domenica 22 novembre 2009

CRISTO RE


Oggi noi celebriamo la regalità di Gesù: oggi è Cristo Re. Prima di lasciarvi ad un documento interessante sulla festività di Cristo Re, voglio prendere due righe per lodare Gesù.

Gesù io lodo il Tuo Santo nome: solo Tu sei degno di lode. Mi hai preso dalla mia piccolezza e dalla mia vita peccaminosa e mi hai regalato una nuova vita di gioia e felicità intrinseca: per me basta pensare a Te e subito mi viene gioia e consolazione. Io lodo il Tuo nome e per sempre lo loderò per tutto ciò che hai fatto per un misero come me e per tutto il mondo. GLORIA A TE CRISTO GESU', FIGLIO DI DIO!


CRISTO RE

La Solennità di Cristo Re, che segna la fine dell’anno liturgico, nella Chiesa cattolica, nella Chiesa luterana ed in altre denominazioni cristiane, indica un ricordo particolare di Gesù Cristo visto come re di tutto l'universo. 

Con essa si vorrebbe sottolineare che la figura di Cristo rappresenta per i cattolici il Signore della storia e del tempo.
Questa festa fu introdotta da Papa Pio XI, con l’enciclica Quas Primas "Sulla Regalità di Cristo" dell’11 dicembre 1925.

Dice il Papa nell'Enciclica: « E perché più abbondanti siano i desiderati frutti e durino più stabilmente nella società umana, è necessario che venga divulgata la cognizione della regale dignità di nostro Signore quanto più è possibile. Al quale scopo ci sembra che nessun'altra cosa possa maggiormente giovare quanto l'istituzione di una festa particolare e propria di Cristo Re. » 

Nella forma ordinaria del rito romano la festa coincide con l’ultima domenica dell’anno liturgico mentre nella forma straordinaria la festa coincide con l'ultima domenica di ottobre.

Anche nel rito ambrosiano, la solennità di Cristo Re corrisponde all'ultima domenica dell'anno liturgico, ma - poiché l'Avvento ambrosiano, con cui comincia l'anno liturgico, è più lungo di due settimane rispetto all'Avvento romano - essa si colloca all'inizio e non alla fine di novembre.
L'appellativo di Cristo Reha origine da alcuni passi biblici : nel Nuovo Testamento Gesù viene detto Re (βασιλεύς, basilèus), Re dei Giudei (βασιλεύς τν ουδαίων, basilèus ton Iudàion), Re d'Israele (βασιλεύς σραήλ, basilèus Israèl), Re dei re (βασιλεύς βασιλέων, basilèus basilèon) per un totale di 35 volte, soprattutto nei racconti della passione, e Figlio di Davide (υός Δαυδ, uiòs Davìd) altre 12 volte. 

     Dall’omelia di Papa Giovanni Paolo II all’occasione della Solennità di Cristo Re

(Basilica di San Pietro, 23 novembre 1980) : 

« [...] Possiamo dire senz’altro che la regalità di Cristo, quale anche oggi noi celebriamo e meditiamo, deve esser sempre riferita all’evento, che si svolge su quel colle (calvario), ed esser compresa nel mistero salvifico, ivi operato da Cristo: dico l’evento ed il mistero della redenzione dell’uomo. Cristo Gesù - dobbiamo rilevare - si afferma re proprio nel momento in cui, tra i dolori e gli strazi della croce, tra le incomprensioni e le bestemmie degli astanti, agonizza e muore. Davvero, una regalità singolare è la sua, tale che solo l’occhio della fede può riconoscerla: Regnavit a ligno Deus”! (“il legno sul quale Cristo regnò”)

[...] Tuttavia, anche per mantenerci aderenti al contenuto dell’odierna liturgia, è opportuno insistere sulla funzione regale e concentrare il nostro sguardo, illuminato dalla fede, sulla figura di Cristo come Re e Signore.

Al riguardo, ovvia appare l’esclusione di qualsiasi riferimento di natura politica o temporalistica.

Alla formale domanda fattagli da Pilato: “Sei tu il re dei giudei?” (Gv 18,33), Gesù risponde esplicitamente che il suo regno non è di questo mondo e, dinanzi all’insistenza del procuratore romano, afferma: “Tu lo dici: io sono re”, aggiungendo subito dopo: “Per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità” (Gv 18,37).

In tal modo, egli dichiara quale sia l’esatta dimensione della sua regalità e la sfera in cui si esercita: è la dimensione spirituale che comprende, in primo luogo, la verità da annunciare e da servire. Il suo regno, anche se comincia quaggiù sulla terra, nulla ha però di terreno e trascende ogni umana limitazione, proteso com’è verso la sua consumazione oltre il tempo, nell’infinità dell’eterno. »

Fonti principali: vatican.va; wikipendia.org («RIV.»).

http://www.verginedegliultimitempi.com/


15 commenti:

  1. Buon Giorno Carissimo Angel,

    per un misero come me e per tutto il mondo. GLORIA A TE CRISTO GESU', FIGLIO DI DIO!

