dio, come funzionerebbe il mondo!
Purtroppo l'uomo del mondo impara dall'uomo del mondo e l'uomo del mondo impara da satana e chi impara da satana impara la menzogna e a camminare verso la morte.
L'uomo DEVE imparare da Dio. E' stato creato da Lui e solo da Lui può ricevere i giusti insegnamenti. L'uomo è un ramoscello del Signore e solo da Lui può attingere linfa eterna. Oggi le nuove generazioni sono confuse, guarda caso perchè hanno molto di più rispetto ai loro coetanei di un tempo. Maggiori sono i vizi, maggiori saranno le ribellioni. Prendiamo l'esempio dai nostri cari fratelli africani: Loro non hanno niente, ma la gioia di vivere che hanno ci insegna molto, ci insegna che una vita semplice conduce alla gioia. Qui alcuni tipi di pappa a molti fa schifo, ma laggiù, nel grande continente nero, la gente si accontenta anche di riso in bianco. Col cibo non si gioca, anzi, dovrebbero insegnare ad avere rispetto del cibo, a ricordarsi che c'è gente che oggi soffre perchè non può mangiare nemmeno un pò di riso. Altro che nouvelle cousine, gastronomia, gambero rosso e tante di quelle stupidaggini. Tutti questi marchi rimbecilliscono la coscienza delle persone e ci si dimentica di chi ha bisogno davvero di un pò di pane. A questa generazione insegnano ad assorbire i falsi valori con il conseguente aumento di prepotenza e arroganza verso il prossimo bisognoso. Grazie a Dio però, ci sono anche tantissimi giovani che credono in Cristo e spendono la propria esistenza per Lui.

Ciò che Mik ha detto mi sento di condividerlo in pieno;  d'altronde non è un mistero che il consumismo sia stata la causa scatenante di questa deriva di cui parliamo. Abbiamo avuto tanto, troppo e quel troppo ci ha riempito la pancia e ora cerchiamo sempre qualcosa di più grande. Tanto è che questa cosa la si trova nella droga e nell'alcool: non a caso molti ricchi si drogano. Essi hanno tutto e cercano qualcosa di più e lo trovano solo nella droga. Meglio avere poco o niente che avere molti soldi. Un giorno, dissi ad un mio parente che smaniava per giocare al Superenalotto: guarda che è meglio che non giochi e non vinci perchè se vinci perdi tutto. Alla fine si rese conto che avevo ragione perchè alla fine l'importante è avere una famiglia e vivere e lavorare per farla stare bene. I soldi distruggono e ci rendono egoisti: ecco perchè vi è la fame nel mondo, proprio per l'egoismo che il danaro e il lusso ci hanno dato. Riflettiamoci

Chiudo questa lunga riflessione, accettando l'invito di Mik alla collaborazione vostra tramite un numero di telefono, sponsorizzato anche da Mediaset, durante la trasmissione Matrix. In pratica con questa donazione si permette all'associazione di aiutare dei bambini a sconfiggere delle malattie banalissime. Infatti ogni anno muoiono milioni di bambini a causa di malattie che qui si curano come niente.  Stando a quello che han detto ieri sera, praticamente ogni tre secondi muore un bambino... Il numero di telefono è: 48544

Questa è un iniziativa della ONLUS da me più volte sponsorizzata per i suoi interventi: Save the Children. E' possibile donare 2 o 5 euro da ora sino al primo novembre. Si può chiamare da qualsiasi gestore, Tim, Vodafone, Wind, 3 e anche col telefono di casa. Però fatelo perchè per un semplice e stupido sms, voi potete impedire il decesso di un vostro fratellino. Perciò fatelo e aprite il vostro cuore. Non lasciate che queste parole cadano nel vuoto e ricordate ciò che disse Gesù: “E tutto ciò che farete ad uno solo di questi piccoli, lo farete a Me"


venerdì 23 ottobre 2009

Messaggio Regina degli Ultimi Tempi

Oggi vi è un nuovo messaggio, pubblicato dalla Direzione della Regina degli Ultimi Tempi: 


Messaggio del 20/10/2009

Cari figli vi amo tutti e vi benedico. Figli miei presto vi sarà un cambiamento all'interno della Chiesa. Pregate per il Santo Padre, per i Vescovi e i Sacerdoti e siate misericordiosi e pazienti con tutti ad imitazione di mio figlio Gesù.

 


mercoledì 21 ottobre 2009

La fame nel mondo

Oltre un miliardo soffre la fame è il livello più alto dal 1970. Così intitolava alcuni giorni fa un autorevole quotidiano italiano. la cosa preoccupante è che non solo la fame è aumentata nei Paesi già di per sé poveri, ma anche in Paesi considerati ricchi e l'Italia penso che sia anche uno di essi. Lo dimostra il fatto che molti si rivolgono alle mense sociali per potersi cibare, evidentemente perchè non possono cibarsi con le proprie sostanze. 

Io non sono un analista economico, ma qualcosina la posso anche capire. Il fatto è che si è pensato per decenni, ad accrescere i guadagni finanziari, ossia i guadagni facili. Ma nessuno ha mai pensato a questi fattori, come anche quelli dell'elevato fabbisogno alimentare. La popolazione mondiale sta aumentando e ci si è resi conto che forse il cibo non è nemmeno più sufficiente a sfamare tutti. E così, invece di provvedere ad una distribuzione equa delle risorse, troviamo ancora enormi diseguaglianze nel mondo. Ma queste diseguaglianze si stanno assottigliando ancora di più perchè anche chi prima vantava un pasto di tutto rispetto, oggi si deve accontentare di poco. Alla fine siamo giunti più che ad una divisione territoriale-geografica, si è passati ad una divisione, la più vecchia di tutte, tra ricco e povero. I ricchi che continuano a mangiare e bere e i poveri che non hanno nemmeno il minimo indispensabile. Ora, quello che si vorrebbe è che i ricchi di questo mondo cominciassero a pensare al povero, affinché non si concretizzi la parabola di Gesù sui ricchi. Ma io non mi riferisco in particolare ai ricchi cosiddetti normali, ma soprattutto ai ricchi potenti di questo mondo, e  quindi presidenti che hanno il potere di cambiare le cose, ma che non fanno nulla di concreto in proposito. Se non sbaglio, all'ultimo G8 si è discusso e si è anche approntato un piano a favore delle popolazioni del Sud del mondo, ma a quanto pare poco si è concretizzato di quelle belle parole.

 ""Il nuovo vertice per la sicurezza alimentare è previsto a Roma dal 16 al 18 novembre prossimi. Chiaro il messaggio lanciato a capi di Stato e di governo. Serve un intervento d'emergenza, con voucher alimentari, aiuti e reti di sicurezza e welfare immediato e, a medio termine, un vero programma di sostegno all'agricoltura contadina. "" Questo è ciò che è apparso sul quotidiano e che mi sento di condividere. E' un appello che noi tutti dovremmo condividere affinché si cominci a pensare seriamente a queste situazioni. Ma in aggiunta a queste, un monito va anche a noi:modificare stili di vita, modificare e ridurre il nostro fabbisogno per far in modo che sia tutto sufficiente per gli altri che non hanno nulla. Chiudo qui un analisi che mi porterebbe lontano, ma che per mancanza di tempo non posso concludere del tutto. L'importante è che vengano fuori questi messaggi e questi appelli rivolti a tutti voi, specie a chi ne ha competenza per eliminare la fame, una delle più gravi piaghe del mondo. Eccovi di seguito un immagine che dice tutto: 


lunedì 19 ottobre 2009

Che stiamo facendo? Cosa stiamo diventando?

Che stiamo facendo? Cosa stiamo diventando? Queste domande mi sono venute oggi, nell'apprendere delle polemiche contro l'ora di religione e della legge sull'omofobia. Stiamo letteralmente sconvolgendo l'ordine naturale delle cose: il piano di Dio per noi era così semplice e noi, seguendo il demonio, l'abbiamo confuso. Oggi, si attacca la Chiesa per la sua ingerenza nel nostro Paese. Ma l'Italia non era un Paese con radici cristiane? Gesù non ha scelto Roma come simbolo della Chiesa? San Paolo è venuto fino a noi per portarci la Chiesa di Gesù e oggi questa Chiesa viene odiata, ostacolata e accusata per ogni sbaglio di questo Paese. Interviene si accusa di ingerenza; non interviene e si accusa di appoggio tacito. Ma sapete cosa volete?

