Come sapete si avvicina la festività di Ognissanti e ovviamente anche la giornata dedicata alla Commemorazione dei defunti. Queste due festività ci portano a ricordare da un lato i santi cioè coloro che hanno rappresentato un modello di santità dinanzi a Dio e dall'altro i nostri fratelli che si sono addormentati.
Quest'oggi sono voluto andare a rendere anticipatamente omaggio ai defunti e devo dire che mi è molto piaciuto. So che mi prenderete per pazzo, ma la tranquillità del Cimitero mi piace e mi da quasi un impressione di un anteprima di un pezzo di Paradiso. So che sembra strano perchè a molti il Cimitero incute terrore eppure io provo questa sensazione di rilassamento e di pace, come se in quel luogo mi estraniassi dal mondo intero.
Poi è incredibile pensare che ogni immagine lì presente sui giacigli rappresenta una vita vissuta. Mi sembra incredibile vedere quanti fratelli, quante vite ci sono state nel mondo e mi viene da pensare all'enorme bontà di Dio che ha permesso così tante vite. Prego perchè tutti loro possano riposare in pace e poi vado dai miei cari in particolare e incontro anche il luogo di riposo di un mio vecchio prete confessore che purtroppo si è spento qualche tempo fa. Quel prete è stato uno dei migliori perchè sapeva ben leggere le anime ed era impossibile nascondergli qualcosa: ahimè quanto mi manca una figura simile! Spero che Dio faccia sorgere qualche figura così perchè è importante nella Confessione avere un punto di riferimento capace di leggerti l'anima senza neanche parlare.
Concludo la mia visita con uno sguardo alla Cappella e poi me ne vado via. Mi rattrista come le persone si ricordano dei loro defunti sono in questi giorni e si accalchino uno dopo l'altro. Mi piacerebbe vedere le persone più spesso durante tutto l'anno, e mi piacerebbe anche vedere qualcuno pregare sulle tombe, ma a quanto pare, quest'anno non c'è questa prospettiva. SI va, si lasciano i fiori, si pulisce un pò e arrivederci (sto a posto con la coscienza). Ma non sarebbe meglio spendere qualche preghiera? Pensate che i vostri cari abbiano maggiormente bisogno di fiori o delle vostre preghiere? Ogni nostra preghiera per loro è utilissima perchè Dio ascolta i nostri richiami e se alcuna di esse è in Purgatorio, noi possiamo aiutarli ad espiare prima i loro peccati. Suor Faustina, per esempio, questo l'aveva ben capito.
Insomma, questa è stata una mia personale esperienza che ho voluto condividere con voi. Ho anche scritto per dire a chi mi legge, di andare a trovare i propri cari o anche i defunti in generale, rivolgendo loro un piccolo pensiero. E pensate a questo invece di pensare a come festeggiare una festa satanica come Haloween. Anzi, visto che sono in tema, ribadisco il mio invito a voi tutti, a non celebrare domani questa festa ridicola e per di più satanica: pensate piuttosto ai vostri cari e ai Santi del Paradiso che tanto hanno fatto per indicarci un modello da seguire sull'esempio di Gesù Cristo. Per ora è tutto: vi saluto con un abbraccio e vi auguro anche a voi, di vivere in maniera giusta e bella, questi giorni di commemorazione.
Non è assolutamente da "pazzi", anzi io la penso proprio come te. Premetto non sono una di quelle persone che frequenta i cimiteri tutto l'anno, per cui ho le mie colpe, ma non smetto di pregare per i defunti ogni giorno. Il mio parroco disse qualche anno fa, in occasione del giorno dei defunti, che quando una persona trapassa, si deve dimenticare del male che quella persona ha compiuto e raccontò un aneddoto spiacevole di una persona che gridò dinnanzi alla tomba di un defunto: "Ora marcisci qui, così meriti". Non c'è bisogno io aggiunga il mio commento a riguardo, perchè una cosa così spiacevole e triste si commenta da sola.
RispondiEliminaHo sempre avuto una visione "nobile" dei defunti. Sarà perchè loro evocano i tempi antichi, o non so per quale motivo, ma mi danno questa sensazione di nobiltà, sicuramente uno dei motivi sarà perchè sono meritevoli di rispetto per aver saputo portare le croci della vita e anche perchè sono al cospetto di Dio.
Avere terrore del cimitero è inutile e controproducente per la Fede. Se si ha paura della morte, nel vedere i "morti", si vive nell'angoscia e l'angoscia indebolisce la Fede.