    Scusandomi con la tua preziosa persona, su questa affermazione non sono d'accordo, perché PRIMA ANCHE NOI SIAMO FIGLI DI DIO, poi per niente dobbiamo sentirci dei MISERI quando il V.M. GESU’ stesso disse ANCHE VOI SIETE DEI E FARETE COSE PIU'GRANDI DI ME Semmai siamo ancora, dei non conoscitori nel sentiero delle prove, (purgatorio), quel sentiero che dopo molte provate pagine di vita (vite) prima o poi conduce al sentiero del cuore e dell'illuminazione (che era quello che il Venerando Maestro Gesù veramente voleva dire)

    Non esiste mistero più grande di quello che ci hanno volutamente nascosto.

    Quel dio delle scritture che ci viene rapportato è come un tiranno, un essere che spingeva ad ammazzare i propri simili IL DIO DEGLI ESERCITI. Quel dio tanto diverso dal DIO DI GESU', IL PADRE CELESTE. A quale Dio si riferisce nessuno lo conosce perchè facilmente si fa soggiogare da quello che gli altri ci inducono a capire, mentre invece basta guardare dentro il proprio cuore per riscoprire quel DIO ASSAIO DIMENTICATO - IO SONO UNO CON IL PADRE MIO

    chi ama la sua vita la perderà e chi disprezza la sua vita in questo mondo per la vita eterna, la conserverà. Se uno mi serve, e dove Io sarò, là pure sarà il mio servitore

    Ma se tutta questa smania di ESISTERE fosse il riflesso di una volontà più alta, di una VOLER ESISTERE di qualcosa che sta in segreto? E’ stato anche detto – il mio regno non è di questo mondo. Cosa voleva dire realmente Gesù con queste sue parole? Chi ama la sua vita la perderà - ma di quale vita sta parlando? Per capirlo bisogna partire al contrario cioè dalla frase successiva - chi disprezza la sua vita in questo mondo per la vita eterna, la conserverà. Che cosa dobbiamo in realtà disprezzare della vita di questo mondo? Non la “vita” stessa in quanto “esistere”, ma è il vivere, il vivere nel sonno. Pensando che siamo svegli, mentre invece DORMIAMO NEL SONNO PRODOTTO DAL SISTEMA, DA MAYA E DA TANTI SUOI ESSERI PRIVI DI UN VERO LIBERO CUORE.

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  2. Non è forse questo?! Amare ciò che ci rende prigionieri ci farà perdere la vita esterna, perchè ci trascinerà nel sonno. Ma invece se ci battiamo contro di essa, contro le contraddizioni, le false ambizioni, le tentazioni, contro l’effimero e cioè contro l’illusione di Maya, allora conserveremo la vita eterna. Questo è il senso del verbo “disprezzare”. Ma ci da un’altra indicazione quando dice - Se uno mi serve, e dove Io sarò, là pure sarà il mio servitore. Chi è “IO”? No, non è Gesù, ma è ciò che lui rappresenta ovvero l’archetipo del Cristo, l’archetipo dell’uomo perfetto, dell’uomo che ha raggiunto la perfezione interiore. Quindi il senso è – “Se uno serve il Cristo Intimo, che è l’archetipo del suo personale sè Reale realizzato, e fa la Volontà del Padre, che è esistere, che è auto realizzarsi, che è la maestria interiore, allora dove Io sono, là sarà il mio servitore, cioè là sarà il servitore di se stesso del suo Se Reale, il servitore del suo Cristo Intimo, colui che serve le sue vere aspirazioni che sono la volontà del suo Intimo”. Servire il Cristo Intimo significa percorrere la Via che porta al nostro Intimo e quindi servire il Padre.

    Ecco perchè è stato detto – Io sono la Via, la Verità e la Vita. Il punto è sapere in cosa consiste la Via e quale è il lavoro che dobbiamo fare per onorarla. La Via è l’Opera che ognuno di noi deve compiere per tornare a casa, per tornare all’Intimo. Qual è il lavoro? Risposta: IL FIGLI PRODIGO - Il SERPENTE PIUMATO DEVE CAPIRE PER RIVOLARE.

    Carissimo sei proprio convinto che troverai quel Dio CHE QUALCUNO CI HA INDOTTO ACREDERE CHE ERA FUORI DI NOI? Il PADRE CELESTE ESISTE, MA E’ ANCORA INDEFINIBILE PER LA NATURA UMANA.

    PERDONALI PADRE MIO PERCHE’ ANCORA SONO BIMBI, MA CRESCERANNO

    …..