Avete voluto uno Stato laico e abbiamo ottenuto un degrado etico-morale devastante e senza precedenti. Avete voluto la libertà e abbiamo ottenuto solo più peccati. Avete voluto disconoscere Dio e oggi non sapete più chi siete. Avete distorto le parole di Gesù e ora cercate tra le parole di Freud. Avete voluto l'ateismo e ora brancolate nel buio. Voi non avete più idea di cosa volete e più cercate equilibrio e uguaglianza e più ottenete disequilibrio e discriminazione. Voi state abbandonando Dio e non so fino a quando Lui ci resterà accanto. Ringraziate, anzi ringraziamo, chi ha pregato per noi, per tacere l'ira imminente. Ringraziamo Gesù e Maria che hanno pregato per noi. Ma voi non ci credete. Per voi è una storiella, per bambini: al centro c'è solo l'essere umano così potente da non sapere nemmeno perchè vive e perchè muore. Ipocriti e ignoranti: cosa avete ottenuto dallo sconvolgimento naturale? Che cosa avete guadagnato dalla vostra libertà? Non siete diventati ancora più schiavi? Non siete schiavi della droga, dell'alcool, del sesso ? E se dunque ne siete schiavi, non ha vinto satana che vi tiene imprigionati nell'ignoranza?

Se voi uomini, aveste scelto Gesù, non ci sarebbe stato bisogno di droghe né di alcool né di sesso né di nient'altro perchè Lui vi avrebbe donato tutto ciò che non potrete mai avere. Ma non avete voluto più credere e siete ora schiavi inconsapevoli. State divenendo così bui e aridi che ora vedete persino i cristiani come nemici, come usurpatori, come responsabili. Non accettate che vi sia qualcuno che creda in Dio e non nell'uomo: non accettate che ci sia qualcuno che evidenzia i vostri errori e che non giustifica i vostri peccati. L'omosessuale vuole che io gli dica che l'omosessualità è giusta e retta, ma non potrò mai farlo perchè la natura di Dio è differente. Colui che si masturba vuole che io dica che è giusto e naturale e previene le malattie, ma non potrò mai dirlo perchè Gesù ci ha detto che seguire la carne ci porta a morire. Voi chiedete ai cristiani di giustificare i vostri peccati, e per questo vi arrabbiate contro di essi perchè essi vi negano la giustificazione. 
Dentro il vostro cuore voi sapete che è così, ma avete paura ad accettarlo. E non vi accorgete che siete come Gesù vi ha descritto pur non conoscendovi. Se leggete il vangelo vedrete come egli aveva già visto come siete. E questo vale anche per noi che diciamo di essere credenti, ma che poi ci comportiamo da ipocriti. Io difendo la famiglia (e poi vado con escort); io vado in Chiesa (e poi basta una pioggia per fermarmi); io difendo la giustizia (ma poi compro i giudici); io amo Gesù (ma non posso fare a meno di masturbarmi). Questa è ipocrisia, la stessa che Gesù vedeva nei cuori dei farisei, dei sadducei e degli ebrei. Lui vedeva quella stessa ipocrisia che oggi è dentro di noi: noi siamo ipocriti e per la nostra ipocrisia, molti cadono. Se non diamo noi il buon esempio, chi seguirà Dio? Se non siamo noi il sale della terra, chi lo sarà? Se noi siamo i primi a cercare il compromesso come potremo diffondere la Parola di Dio? Se noi abbiamo paura del giudizio umano, chi lo sfiderà? Se noi pensiamo secondo gli uomini, chi penserà secondo Dio?

Dunque, attenzione perchè là fuori non ci sono solo atei come voi, ma lupi travestiti da cristiani, anche perchè i cristiani si possono contare sulle dita di una mano. Ma verrà il giorno in cui tutto verrà a conclusione e quel giorno non è lontano. state sovvertendo l'ordine naturale delle cose stabilito da Dio (es. l'adozione a omosessuali; divorzi rapidi) e si vedono i risultati: quanti morti ci sono già stati? Avete contato le vittime dell'ultimo anno? Un terzo della popolazione mondiale è morta o sta morendo? Forse, è già iniziata l'ira imminente e le prime delle sette coppe sono già state versate così come descritto dall'Apocalisse. Quanto tempo avrete per convertirvi? Davvero non temete l'Inferno eterno? Davvero non credete alle miriadi di testimonianze di persone sante? Io oggi vi prego e vi esorto, con tutto il cuore, di ritrovare le vostre radici che sono in Cristo: inginocchiatevi dinanzi a Lui e chiedete il Suo intervento. Vedrete che non si negherà e tutto ciò che vi sto dicendo vi apparirà lapalissiano. Fermatevi dal compiere uno scempio che segnerà la vostra fine e tornate ad essere quello per cui siete nati: amare Cristo, aiutarvi gli uni gli altri e rispettare la natura disegnata per noi dall'Altissimo. Io vi dico queste cose per dovere di coscienza perchè non ci guadagno nulla: voi invece se le accogliete vi dico che guadagnate più di mille tesori:guadagnate un amico, un Maestro,  un Confidente,  Un Salvatore. Voi guadagnate Gesù Cristo!


PS Proprio ora va in onda su RaiUno un programma che sta affrontando la questione. Cosa si chiede alla Chiesa? Di evolversi. Ma come può la Chiesa evolversi se è basata sulla Parola di Dio? Voi volete che la Chiesa modifichi i voleri di Dio? La Parola di Dio è sopravvissuta 2000 anni e mai passerà. Ma voi volete modificarla per permettere i vostri piaceri. Guardate in quale vergogna siamo caduti. Satana è in mezzo a noi e sta distruggendo tutto ciò che tocca perchè glielo stiamo permettendo: non c'è voluto molto per permettergli di distoglierci da Gesù... Che tristezza...

domenica 18 ottobre 2009

Don Paolo Farinella

Oggi, mi sono imbattuto in un articolo di Beppe Grillo diverso dal solito. Più che un articolo è una riproduzione di un intervento avvenuto durante la presentazione del Nuovo Movimento grillino. Quest'intervento è di un prete: Don Paolo Farinella. Costui è un prete un pò diverso o forse sono gli altri preti ad esser diversi. Fatto sta che questo prete parla di tutto: parla anche di politica. Egli è un prete di strada, un uomo che è in mezzo alla gente, un pò come dovrebbero fare i veri pastori: d'altronde Gesù e i discepoli non stavano seduti nei templi, ma andavano in mezzo alla gente, predicando senza sosta. Questo prete incarna un pò questo spirito evangelico e affronta anche temi delicati, come quella di politica. Una frase mi ha colpito e la voglio sottolineare soprattutto per mostrare agli altri, che la politica non è cosa cattiva se affrontata in maniera consona e che quindi non ci si dovrebbe scandalizzare se un cristiano ne parla. La frase in questione è questa:  "ritengo che la politica sia l'arte più nobile che una persona possa esercitare nella propria vita,  perché è il servizio che si avvicina più a quello che dovrebbe essere il servizio del prete, ossia un servizio disinteressato per gli altri. "
Ora io non so come voi lo giudicherete questo prete, ma a me è piaciuto per la sua schiettezza, per il suo lavoro in mezzo alla gente e perchè credo che non abbia tutti i torti nel denunciare anche il clericalismo di oggi. Non è un dubbio che molti preti o vescovi non siano proprio come dovrebbero essere e lo dimostra il fatto che anche alcuni di voi mi hanno detto la stessa cosa. Forse i suoi toni sono un pochino rozzi, ma nel contenuto non sembra così pazzo. Comunque non vi voglio influenzare con le mie opinioni; io vi saluto e vi posto l'intervento di Don Farinella, ripreso dal blog di Beppe Grillo. Se qualcuno vuole dire la sua, come sempre il blog è aperto a tutti. Alla fine troverete il link diretto alla fonte. 