La tua riflessione mi è piaciuta particolarmente verso queste persone che un tempo c'erano: Evoca il ricordo per chi le ha vissute e la consapevolezza che la vita ha un fine ultimo: L'incontro con Cristo.
Ogni volta che vado al cimitero, non posso fare almeno di ricordare la promessa di Gesù Cristo di resuscitare tutti i fedeli nell'ultimo giorno. Penso a quando questi corpi saranno rigenerati e risoffiati dell'alito di vita di Dio. La sensazione che segue è bella e ricca di ottimismo. Ci ricorda che la morte non ha l'ultima parola, ma l'ultima parola è quella di Dio e la Sua Parola è vita eterna.
La morte è un argomento che spaventa tutti. Chi dice di non aver paura di morire lo fa spesso per sbruffonaggine. La morte non deve essere vista come il traguardo finale, perchè il nostro traguardo è Cristo ed è posto nella vita eterna. Noi raggiungendolo, saremo posti insieme a Lui nella vita senza fine. La morte è purificazione: Anche se un uomo ha ricevuto il battesimo che ha annientato il peccato originale, la carne rimane contaminata. La morte è dunque il distacco dell'anima dal corpo corrotto. Così come il chicco di grano morendo produce frutto, così il corpo morendo, produce vita eterna. Certamente è una visione un pò contestabile e di questo vi do ragione, perchè la vita eterna ce la da solo Gesù Cristo, non il corpo che muore. Ma in un certo senso si può vedere in quel modo. Dunque il corpo morendo, permette l'anima di giungere al cospetto del Signore. Anche la morte produce frutto. Mi viene in mente ora quel sogno che vi ho raccontato sull'Apocalisse: Nel sogno eravamo tutti morti e risorti e dissi ad un mio amico: "Ora il Signore ci ha purificati perchè ci ha fatto morire e risorgere".
Dunque il corpo deve soffrire e annientarsi per tutto il male che contiene, ma un giorno il Signore lo resusciterà, lo renderà corpo nuovo, dove l'anima non sarà più disturbata dagli impulsi impuri dal corpo corrotto. Un'anima pura in un corpo puro, non conoscerà più il peccato e potrà gioire in eterno col Signore.
Sempre il mio parroco disse che l'anima soffre nel vedere il distacco con il corpo, per cui volge sempre lo sguardo verso il suo involucro e in quella occasione invitò le persone a visitare i cimiteri perchè loro da lassù ci vedono quando andiamo a visitarli.
Amo particolarmente il giorno dei defunti: E' un giorno solenne, il giorno in cui molte anime conosceranno il paradiso, perchè molto si prega in quel giorno per loro.
Hai ragione Angel, dovremmo andare spesso al cimitero. Un eterno riposo recitato in casa, non è inutile, ma recitarlo lì, ci spinge a raccoglierci profondamente in preghiera e ci fa sentire l'anima innalzare verso il cielo.
Ora sento di condividere un mio pensiero, anche se rischio di apparire polemico e ripetitivo sempre per la solita storia della televisione.
In poche parole, quando muore un cantante, un attore, un conduttore o qual si voglia, in televisione ma anche su internet, si è soliti usare il saluto superficiale del "Ciao". Non c'è nulla di sbagliato nel "salutare", ma il modo in cui è fatto, uccide la consapevolezza che i defunti hanno bisogno delle preghiere. I "VIP" danno per scontato che quando uno di loro muore, va dritto al cielo. Quante di quelle volte ho sentito dire: "Ora ci sta guardando da lassù". "E' un angelo in cielo". Non è così che funziona. Soprattutto nel caso dei "VIP", il più delle volte, hanno svolto una vita superficiale attorniata dai beni materiali, dal successo, dalla prepotenza, arroganza, superbia. Ancor di più loro hanno bisogno delle nostre preghiere. Altro che "ciao". Questo perbenismo diffonde una cattiva idea sulla morte: La gente così si sente giustificata nel compiere gli atti della carne, perchè "tanto se il "VIP" ha vissuto nei lussi ed è andato in cielo, ci vado senz'altro pure io". C'è disinformazione spirituale. Ma c'è anche il trattamento dei guanti bianchi anche verso i defunti famosi. Non posso non citare il recente caso di Michael Jackson: Una bara d'oro, cerimonie appariscenti... Quando invece ci sono e ahimè purtroppo, tombe che non hanno nè marmo, nè nomi, ma solo una copertura di cemento. Mi piange il cuore quando mi reco ad uno dei cimiteri qui presenti e vedo queste tombe anonime. Qui mi viene da citare la bellissima e commovente poesia del compianto Antonio De Curtis, in arte Totò.