    Con Tanta Stima
    Raffaele
    ( se queste mie parole sono turbamento ti chiedo solo di dirlo ed io da dove sono venuto ritornerò)

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  3. Raffaele dici cose che per me non hanno un vero senso. Gesù mi ha insegnato ad essere umile e non dio supremo:
    Matteo 18,7
    In quel tempo si avvicinarono a Gesù i discepoli per dirgli: chi è dunque più grande nel regno dei cieli?: Egli chiamo a sé un fanciullo,lo pose in mezzo a loro e disse: "in verità vi dico:se non vi convertirete e non diventerete come i fanciulli,non entrerete nel regno dei cieli.chi dunque si farà piccolo come questo fanciullo,questi sarà il più grande nel regno dei cieli."

    E altre volte Gesù parlava di come il più grande doveva servire il prossimo: come Gesù ha servito i suoi discepoli lavando loro i piedi. Mi spieghi quale concezione suprema poteva mettersi a lavare i piedi di un uomo? Gesù è l'esempio dell'umiltà alla quale siamo chiamati. Tu penso che l'uomo sia un dio, ma l'uomo è Figlio di Dio e quello che può fare deriva sempre e comunque da Dio Padre. L'uomo da solo non potrebbe fare nulla: da qui la nostra miseria alla quale si ricollega la consapevolezza che siamo traditori di Dio perchè non sappiamo resistere al peccato per Lui.

    Sai cosa vuol dire disprezzare la vita? Vuol dire rinunciare al lusso, rinunciare ai privilegi, rinunciare a vivere secondo gli uomini, ma iniziare a vivere secondo Dio. Chiunque rinuncerà a questa vita come San Francesco, troverà la vera vita che è la Vita con Gesù nel Regno dei Cieli. E quando Lui dice: Se uno mi serve, e dove Io sarò, là pure sarà il mio servitore", Egli intende dire che chiunque serve Gesù ed opera nel Suo nome, sarà esattamente dove Lui sarà: cioè nel Regno di Dio. Ti dico queste cose per come le sento nel mio cuore e in base alle parole che Gesù mi ha pronunciato nel mio sogno.
    Il Regno di Dio non è di questo mondo, è vero: questo mondo è contaminato dal male e dalla sua influenza: se il Regno fosse di questo mondo, non ci sarebbero violenze e dolori perchè là dove c'è il Regno di Dio, là c'è pace e gioia e serenità. Io ti dico che queste parole sono dettate per essere comprese dagli umili e dai poveri e dai piccoli: chi cerca con la sapienza, con l'intelligenza, con il cervello e con la mente, non comprenderà il significato di queste parole: è inutile pensare perchè i tuoi pensieri sono influenzabili e influenzati da satana: e io ne sono testimone. Invece, se pensi di cuore, con semplicità ed umiltà, tutto ti sarà chiaro e non ti porrai più domande: perchè io non mi pongo più domande perchè Gesù mi ha mostrato tutto ciò di cui avevo bisogno. Io non l'ho cercato e Lui mi ha chiamato: non ho letto libri o documenti in aramaico, eppure oggi so cose che molti non pensano o che fingono di non sapere. Vuoi sapere quale è la Via? La Via è Gesù: metti in pratica le Sue Parole è troverai la Via per la Vita. Perchè Verità? Perchè Gesù ha portato la Verità nel mondo e l'ha rivelata ai piccoli e umili. Perchè la Vita? Perchè Gesù è la Vera Vita: attraverso di Lui c'è il passaggio per raggiungere la Vita vera, promessa di Dio. E puoi, fin da ora, avere una piccola porzione di quella vita, se tu abbracci Gesù perchè io l'ho provata. Via Verità e Vita sono legati tra di loro: parole con il medesimo significato racchiuse in Gesù Cristo. Non c'è nient'altro da sapere, credimi.
    Io dico: Perdonali Padre, perchè ancora non sanno quel che fanno!

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  4. Ciao Carissimo Angel,
    è utile rapportarsi ragionevolmente con i propri fratelli per problematiche esistenziali. Penso che nel sinergico raffronto si possa arrivare a comprendere cose più grandi. E’ innegabile che spesso ci sono cose che ribaltano quello che ieri era immutabile verità. Nel mi rapporto con la mia giovinezza quante volte ho cambiato idea su cose che credevo certe per scontato?

    Hai mai pensato che Gesù come tantissimi grandiosi maestri apparsi in ogni tempo non sia di questo mondo, ma di un mondo con una consapevolezza maggiore? EXTRATERRESTRE?

    Un piccolo insensato ragionamento che comprova il dire in tutti i popoli della terra.