Beppe Grillo : "C’è ancora una parte della Chiesa che a volte dissente, a volte si ribella, una chiesa evangelica, una chiesa che parla di Vangelo, di Cristo che allarga le braccia ai più disgraziati, una Chiesa che andrebbe anche bene questa, se cambiasse l’amministratore delegato, e c’è una Chiesa invece di pastori di strada, di borderline, come si è definita la persona che vi volevo presentare: sono persone che dovevano essere qui con noi, da Ciotti a Zanotelli, a don Gallo. E’ venuta una persona, invece, secondo me che rappresenta un po’ tutti questi combattenti sulla strada, che danno veramente il vero messaggio evangelico di Gesù Cristo: è don Farinella di Genova, che è venuto a dirci due parole di conforto per la nascita di questo Movimento".
don Farinella: "Il mio nome è Paolo Farinella, di professione faccio il prete e mi piace farlo: lo farò - spero, penso e prego - fino alla fine della mia vita. Ho 62 anni, vengo dal millennio scorso e oggi mi trovo qui: è la prima volta che partecipo a un’assemblea veramente politica e per me è un onore e un orgoglio, perché ritengo che la politica sia l’arte più nobile che una persona possa esercitare nella propria vita, in quanto.. perché è il servizio che si avvicina più a quello che dovrebbe essere il servizio del prete, ossia un servizio disinteressato per gli altri. Quando un comico invita un prete a prendere la parola sul palco e il prete accetta, significa che i due mestieri si equivalgono. Ma è anche il segno che il Paese è alla frutta, perché i preti dovrebbero fare i preti, i comici i comici, i giornalisti i giornalisti e tutti insieme dovremmo fare la rivoluzione! ... Hasta siempre! Ho messo come titolo al mio intervento: “Sono solo un prete e voglio la rivoluzione”. La mia presenza qui insieme a voi è un brutto segno: il degrado ha toccato un livello tale che bisogna impedire che il vuoto morale e democratico sia riempito dalla feccia immorale che governa il nostro Paese! Il nostro Paese, ossia le italiane e gli italiani che si sono lasciati drogare consegnando l’Italia a una manica di delinquenti corrotti, corruttori, mafiosi e clericali!
Se posso dare una testimonianza diretta di una delle cose che ha detto Grillo e l’altro secondo motivo per cui sono venuto è che, alla fine, lo devo assolvere, se non altro per tutte le parolacce che dice, io ne dico di più. Un esempio vivente sono io, fino a qualche.. io uso il computer dal 1982, quando ancora bisognava impostare la pagina con punto PL e metterci il numero delle righe, con i flop quelli ancora flessibili e prima di quello usavo la macchina da scrivere con le testine che si cambiavano per fare caratteri diversi. Da trenta anni, 27 anni per la precisione, dico queste cose e parlo così perché io sono io e dicevo al mio capo di Genova, all’epoca il cardinale Siri, che io sono Paolo e non posso essere Paolo senza essere prete e non posso essere prete senza essere Paolo, perché sono prete con il cuore laico!
Nessuno più di un cattolico prete credente e praticante può essere e deve essere anticlericale!".
Beppe Grillo: "Ego te absolvo, in nomine Patri te absolvo!"
don Farinella: "Se un cattolico non è anticlericale non può essere cattolico e ve lo spiego subito: il clericalismo è la volontà di imporre una teocrazia attraverso le leggi umane, cioè siamo al livello dei talebani! Questa è la sharia! Un cattolico credente e praticane è colui che va in mezzo alla gente e, primo, testimonia con la sua vita, con la sua trasparenza, con il suo disinteresse. Quarto, scrive tre lettere di ripudio, di cui una Berlusconi e una a Bertone. E la terza, che fu la prima, nel 2006 un libro di 90 pagine in cui si dichiara obiettore di coscienza di fronte alla reintroduzione della messa preconciliare, quindi obiettore di coscienza di un motu proprio del Papa! Da 30 anni, 27 anni dico queste cose, ho sempre pagato in silenzio e continuerò a pagare in silenzio, perché non presenterò mai il conto a nessuno, non farò pagare a nessuno e soltanto adesso, che la rete mi ha dato un po’ di visibilità, mi dicono che sono coraggioso.
Non sono coraggioso: sono una persona mitissima, dolcissima, tanto che i miei, della mia parrocchia, mi dicono che sono materno e è bello questo, mi dicono; “ Lei è materno”. Dio è padre e madre, è vero questo, Isaia e quindi non sono coraggioso, non c’è nessun atto di coraggio, non sono come i morti dell’Afghanistan! Per i quali soffro, prego, ma non posso accettare che vengano dichiarati eroi! Da questo Stato che è l’Antistato! Avremmo bisogno, nel nostro Paese, di un’opposizione onorevole e grintosa: abbiamo il vuoto spinto e l’abbiamo visto alla Camera, con lo Scudo Fiscale; i mafiosi hanno mandato fiori alle mogli dei deputati o alle deputate e ai mariti delle deputate del PD!
In questo momento in cui noi siamo qui il Parlamento poteva anche essere sciolto, perché sicuramente il governo sarebbe caduto. La Lanzillotta e Giovanna Melandri hanno dichiarato: “ Eravamo in missione: in missione a Madrid per il PD”, cazzo!
Io li pago 15.000 Euro al mese per andare in missione a Madrid per il PD e non stare col culo sul sedile del Parlamento per votare contro una legge immorale?! E la Binetti era a un convegno della Croce Rossa, forse per spiegare quali sono le conseguenze sanitarie e mentali dell’uso del cilicio! Quale è la chiesa che voglio e per la quale vivo e per la quale mi impegno? “Beati voi, poveri, perché vostro è il Regno dei Cieli. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che adesso piangete, perché riderete, beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame- forse qui c’è una variante: farabutto- a causa del figlio dell’uomo: allo stesso modo, infatti, agivano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi ricchi, perché avete già ricevuto la vostra ricompensa, guai a voi che ora siete sazi perché avrete fame, guai a voi che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete. Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi: allo stesso modo, infatti, agivano i loro padri con i falsi profeti”. Vangelo di Luca, capitolo 6. Dice Matteo: “ Padre Nostro, che sei nei Cieli, dacci oggi il nostro pane quotidiano”, cioè il lavoro, la dignità, la casa, la felicità, il buon nome, il rispetto, un Parlamento etico, un Presidente del Consiglio presentabile! Voglio una Chiesa separata dallo Stato!
Voglio anche una scuola privata, ma che sia finanziata da chi la vuole! Voglio una Chiesa libera da ogni compromesso di corruzione, da ogni compromesso con governanti corrotti e corruttori, come i tribunali hanno già stabilito, che fanno mercato di scambio e di regime di prostituzione - adesso le chiamano escorts! - istituzionalizzata, che inneggiano la famiglia e “si accompagnato con vagonate”, parole dell’Avvocato, “dell’utilizzatore finale”. Chi sostiene questo governo, per concludere? Lo sostiene una larghissima parte del mondo cosiddetto cattolico; lo sostiene Comunione e Liberazione: lo sostiene Comunione e Liberazione, che qui a Milano ha la sua centrale nel Presidente della Regione e fanno affari. Le finanze vaticane sono nelle mani dell’Opus Dei, la Lega Nord va a incontrare Bagnasco per presentare il Vangelo di Gentilini e Calderoli, l’uomo dalle specchiate porcate, è stato insignito del premio internazionale Giovanni Paolo II - notate la motivazione - per avere, nella sua azione politica, tutelato e promosso la Sacralità della Vita in armonia con i principi cristiani e con i valori della dottrina sociale della Chiesa Cattolica ... peccato che non possano inneggiare alla sacralità della vita tutti i morti ammazzati che Calderoli e compagni hanno ucciso nel male in Iran e in Afghanistan, anche con il fuoco amico! Siccome devo chiudere perché il tempo vola, diceva - concludo con una citazione del - il cardinale Mazzarino, che se ne intendeva, alla Corte di Luigi XIV: “Il trono si conquista con le spade e i cannoni, ma si conserva con i dogmi e superstizioni”. C’è una differenza tra religione e fede: la religione è l’uso prostituito che si fa di Dio, la fede è incontrare, come ha fatto Francesco d’Assisi, la persona di Gesù Cristo, innamorarsene e farne innamorare, la fede è degli innamorati, perché cambiano la loro vita, cambiano il loro stile di vita, cambiano i loro modelli di riferimento: per questo cito l’ultima parola, Don Lorenzo Milani nella lettera a una professoressa a pagina 14, che dice che: "Il problema degli altri è uguale al mio: sortirne insieme è la politica, sortirne da soli è l’avarizia!".
Io faccio la mia parte, voi fate la vostra, ognuno, come dice Blaise Pascal, non può non fare una scelta, non può non prendere una posizione, perché non possiamo delegare a nessuno il valore e il senso della nostra vita, in quanto siamo incastrati e dobbiamo scegliere, o la vita o la morte. Questa sera forse è già troppo tardi!".
FONTE