RispondiEliminaA fine commento la posterò, perchè lascia riflettere sulla "disuguaglianza cimiteriale". Solo i "vivi" sono così cattivi da rendere tutto diverso. Il Signore Dio invece ci ama tutti in egual misura. Non importa se si è povero, ricco, bianco, nero, carcerato o poliziotto: Dio ama tutti e ammetterebbe ognuno a godere della luce del Suo volto, se ognuno si pentisse dei propri peccati. Di recente mi è capitato di leggere di un caso di due donne che si contendevano la sepoltura del "marito" o "amante" defunto che era rimasto in obitorio per circa 40 giorni se non erro... Sono storie che fanno rabbrividire, ma non perchè sono macabre, ma perchè c'è poco rispetto del defunto. Quando leggo queste cose vorrei piangere...
Ti ringrazio Angel per questa tua bellissima testimonianza.
Per me oggi questo è un giorno normale, come tutti gli altri. Sarebbe un giorno normale in generale, se non avessero esportato dall'America (non che abbia qualcosa contro questo continente, ma guarda caso le peggiori cose arrivano da lì), questa "festa" inutile e stupida qual'è "Halloween".
Un caro saluto Angel e a presto!
Il Signore abbia in gloria tutti i nostri cari defunti.
Sia lodato Gesù Cristo.
'a livella di Antonio De Curtis (Totò):
RispondiEliminaOgn'anno,il due novembre,c'é l'usanza
per i defunti andare al Cimitero.
Ognuno ll'adda fà chesta crianza;
ognuno adda tené chistu penziero.
Ogn'anno,puntualmente,in questo giorno,
di questa triste e mesta ricorrenza,
anch'io ci vado,e con dei fiori adorno
il loculo marmoreo 'e zi' Vicenza.
St'anno m'é capitato 'navventura...
dopo di aver compiuto il triste omaggio.
Madonna! si ce penzo,e che paura!,
ma po' facette un'anema e curaggio.
'O fatto è chisto,statemi a sentire:
s'avvicinava ll'ora d'à chiusura:
io,tomo tomo,stavo per uscire
buttando un occhio a qualche sepoltura.
"Qui dorme in pace il nobile marchese
signore di Rovigo e di Belluno
ardimentoso eroe di mille imprese
morto l'11 maggio del'31"
'O stemma cu 'a curona 'ncoppa a tutto...
...sotto 'na croce fatta 'e lampadine;
tre mazze 'e rose cu 'na lista 'e lutto:
cannele,cannelotte e sei lumine.
Proprio azzeccata 'a tomba 'e stu signore
nce stava 'n 'ata tomba piccerella,
abbandunata,senza manco un fiore;
pe' segno,sulamente 'na crucella.
E ncoppa 'a croce appena se liggeva:
"Esposito Gennaro - netturbino":
guardannola,che ppena me faceva
stu muorto senza manco nu lumino!
Questa è la vita! 'ncapo a me penzavo...
chi ha avuto tanto e chi nun ave niente!
Stu povero maronna s'aspettava
ca pur all'atu munno era pezzente?
Mentre fantasticavo stu penziero,
s'era ggià fatta quase mezanotte,
e i'rimanette 'nchiuso priggiuniero,
muorto 'e paura...nnanze 'e cannelotte.
Tutto a 'nu tratto,che veco 'a luntano?
Ddoje ombre avvicenarse 'a parte mia...
Penzaje:stu fatto a me mme pare strano...
Stongo scetato...dormo,o è fantasia?
Ate che fantasia;era 'o Marchese:
c'o' tubbo,'a caramella e c'o' pastrano;
chill'ato apriesso a isso un brutto arnese;
tutto fetente e cu 'nascopa mmano.
E chillo certamente è don Gennaro...
'omuorto puveriello...'o scupatore.
'Int 'a stu fatto i' nun ce veco chiaro:
so' muorte e se ritirano a chest'ora?
Putevano sta' 'a me quase 'nu palmo,
quanno 'o Marchese se fermaje 'e botto,
s'avota e tomo tomo..calmo calmo,
dicette a don Gennaro:"Giovanotto!
Da Voi vorrei saper,vile carogna,
con quale ardire e come avete osato
di farvi seppellir,per mia vergogna,
accanto a me che sono blasonato!
La casta è casta e va,si,rispettata,
ma Voi perdeste il senso e la misura;
la Vostra salma andava,si,inumata;
ma seppellita nella spazzatura!