sabato 17 ottobre 2009

Altro orrore in Africa

Sembra proprio che l'orrore in Africa sia senza fine. Poco tempo fa parlai delle guerre devastanti, ieri della persecuzione e crocefissione cristiana e oggi un altro orrore, forse anche peggiore. Parlo di bambini vittime non di uomini, ma passatemi il termine, di animali. Questa mattina, sempre su Repubblica, ho letto un articolo che fa accapponare la pelle, letteralmente. Bambini venduti, bordelli di ragazzine e bimbi violentati in ogni forma. E' qualcosa che fa vomitare ed è qualcosa di terribile.  E tutto questo in Cambogia, ma purtroppo temo anche al di là di questo Paese.

I bambini sono creature innocenti, che non conoscono ancora l'odio dell'uomo. Non conoscono la natura animale e si fidano. MA ciò che più di straziante è il fatto che siano i genitori a vendere i propri figli, le sorelle a vendere i propri fratellini e i fratelli le loro sorelline. E chi sono questi animali che li comprano? Anche gli occidentali, anche gli americani. Vergognoso. Gesù disse: lasciate che i bambini vengano a me e disse anche: "Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli!"  e ricordate l'intervento immediato del Padre in loro difesa: Egli ha disposto uno schieramento di angeli a servizio e a difesa dei suoi bambini, dei suoi "piccoli". Tramite i propri angeli che vedono la faccia di Dio, essi possono far giungere fino a lui i torti e le ingiustizie che ricevono. Chi tocca i suoi "piccoli", tocca Dio.

Perciò voi animali, voi passerete nelle maglie della Giustizia di Dio e allora là torneranno tutti i conti. Perchè anche se non tocca me giudicare, io so che siete vigliacchi, orrendi, esseri che non meritate nulla da questo mondo perchè voi deturpate il meglio di questo mondo. Voi, per una vostra perversione schifosa, violate la purezza e l'innocenza di bambini che dovrebbero giocare e studiare e non esser schiavi o vittime di violenze. 
Una speranza c'è: secondo l'articolo da me letto e che linkerò alla fine di questa pagina, le cose potrebbero migliorare grazie ad una nuova attenzione del governo locale cambogiano. MA è ancora troppo poco: ci vuole un aiuto concreto di tutte le istituzioni di questo occiente che sembra aver dimenticato i propri fratelli africani: tanto, noi il portafoglio l'abbiamo aperto. Ma cari miei uomini politici: non basta aprire il portafoglio per risolvere i problemi. Ci vuole un attenzione, una sensibilità nuova: noi siamo bravi solo a far missioni di pace (guerra?) dove ce lo dicono gli altri, ma perchè nessuno pensa a missioni di vera pace in territori così abbandonati e così desolanti? Perchè l'Africa deve vivere tutto questo, isolata dal mondo? Perchè i diritti di cui noi godiamo (chissà per quanto) per loro devono essere solo utopia? Perchè nessuno dice niente dinanzi ad un orrore simile? 

E come sempre, mi trovo a parlare di orrori che fanno venire il voltastomaco, ma che passano nell'indifferenza e nella chiusura dei media. Per fortuna c'è ancora qualche giornale che si interessa anche di queste cose, e poi viene pure messo sotto i piedi. Io metterei sotto i piedi quei giornali che si preoccupano di attaccare gli avversori politici, o le persone scomode e non voglio far nomi, anche perchè penso che sappiate di quali giornali parlo. 
L'Africa è una terra meravigliosa, ma è abbandonata dall'uomo: ora come ora, sembra esser il paradiso, o meglio l'inferno della criminalità e dell'orrore. Vorrei dire di più, vorrei parlare, ma non ci riesco perchè non ci sono parole dinanzi a simili orrori. Spero solo che Dio possa proteggere i suoi piccoli e possa impedire che un uomo possa fare simili cose in futuro. La vergogna li deve sovrastare fino ad ucciderli dentro per quello che fanno. 

Mi dispiace per lo sfogo e se ho dimostrato troppa rabbia, ma non so come altro comportarmi dinanzi a scenari il cui solo pensiero... Un saluto

PS Questo è il link all'articolo di Repubblica, dove viene descritto lo scenario raccapricciante: LINK

venerdì 16 ottobre 2009

I martiri del Sudan

Oggi il quotidiano la Repubblica, ha mostrato un articolo sconvolgente per tutti noi cristiani. Infatti, vi è una denuncia di un Vescovo del Sudan, il quale afferma che ben sette cristiani sono stati crocifissi. E' terribile ascoltare una cosa simile nei nostri tempi: sembra che essi siano stati prima trascinati via da una Chiesa e poi orribilmente crocifissi agli alberi.

E' terribile che ancora oggi il cristiano debba patire cosi tanto solo per voler seguire la Verità e l'Amore di Gesù. Non ci sono parole per commentare una violenza simile, ma una cosa mi viene da dire ai carnefici: voi avete ucciso i corpi, ma avete glorificato i loro spiriti perchè hanno condiviso la sorte di Gesù Cristo e come Gesù anche loro ora parteciperanno alla Gloria eterna. Voi che cosa potete dire di voi? Non so cosa dire o cosa provare. Gesù fu capace di chiedere il perdono dei suoi carnefici, sono io al suo stesso grado? No, perchè è tremendamente difficile perdonare chi non chiede il tuo perdono e soprattutto chi commette atti simili. Mi verrebbe voglia dentro di me di gridare contro di loro, di chiamarli animali e non uomini. Ma non posso: io chiedo a Gesù di trasmettermi il Suo amore perchè ora sarei ipocrita a dire che amo anche loro. Io spero vivamente che un giorno sarò in grado di non odiare questi uomini, di non odiare i prevaricatori o gli ingiusti o i violenti o gli assassini. Questo è ciò che vorrei davvero...

Però voglio sottolineare che i nostri fratelli che sono laggiù, non hanno paura e vogliono seguire Gesù fino alla morte: io posso dire che davvero mai ho visto una fede più grande della loro, in questa parte del mondo. Anzi, noi che possiamo andare a Messa, non ci andiamo mentre loro che rischiano la vita, vanno ugualmente perchè vogliono amare Gesù e seguire il Vangelo sino alla fine. Loro hanno incarnato lo spirito martire del Vangelo, il rinunciare alla propria vita per amore di Gesù. Quando gli si chiede se testimoniare il Vangelo, in Sudan, significhi rischiare il martirio, il vescovo non ha esitazioni: «Sì. Noi viviamo proprio in questo senso, perché stanno uccidendo la gente, bruciano le loro case, le chiese: questo è martirio». Andare in parrocchia, partecipare alla messa, sono cose che fanno paura: «Paura, sì: perché i ribelli continuano ad uccidere la gente. Ma noi non vogliamo morire: tutto questo rafforza la fede della gente, la gente continua a venire in chiesa».

Però non riesco a star zitto nemmeno nei confronti di noi stessi e delle nostre istituzioni. Dove sono le nazioni cosiddette democratiche e civili? Dove sono le Nazioni Unite? Dov'è l'ONU? Dove la nostra Italia? Noi pensiamo a fare guerre civili tra di noi mentre lì in Sudan, sta accadendo il finimondo. Dove sono le nostre coscienze? Perchè nessuno interviene in soccorso delle vittime? O siamo solo bravi a respingere chi chiede il nostro aiuto? 
Così il vescovo di Tombura Yambio sospira: «Vogliamo i Buoni Samaritani: i nostri fratelli, i nostri amici nella comunità internazionale possono venire in nostro aiuto. Ma più ancora di questo, chiediamo preghiere, tante».

Noi possiamo dare le nostre preghiere, possiamo dare il nostro amore, possiamo dare noi stessi, ma io vorrei che chi di potere facesse qualcosa. Io vorrei un mondo dove gli uomini lottano per evitare crimini e orrori simili. Io voglio un mondo dove tutti si interessano e non restano nell'indifferenza solo perchè non riguarda noi da vicino. Io vorrei che i cristiani si alzassero la mattina e pensassero a loro, vorrei che pregassero per loro, vorrei che mandassero aiuti per loro e vorrei che alzassero la voce per loro. Vorrei davvero che ci sentissimo tutti fratelli anche nel dolore. 

Preghiamo Dio perchè non accada più che la ferocia dell'uomo arrivi a distruggere l'Amore cristiano, anche se l'Amore cristiano non potrà mai esser distrutto perchè passerà davvero questo mondo, ma l'Amore cristiano di Gesù Cristo non passerà mai!



giovedì 15 ottobre 2009

Omosessualità e omofobia

In questi ultimi giorni è di particolare interesse il tema dell'omosessualità e dell'omofobia. Intendo innanzitutto precisare che quanto segue sono considerazioni strettamente personali che non vogliono assolutamente ledere il rispetto di nessuno. Ciò premesso, si può iniziare con uno dei temi più difficili dei nostri tempi, posto in relazione con la fede cattolica.

L'omosessuale, ci tengo a dirlo, è una persona come noi: è un uomo come noi che però ha un orientamento sessuale, che noi diremmo contro natura. Per un uomo di Dio, la natura prevede che siano uomini e donne ad unirsi nell'intento glorioso della procreazione. Dopotutto Dio ha pianificato questo e lo si evince dalle parole della Genesi: Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne. La Genesi dunque ci dice che la natura creata da Dio vuole che uomo e donna lascino i propri genitori per unirsi e divenire una sola carne. E qui c'è la prima imperfezione: non vi è alcun riferimento ad unione tra uomo e uomo. Questo è solo un piccolo punto di partenza. Altro riferimento biblico, ci viene dalla lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi: Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio. Ma è anche pur vero che San Paolo apre a coloro che credono in Cristo e che sono stati lavati dalle loro colpe, grazie al Suo sangue: E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio!

Quindi San Paolo porta anche ad essi, effeminati, idolatri, immorali il messaggio di salvezza di Gesù Cristo, segno che lui non fa discriminazioni, ma si limita a dire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato dinanzi agli occhi di Dio. Questo vi dico perchè è giusto che un omosessuale sappia anche ciò che fa e sappia ciò che il Padre eterno possa pensare. Io non so se la loro condotta sia da giudicare, perchè penso comunque che tale compito non spetti a me. Però su una cosa non riesco tanto a sorvolare e cioè il riconoscimento dell'unione e la possibilità di adozione. Non per cattiveria o discriminazione, ma perchè io non riesco a vedere un bambino che cresce senza una madre o senza un padre, ma con due soggetti dello stesso sesso. La natura, d'altronde, vuole questo: la mamma allatta il bambino e il padre lavora per farlo crescere.  Una prospettiva in cui non ci sia una madre che allatta o un padre che si prende cura di lei, sarebbe alquanto anomalo specie se si pensa che già la mancanza di un genitore scomparso, si fa sentire in maniera devastante. 

Posto questo, rimane il principio per cui, siete liberi di fare le proprie scelte in virtù del libero arbitrio che Dio ci ha concesso. Poi ovviamente dovrete affrontare non il mio giudizio o le mie parole, ma quelle della vostra coscienza perchè da essa noi traiamo ispirazione. L'importante è che voi sappiate e conosciate le vie del Signore in proposito. Io non vi giudico e né tantomeno vi condanno considerando che tutti noi siamo peccatori e come disse Gesù: Chi è senza peccato, scagli la prima pietra!" Per cui non volendo io esser fariseo, non vi voglio assolutamente condannare e questo mi porta al problema recente dell'omofobia. Stiamo ultimamente assistendo ad episodi assolutamente inaccettabili ed ingiusti, di violenza nei confronti di soggetti appunto ritenuti omosessuali. Posto che mai la violenza è giustificabile, in questo caso vale lo stesso e anche di più: chi di voi è stato eletto giudice e boia? Chi di voi può dire di aver ricevuto da Dio il potere di condannare le Sue creature? Non coloro che perseguitate sono scherzi dalla natura o animali, ma lo siete voi che attaccate il prossimo. Voi siete ancora di più nel peccato perchè sapete solo usare violenza e pur di provarne il gusto, siete disposti ad usare le differenze come giustificazione. Ma come detto, non vi è giustificazione alcuna alla violenza perchè essa non appartiene a Gesù. Gesù porta amore per il prossimo, non condanna o ammette violenza o giudizio. Anche le prostitute erano peccatrici, ma Gesù le ha accolte e benedette. Anche le adultere erano peccatrici, ma Gesù le ha accolte e benedette. Mai Gesù ha alzato la voce per condannarli. Anzi, Lui disse che proprio per loro era venuto sulla Terra. Ora se Gesù non ha mai alzato nemmeno la voce contro di loro, chi vi autorizza ad alzare la vostra voce e le vostre mani? E il mio pensiero, va anche a chi è uomo di Chiesa. Davvero voi volete essere come i farisei e i sadducei da cui Gesù ci ha messo in guardia? Le vostre parole di condanna non provengono da Lui perchè Lui non condanna, mai.  Se dunque voi condannate e giudicate, allo stesso modo voi sarete giudicati e condannati. 

Chiudo per ora con queste considerazioni approssimative, invitando le vittime a non provocare e gli altri a non condannare o giudicare. Mi piacerebbe entrare nel merito della questione e approfondire la questione relativa all'omosessualità, specie alla luce del fatto che molti omosessuali poi si sposano e hanno figli perchè cambiano o ritrovano il loro orientamento naturale.  Ma per ora mi sento di fermarmi qui. Per chi vorrà dire la sua, il blog è sempre aperto a tutti. Un caro saluto e a presto.


mercoledì 14 ottobre 2009

Messaggio Regina degli Ultimi Tempi


Pur avendo promesso un altro tipo di intervento, oggi è stato pubblicato un nuovo Messaggio della Regina degli Ultimi Tempi, che ovviamente reputo più importante di ogni altra questione. Proporrò il tema dell'omosessualità e dell'omofobia nella giornata di domani. Eccovi ora il Messaggio della Vergine degli Ultimi Tempi del 14 ottobre 2009, pubblicato dalla Direzione della Regina degli Ultimi Tempi:

Messaggio del 14-10-2009 

Figli miei, sono a voi per chiedervi di migliorare la vostra preghiera  la quale diventa inefficace se non è fatta con il cuore e se non ha un fine. Vi chiedo perciò di pregare con grandissima umiltà cercando il silenzio assoluto per elevare completamente l'anima a Dio e per concedervi uno spazio che vi renda distaccati dalla terra e dalle cose del mondo al fine di cercare la comunione piena con Dio Padre. Solo così potete chiede ed ottenere. Le richieste fatte a Dio non devono riguardare solo voi stessi perché il Signore sa di cosa avete bisogno ma è necessario che preghiate per i vostri fratelli ammalati nel corpo e nell'anima.Vi chiedo di pregare soprattutto per la salvezza di quei figli che non amano Dio perché non lo conoscono e ancora non trovano chi li ponga sulla retta via. Figli miei, la preghiera è un dono troppo  grande per renderlo vano con la distrazione continua o per soddisfare un'abitudine giornaliera. Pregate pensando che io sono accanto a voi e vi aiuto in questo incontro fra terra e cielo anche se è il cielo che viene a voi.