Ancora oltre sopportar non posso
la Vostra vicinanza puzzolente,
fa d'uopo,quindi,che cerchiate un fosso
tra i vostri pari,tra la vostra gente"
"Signor Marchese,nun è colpa mia,
i'nun v'avesse fatto chistu tuorto;
mia moglie è stata a ffa' sta fesseria,
i' che putevo fa' si ero muorto?
Si fosse vivo ve farrei cuntento,
pigliasse 'a casciulella cu 'e qquatt'osse
e proprio mo,obbj'...'nd'a stu mumento
mme ne trasesse dinto a n'ata fossa".
"E cosa aspetti,oh turpe malcreato,
che l'ira mia raggiunga l'eccedenza?
Se io non fossi stato un titolato
avrei già dato piglio alla violenza!"
"Famme vedé..-piglia sta violenza...
'A verità,Marché,mme so' scucciato
'e te senti;e si perdo 'a pacienza,
mme scordo ca so' muorto e so mazzate!...
Ma chi te cride d'essere...nu ddio?
Ccà dinto,'o vvuo capi,ca simmo eguale?...
...Muorto si'tu e muorto so' pur'io;
ognuno comme a 'na'ato é tale e quale".
"Lurido porco!...Come ti permetti
paragonarti a me ch'ebbi natali
illustri,nobilissimi e perfetti,
da fare invidia a Principi Reali?".
"Tu qua' Natale...Pasca e Ppifania!!!
T''o vvuo' mettere 'ncapo...'int'a cervella
che staje malato ancora e' fantasia?...
'A morte 'o ssaje ched''e?...è una livella.
'Nu rre,'nu maggistrato,'nu grand'ommo,
trasenno stu canciello ha fatt'o punto
c'ha perzo tutto,'a vita e pure 'o nomme:
tu nu t'hè fatto ancora chistu cunto?
Perciò,stamme a ssenti...nun fa''o restivo,
suppuorteme vicino-che te 'mporta?
Sti ppagliacciate 'e ffanno sulo 'e vive:
nuje simmo serie...appartenimmo à morte!"
Bella questa livella di Totò. E giuste anche le tue parole. Infatti fanno sembrare da un lato che il Paradiso sia una cosa a cui tutti noi siamo destinati e dall'altra lo fanno sembrare come una favola. Fratello mio, purtroppo siamo circondati da un mondo che non sa più dove sia Gesù e questo ne è il risultato. Fortunatamente ci sono uomini come te e come quelli che stanotte andranno in Chiesa invece che ad Halloween, ma siamo davvero un piccolo gregge circondato da lupi. Mentre ti scrivo ho sentito i bambini cominciare a fare dolcetto!scherzetto e mi è venuto un colpo al cuore nel vedere tutto questo. Se non apri la porta lanciano farina: può questo esser una cosa buona e retta dinanzi a Dio? Persino il ritornello dolcetto-scherzetto suona come un ricatto e i ricatti sono opera di satana e non opera di Dio. Speriamo che almeno qualcuno si sia ravveduto e non abbia a celebrare questa notte. Un caro saluto
RispondiEliminaE fortunatamente ci sono anche uomini come te che hanno questa grande passione di annunciare il Signore Gesù.
RispondiEliminaVero, non ci avevo proprio pensato a questa cosa del ricatto. Anche da questo si evince che è una festa malvagia. Io non vedo l'ora davvero che passi questo giorno. Anche se per me è un giorno normale e lo vivo secondo Gesù, comunque ci sono persone che lo festeggiano e con la loro ignoranza propagandano il male: Persino su Google c'è il logo "halloweenizzato" e mi vengono i brividi solo a guardarlo.
Non vedo l'ora che arrivi mezzanotte ed entriamo nel giorno d'Ognissanti. Non vedo l'ora di cantare le lodi al Signore e dirgli "ALLELUJA MIO SIGNORE GESU'!"
Comunque Angel a proposito, pima ho pensato a questa cosa:
Ho pensato che halloween è come la morte e il giorno d'Oggnisanti come la vita. Infatti dopo l'orribile giorno di halloween c'è il trionfo di Cristo, della Chiesa e dei Suoi con il giorno d'Ognissanti!
IL SIGNORE DIO HA SEMPRE L'ULTIMA PAROLA!
Un caro saluto e un abbraccio fraterno!
Mik
Sia lodato Gesù Cristo!!
Hai ragione, non ci avevo pensato. Sia benedetto Dio che ha sempre l'ultima parola sul male. Un caro saluto e ti auguro di trascorrere una santa domenica di Ognissanti!
RispondiEliminaTi ringrazio una buona e santa domenica d'Ognissanti anche a te e a tutti gli altri fratelli che seguono le tue pagine!
RispondiEliminaSia lodato Gesù Cristo!