Ora vi benedico nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.


martedì 13 ottobre 2009

La politica del cristiano

Oggi, dietro spinta degli ultimi argomenti, apro un nuovo capitolo che può sfociare sicuramente in situazioni e ragionamenti di natura politica. Si tratta ovviamente solo di miei opinioni, condivisibili o meno, ma che mi sento di fare. Innanzitutto, prima di cominciare, apro una piccola parentesi su qualcosa accaduto nei giorni scorsi. Nei giorni scorsi, è infatti stato dichiarato incostituzionale il Lodo Alfano che praticamente sospendeva tutti i procedimenti penali per le quattro più alte cariche dello stato. Concordo pienamente con la Corte Costituzionale perchè il Lodo aveva di fatto abrogato uno dei principi cardini della nostra società democratica è che è nello specifico, l'art.3 della Costituzione Italiana. Perchè parto da questo punto? Perchè io penso che l'eguaglianza di tutti sia un principio universale che nasce dal presupposto che Dio ci ha creati tutti allo stesso modo. Se Dio non ha avuto preferenze e ha universalizzato il Suo messaggio di salvezza, che diritto abbiamo noi di inficiare un simile carattere? Per quale motivo, quattro persone, si devono sentire al di sopra degli altri? Questo è un principio che chiamerei di uguaglianza formale perchè si distingue da ciò che vi sto per dire. Il nostro art.3 infatti presuppone anche il perseguimento della cosiddetta uguaglianza sostanziale e nello specifico, ricorda come sia compito della Repubblica quello di rimuovere gli ostacoli per permettere a tutti di contribuire e quindi di partecipare alla direzione politica, economica e sociale del Paese. Possiamo dire che questo principio è stato attuato? E possiamo dire che i governi succedutisi nella storia hanno pensato ad attuarlo?

Io penso che non sia stato attuato e penso anche che i governi abbiano fatto sì qualcosa, ma non tutto quello che si poteva fare. Perchè? Perchè oggi ci ritroviamo in un Paese mandato avanti solo dalle stesse persone, dalla stessa casta. In sostanza questo è ciò che ci fornisce la realtà di oggi. In più, assistiamo recentemente, a tentativi di rendere ancora più inattuale il principio sopraesposto. Io non penso solo al Lodo Alfano, ma penso all'emarginazione, alla ghettizzazione e all'umiliazione a cui sono sottoposti oggi, diverse categorie di persone. Mi riferisco ai disabili, mi riferisco a coloro che vivono sotto la soglia di povertà, mi riferisco agli immigrati e quindi ai clandestini divenuti oggi il capro espiatorio della nostra società. Tutte queste categorie di persone sono state abbandonate da tutti e nessuno pensa a come aiutarle in maniera concreta. L'unica misura degna è stata quella di attingere risorse per gli ammortizzatori sociali, ma sappiamo tutti che tali misure sono temporanee e non definitive. Allora cosa si può fare di concreto per loro?

Anche la Chiesa ci può dare una dritta in tal senso. Penso che molti di voi conoscano anche la dottrina sociale della Chiesa ed uno dei punti fondamentali (confluito tra l'altro anche nella nostra Carta Costituzionale all'art.36) prevede l'assicurazione al lavoratore di una esistenza dignitosa per sé e per la propria famiglia. Oggi ,allo stato attuale, questo non avviene perchè ci sono milioni di persone che questa esistenza dignitosa non la possono avere.

Molti possono dire che non è compito della Chiesa o di cristiani, quello di occuparsi di politica. Io penso invece che la politica debba essere intesa come strumento con il quale perseguire scopi di natura collettiva: quindi ricerca del bene collettivo. Intesa in tal senso, la politica può avere un grande contributo dalla dottrina sociale della Chiesa cattolica, così come da tutti i cristiani. Questo per il semplice fatto che la morale cristiana è universalmente riconosciuta, non solo dai cristiani stessi, ma anche dagli uomini di buona volontà (così come amavano dire i padri costituenti). Ecco perchè inizio oggi una sorta di nuovo cammino nell'affrontare anche problemi di natura e di portata più ampia. Non si tratta di uno spazio a sé, ma resterà tutto come è. Perchè io sono del parere, come sopraesposto, che noi non possiamo nemmeno ignorare il raggiungimento del bene comune. Perciò se ci sarà la possibilità di denunciare avvenimenti immorali e contrari non solo alla nostra fede, ma appunto a tutti gli uomini di buona volontà, allora lo farò come l'ho fatto in passato, con le lettere di persone disposte a vendersi un rene pur di andare avanti.
Oggi ho aperto solo una piccola parentesi nella quale ho voluto trarre solo un piccolo particolare che è quello appunto relativo all'uguaglianza sostanziale e all'interesse verso le categorie più deboli, ma in seguito approfondirò di più le questioni, ovviamente nel tempo giusto, senza tralasciare il mio compito principale che è e rimane quello di trasmettere la Parola di Dio e di condividere le nostre testimonianze, così come fatto finora. Detto questo vi saluto e se c'è qualcuno contrariato o che pensa che non si debba parlare anche di queste questioni, può farlo liberamente in modo da interpretare al meglio le vostre esigenze perchè ribadisco che questo è uno spazio non di mia proprietà, ma di tutti di noi e soprattutto di voi. Un fraterno abbraccio a tutti voi!

lunedì 12 ottobre 2009

La dannazione dell'avere

Ieri abbiamo discusso della ricchezza e delle parole di Gesù al riguardo. Oggi, spulciando il web, mi sono imbattuto in un articolo di qualche tempo fa, inerente al tema e il cui autore è un certo Beppe Grillo. Immagino che voi sappiate chi sia e spero che non abbiate pregiudizi su di lui. Molti pensano che sia da censurare in tutto per i suoi modi. OK, forse i suoi sono modi un pò rozzi di fare politica, dettati più dall'onda dell'emotività che dalla pacatezza, ma che comunque hanno lo scopo di attirare l'attenzione e di risvegliare le coscienze. Non giudico Beppe, ma voglio soffermarmi sui suoi contenuti. Infatti, i suoi sono i contenuti più all'avanguardia che abbia mai visto nel nostro Paese e l'articolo di cui vi parlo è una prova di questo. Quello che leggerete infatti, è un articolo di Beppe sulla dannazione dell'avere e quindi del possesso. Le sue parole si possono incredibilmente far rientrare anche nel nostro contesto perchè più o meno dice una verità giusta. Voglio postarlo perchè penso sia giusto non censurare una persona solo per il suo modo di essere e anche perchè ho visto un analogia di contenuto rispetto al mio post di ieri. Dopo questo piccolo e doveroso preambolo, vi lascio alle sue parole sperando che siano motivo di interesse e di discussione. Un caro saluto da parte mia


""Avere e non avere. Lavoriamo più degli schiavi ai tempi dei Faraoni. Per trent'anni. Quarant'anni, cinquant'anni. L'età della pensione si allontana fino a coincidere con quella della morte. Il lavoro ha, sempre più spesso, come unico obiettivo uno stipendio. Non è importante che il lavoro sia utile, necessario per la società o per l'individuo che lo svolge. Lo scopo di un'attività è, di solito, il denaro che se ne può ricavare. Denaro che serve per comprare beni inutili, prodotti da altre persone che fanno altrettanti lavori inutili. Per rendere utili beni inutili, aumentare la salivazione dei consumatori, abbiamo inventato l'industria della pubblicità. Un inganno colossale, un'auto-ipnosi a fini di lucro.
C'è una perdita di senso, di scopo complessivo. Siamo panni lavati e rilavati in una lavatrice con il programma impazzito. L'informazione e la pubblicità, una volta separate, si sono unite, compenetrate in una forma oscena che è ovunque, che giustifica tutto. La distruzione del pianeta, la cancellazione del tempo (nessuno ha più tempo..), la perdita di significato, la mancanza di valori al di fuori di quelli economici. Abbiamo allungato la vita per non poterla vivere, siamo troppo occupati a produrre. Avere, siamo drogati dall'avere, lavoriamo per avere. Abbiamo trasformato il mondo e noi stessi in un PIL, in prodotti a scadenza. Abbiamo tutto, ma non abbiamo più nulla.
In una società basata sulla produzione in quanto tale, a qualunque prezzo, chi perde il lavoro è una zavorra. E' fuori dai giochi. Per sopravvivere è necessario lavorare, fare qualunque lavoro. Il progresso è lavoro, il futuro è lavoro. Il progresso, invece, dovrebbe essere la diminuzione del lavoro. L'eliminazione del lavoro inutile. Lavoro per tutti, solo se utile e in modica quantità.
La dannazione del lavoro ha il suo "altro", il suo specchio, nei parassiti sociali. Quelli che, grazie al lavoro inutile degli altri, non lavorano. Sono dei divoratori di risorse umane e ambientali. Non hanno un lavoro vero e proprio, ma manipolano e posseggono il denaro, quantità spesso enormi di denaro. Sono gli addetti alla leva della ruota in cui girano, inconsapevoli, i lavoratori. La diseguaglianza sociale rende obbligatorio il lavoro inutile. La solidarietà sociale e una equa distribuzione dei beni cancellerebbe ogni produzione fine a sé stessa e i parassiti economici.. Che senso ha avere, nello stesso Paese, l'Italia ad esempio, milioni di persone sotto la soglia di povertà, milioni di disoccupati e centinaia di migliaia di persone ricche a dismisura? Cosa vuol dire "vivere" nello stesso Paese per gli evasori e per i precari? La povertà è la materia prima del consenso dei regimi. Vanno stabilite una soglia di ricchezza e una soglia di povertà, entrambe da non superare. Avere e non avere.""

FONTE

domenica 11 ottobre 2009

L'importanza di seguire Gesù e non la ricchezza

Il Vangelo di oggi ci mostra chiaramente cosa Gesù ci chiede per entrare nel Regno di Dio. Per comodità posto la parte che reputo più interessante ai fini del post: "In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre"».Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni."

Questo passo mi ha colpito in modo particolare perchè ci fa capire cosa Gesù vuole da noi: Lui vuole che noi lo seguiamo. Sembra facile seguire Gesù, ma in realtà per l'uomo non lo è, specie se ricco. Infatti, Gesù cosa dice? Prima di tutto, dice di osservare la Legge di Dio e quindi i suoi comandamenti. Poi dice una cosa che le nostre orecchie non vogliono sentire: ""va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!""

Questo è quello che noi non riusciamo ad ascoltare e a comprendere perchè non lo vogliamo ne ascoltare e né tantomeno comprendere. Dice bene Gesù che chi ha orecchi per intendere intenda. Noi abbiamo la capacità di intendere, ma secondo me, non vogliamo intendere. Gesù dice di lasciare i nostri beni materiali, ma noi facciamo finta di niente. 
A tal proposito mi ricordo un episodio di un film dedicato alla memoria di un prete straordinario e cioè Don Zeno, creatore della comunità di Nomadelfia. Don Zeno, al termine della guerra, aveva prospettato ai parrocchiani più vicini, un idea particolare: realizzare il Vangelo in favore dei bambini poveri e abbandonati. Cosa vuol dire? Vuol dire mettere in comune tutti i beni di cui si dispone e creare così una grande famiglia cristiana, sull'esempio delle comunità apostoliche che, come sappiamo, avevano l'uso di mettere tutto in comune e di non avere quindi beni materiali personali. Bene, dinanzi a questa prospettiva, tutti si tirarono indietro nell'imbarazzo generale. Proprio come l'uomo di cui parla oggi il Vangelo, così quegli uomini, prima entusiasti, si alzano dai banchi della Chiesa e se ne vanno, scuri in volto. Questo è un esempio di ciò che sto dicendo. 

Noi, dunque, diciamo di amare Gesù più di noi stessi e di essere disposti a far tutto per Lui: ma è davvero così o sono soltanto parole che echeggiano nell'aria? Davvero siamo disposti a tutto per Lui? Samo disposti noi a rinunciare ai nostri beni e a seguire Gesù in comunione con gli altri? Domanda difficile che giro a chi vorrà rispondermi: voi siete disposti seriamente a prendere in considerazione l'idea di rinunciare ai vostri beni materiali e a seguire Gesù nel vero senso della parola? 

Io vi dico che, onestamente, mi piacerebbe. Un giorno, vorrei davvero farlo perchè sono certo che, come ci ha insegnati San Francesco, non c'è gioia più grande del spogliarsi di tutto e di seguire Gesù. Ma d'altro canto, so che non è una scelta facile e mentirei se dicessi il contrario. Beati quegli uomini che senza pensarci hanno fatto questo! Nomadelfia, che ho succitato, è un esempio: una comunità dove si vive lavorando e mettendo tutto in comune, senza pensare più a ricchezze e aiutando i bambini che hanno bisogno di loro. Ho sempre ammirato quella comunità e non sono l'unico, visto che anche il caro Papa Giovanni Paolo II aveva visitato quella bellissima comunità. Anzi, vi dico che mi piacerebbe anche visitarla, chissà...

Tornando comunque al punto sopraesposto, mi è venuto di scrivere queste cose come frutto di una riflessione personale. Anche perchè io so che noi vogliamo seguire Gesù, ma non siamo pronti. E' pur vero che ci sono molti modi per seguire Gesù, ma penso che l'importante sia sempre quello di tenere a mente il prossimo, il povero, il disagiato, l'emarginato. Infatti, anche un ricco può seguire Gesù, semplicemente mettendo a disposizione le sue risorse anche verso gli altri. Si può fare, anche se in Italia non lo si vede. Mi dite cosa ci serve accumulare ricchezze se poi possiamo perdere tutto in un istante? A tal riguardo mi viene in mente una parabola di Gesù: "La campagna di un uomo ricco aveva dato un buon raccolto. Egli ragionava tra sé: che farò, poiché non ho più dove riporre i miei raccolti? E disse: Farò così; demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni: mangia, bevi e datti alla gioia. Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la vita. E quello che hai preparato di chi sarà? Così è di chi accumula tesori per sé e non arricchisce davanti a Dio"(Lc. 12,13-21).

Quindi, miei cari uomini potenti e ricchi, che lavorate per aumentare le vostre ricchezze e che siete pronti a rubare e a fregarvi delle conseguenze che possono ricadere sugli altri, queste parole valgono anche per voi. Se a causa della vostra cupidigia molti uomini sono morti, sono finiti sul lastrico, si sono suicidati o depressi, tutto vi sarà tenuto in conto nell'ultimo giorno. Mi riferisco a coloro che con il loro esser avari hanno distrutto la nostra economia, hanno provocati disastri ambientali e sono responsabili anche di tragedie come quella messinese: fate attenzione perchè voi state non accumulando ricchezza, ma state accumulando peso sulla bilancia del male! Potete infatti, sfuggire alla giustizia italiana, ma non a quella divina! 

Quindi il punto di oggi è questo: cosa è più importante per un uomo: seguire Gesù o seguire la cupidigia? Seguire Gesù o seguire la voglia del possesso per mettermi in mostra con gli altri? Seguire Gesù o avere l'ultimo vestito alla moda? Io vi dico che c'è più dignità nel vestire con una semplice maglietta che nel vestire un visestio firmato da chissà chi. C'è molta più dignità nel andare in giro anche con scarpe rotte piuttosto che con scarpe ultra alla moda. Sapete perchè? Perchè la dignità si commisura al rispetto verso gli altri e nel seguire Gesù. Se io avessi scarpe bellissime e poi non avessi Gesù, dove sarebbe la mia dignità? Meglio seguire Gesù e vestire come un contadino povero, piuttosto che rinnegare Gesù e vestire in maniera alla moda. E questo vale per ogni tipo di bene materiale. Penso che l'importante sia avere il minimo indispensabile e usare il superfluo in favore del nostro fratello povero che non ha neanche il minimo. 

Sono consapevole che se dicessi queste parole al di fuori di qui, mi prenderebbero per matto con disturbi mentali: bene, ciò significa che sono parole esatte che Gesù ci ha trasmesso. Perchè davvero Gesù è segno di contraddizione: l'uomo pensa di seguirlo, ma appena gli si prospetta una rinuncia, subito fa marci indietro e abbassa la testa. Ecco perchè Gesù viene umiliato e crocefisso ogni giorno di questo mondo. Un caro saluto a tutti e spero che queste parole siano di un qualche interesse per chi di voi le leggerà. Buona domenica!

venerdì 9 ottobre 2009

"Io do la ricompensa non per il risultato positivo, ma per la pazienza e la fatica sopportata per Me ».


“Scrivi che giorno e notte il Mio sguardo riposa su di lui e che permetto queste contrarietà per aumentare i suoi meriti. Io do la ricompensa non per il risultato positivo, ma per la pazienza e la fatica sopportata per Me ».

Questo sopraesposto è un pensiero tratto dal Diario di Suor Faustina. Gesù dice queste parole a Suor Faustina perchè lei voleva capire perchè un uomo di Chiesa dovesse patire tanto e Gesù la rassicurò dicendo appunto quelle parole che sono parole che valgono per tutti noi che lottiamo in nome di Gesù, i nostri mali. Io so che molti di noi lottano ogni giorno, ogni ora, ogni minuto e ogni secondo della propria giornata, contro le tentazioni più disparate. Molte di esse le ho già esposte perchè più diffuse nel silenzio della giustificazione di comodo. Ma ce ne sono molte altre che noi affrontiamo nel tentativo di migliorare e di modellare la nostra vita sul modello cristiano di Gesù. 

Ho voluto ricopiare qui questo piccolo e breve pensiero perchè so quanto dura è lottare: bene, questo passaggio può essere di grande aiuto per tutti voi perchè ora, se non lo sapevate, sapete che Gesù premia ogni vostro sforzo e ogni singola goccia di sudore versata per Lui. Negli ultimi giorni, ho avuto modo di vedere la sofferenza in molti di voi e mi sono dispiaciuto nel vederli così stremati. Ecco perchè ho deciso di riportare questo breve, ma intenso passaggio: Gesù, attraverso Suor Faustina, ci dice che Egli è pronto a premiare i nostri sforzi, indipendentemente dal risultato, e che dunque anche in caso di caduta, Lui è con noi e ci è vicini nella lotta. 

Io so che molte volte, quando cadiamo nell'oblio del peccato, ci sentiamo terribilmente in colpa e abbiamo timore di non poter più recuperare quello splendido rapporto che avevamo con Gesù prima del fatto peccaminoso. Lo so, perchè l'ho provato anche io e so che è terribile vivere nel terrore che hai superato il limite e che Dio non ti perdonerà più e che quindi tutta la tua vita è inutile perchè non puoi entrare nel Regno di Dio. Tutto questo è perchè noi abbiamo infranto qualcosa e sentiamo di aver disubbidito al Nostro Maestro. 
Ma non è così: Gesù non si allontana mai da noi perchè conosce la nostra fatica, conosce ogni goccia del nostro sudore e non si adira contro di noi: penso che sia opera del maligno quello che proviamo. Infatti, cadendo nel peccato, diamo lui la possibilità di infiltrarsi di nuovo nel nostro cuore e da lì, egli fa tutto per farci credere che è inutile lottare perchè Gesù non ci perdonerà più. D'altronde lui vuole che noi non crediamo più nella salvezza di Gesù e vuole che così ci abbandoniamo all'onda del peccato. E' successo anche con me ed è stato davvero brutto!

Ma ciò che lui ci dice è una bugia immensa: Gesù ha amato persino chi l'ha ucciso e ha perdonato persino chi l'ha flagellato. Pensate davvero che non possa perdonare una vostra debolezza? Gesù ha vinto le vostre debolezze, sulla croce. Il Suo sangue ha lavato ogni colpa ed ora ci ha dato la possibilità di conoscere ancora più da vicino la Sua Misericordia, attraverso il dono della Divina Misericordia. Questo ci deve servire per capire che Gesù c'è sempre vicino sino alla morte e che è sempre pronto e incline al perdono: ma noi, dobbiamo meritarlo. Solo questo. Lui cosa ci ha chiesto? Abbiate fede! E noi dobbiamo avere fede anche nei momenti bui in cui non lo vediamo. Il che significa pregare anche se non proviamo nulla. L'ubbidienza salvifica le anime e Suor Faustina ne è un chiaro esempio: ella ha sempre ubbidito pur nel tormento spirituale. Perchè? Perchè aveva fede in Gesù più della sua stessa vita. Anche lei come voi si sentiva a volte abbandonata, ma mai ha ceduto e ha sempre lottato e tutti noi sappiamo come Gesù l'abbia poi glorificata e resa mezzo di salvezza per molte anime.

Dunque, anche se a volte non riusciamo a resistere alla tentazione e cadiamo, non dobbiamo mollare: dobbiamo continuare a lottare come prima e anche più di prima perchè se prima resistevi 10 giorni, ora resisterai 20 giorni. E ogni volta che ricominci, sentirai sempre di meno la necessità di fare e di compiere peccato. Credetemi perchè è così. Dunque, non disperate, abbiate fiducia in Gesù e vedrete che sarà Lui a esaltarvi e a liberarvi dal peccato. Voi dovete solo dar prova di fede e di forza di volontà. Ma una cosa mi preme sottolineare: non dite mai che è finita e che non sarete perdonati più. Non ditelo perchè io so che Gesù legge nei vostri cuori e se il vostro dolore è sincero Lui vi perdonerà perchè il Suo amore per noi è immenso e noi non siamo nemmeno in grado di comprenderlo. Lui è dalla nostra parte e se Gesù è dalla nostra parte, chi ci potrà fermare? 

Ora vi saluto e concludo qui e concludo così come ho iniziato: “Scrivi che giorno e notte il Mio sguardo riposa su di lui e che permetto queste contrarietà per aumentare i suoi meriti. Io do la ricompensa non per il risultato positivo, ma per la pazienza e la fatica sopportata per Me ».

mercoledì 7 ottobre 2009

Beata Vergine Maria del Rosario

Oggi si celebra il giorno dedicato alla Beata Maria vergine del Rosario: ciò che segue è un piccolo articolo pubblicato dalla Direzione della Regina degli Ultimi Tempi. Io vi saluto e buona lettura!


Beata Vergine Maria del Rosario

Il Rosario è nato dall'amore dei cristiani per Maria in epoca medioevale, forse al tempo delle crociate in Terrasanta. L'oggetto che serve alla recita di questa preghiera, cioè la corona, è di origine molto antica.

Gli anacoreti orientali  (anacoreta è detto un religioso che abbandona la vita attiva e si allontana dagli uomini, vivendo isolato una vita ascetica e di contemplazione) usavano pietruzze per contare il numero delle preghiere vocali.

Nei conventi medioevali i fratelli laici, dispensati dalla recita del salterio per la scarsa familiarità col latino, integravano le loro pratiche di pietà con la recita dei “Paternostri”, per il cui conteggio, S. Beda il Venerabile, aveva suggerito l'adozione di una collana di grani infilati ad uno spago.

Poi, narra una leggenda, la Madonna stessa, apparendo a S. Domenico, gli indicò nella recita del Rosario un'arma efficace per debellare l'eresia albigese. Nacque così la devozione alla corona del rosario, che ha il significato di una ghirlanda di rose offerta alla Madonna.

Promotori di questa devozione sono stati infatti i domenicani, ai quali va anche la paternità delle Confraternita del Rosario.

Fu un papa domenicano, S. Pio V, il primo ad incoraggiare e a raccomandare ufficialmente la recita del Rosario, che, in breve tempo, divenne la preghiera popolare per eccellenza, una specie di “breviario del popolo”, da recitarsi la sera, in famiglia, poiché si presta benissimo a dare un orientamento spirituale alla liturgia familiare. 

La celebrazione della festività odierna fu istituita da S. Pio V nel 1572 (bolla «Salvatoris Domini») per commemorare la vittoria riportata il 7 ottobre 1571 a Lepanto contro la flotta turca (inizialmente si diceva “S. Maria della Vittoria”); in quell'anno cadeva di domenica. In seguito, nel 1716, venne estesa alla Chiesa universale, e fissata definitivamente al 7 ottobre da S. Pio X nel 1913.

La Festa del Santissimo Rosario, com'era chiamata prima della riforma del calendario, compendia in un certo senso tutte le feste della Madonna e insieme i misteri di Gesù, ai quali Maria fu associata, con la meditazione di quindici momenti della vita di Maria e di Gesù.
Il Servo di Dio Papa Giovanni Paolo II, con la lettera apostolica  « Rosarium Virginis Mariae » del 16/10/2002, aggiunse, ai Misteri Gaudiosi – Dolorosi e Gloriosi, i Misteri della Luce, inseriti tra i Gaudiosi e Dolorosi, portando, dunque, a venti i momenti di contemplazione della vita di Maria e di Gesù.