    Immaginate oggi, di andare nella foresta amazzonica, e mentre state per accendere del fuoco con un semplice accendino, ad un tratto siete circondati da una selvaggia tribù indigena, alcuni vorrebbero mangiarvi vivo, altri fuggono, ma con grande stupore altri s’inchinano per adorarvi come un dio del fuoco? Capite il motivo? Pensate proprio che la vita sia solo quella apparsa in questa terra? Pensate proprio che nell’infinita manifestazione, fatta di infiniti universi, fatta di infinite galassie, fatta di infiniti sistemi, fatta di infiniti mondi, non si siano verificate le stesse condizione di vita biologica o meno?

    Quale meravigliosa rivelazione ci è stata tramandata dalle parole dal cuore del grandioso maestro Gesù IL MIO REGNO NON E’ DI QUESTO MONDO oppure quando diceva che NELLA CASA DEL PADRE CELESTE CI SONO TANTE DIMORE ecc.

    Se solo capissimo che non siamo soli nell’universo, perché la vita e l’intelligenza si manifestano ovunque, in tanti universi, in tante forme, in tante energie.

    Se solo ci fermassimo per un solo momento e osservassimo e contemplassimo l'universo con gli occhi limpidi e cristallini dell’anima, se solo capissimo che questa terra è un infinitesimo atomo di un atomo, se solo ci rapportassimo al creato, non vedremmo altro che un'unita umanità che si proietta verso l'infinito cuore di quel DIO DIMENTICATO, il Creatore, il Padre Celeste di tutte le cose manifeste o non manifeste, che come un buon padre non differenzia i suoi figli, li ama tutti con IMMENSO AMORE.

    E’ come Il sole che sorge ogni mattina per tutte le cose e per tutti gli esseri della natura. Non guarda in faccia, non fa distinzione se sono buoni o cattivi, se sono neri, bianchi o gialli, se appartengono ad una religione o ideologia, se sono ricchi o poveri, se sono belli o brutti. Infonde luce indifferenziata incondizionata, spontanea vivificando ogni cosa con il calore dei suoi dorati raggi.

    Perché non si vuole capire il senso profondo, il celato significato nel dire del grandioso maestro Gesù, quando diceva che bisognava diventare come bambini per entrare nel regno del Padre Celeste o quando ammoniva i suoi discepoli affinché non vietassero che i bimbi venissero a lui e parlando e spiegando a tanti del perché Un vecchio saggio non esiterà a consultare ad ascoltare la saggezza trasmessa da mondi soprasensibili attraverso un bimbo di pochi mesi.

    Come può una persona adulta ri-diventare un inconsapevole innocente bimbo se non attraverso quell’assai antica (Atlantidea) arte delle MNEMONICA che richiama attraverso l’Evocazione i Ricordi del Passato e quindi i celati Sentimenti che si manifestano attraverso la memoria?

    Con Tanta Stima
    Raffaele
    (l'umiltà non esclude la conoscenza . tutti i saggi istruttori di questo mondo erano umili)

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  5. Dipende dalla conoscenza: se uno vuole cercare Dio fisicamente e scientificamente, forse non lo troverà mai: mentre chi guarda con occhi da bambino lo troverà subito.
    Ti chiedi perchè abbia detto di tornare bambini? MA tornare bambini vuol dire cercare la loro purezza: guardare il mondo come lo guardano loro ed essere spensierati come lo sono loro. Quando cresciamo noi pensiamo solo al lavoro e a star bene e ci dimentichiamo dell'amore e di cosa vuol dire amare o abbracciare. Tornare bambini vuol dire riscoprire l'animo umano.
    PErchè parla di dimore nel Cielo? Perchè Gesù vuole dire che ci sono molti posti per noi in Cielo. Poi, ovvio, nella sua infinità bontà forse Dio ha creato altre esseri nell'universo, ma non è intorno a loro che bisogna focalizzare l'attenzione, ma sempre e solo su Gesù che non è un extraterrestre, ma semplicemente un Signore fattosi uomo per l'uomo.

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  6. Ciao Angel, sono Simone. L'ultima volta che ti ho scritto, non so se lo ricordi, stavo attraversando un brutto periodo. Quel brutto periodo passò alcuni giorni dopo e adesso mi sento veramente in armonia con Dio. Tuttavia ultimamente mi porgo una domanda di cui so gia la risposta ma sempre più sta incrinando le mie certezze. Mi chiedo "ma se Dio non esiste tutto cio che faccio sarà inutile e così non faccio altro che sprecare la mia vita. non è che mi so montato la testa?". Ora come ora sono certo che Dio esiste e che mi ama ma ho paura che questa domanda o qualcosaltro mi metta in crisi. A parte questi brutti momenti, Dio mi sta cambiando nettamente la Vita. Un po di tempo fa ti dissi che ero entrato nel gruppo del catechismo (ACR) e da allora la mia vita sta cambiando e sono felicissimo. La cosa che più mi colpisce è che le altre persone che fanno perte dell'ACR prima non le sopportavo mentre adesso sono quelle che amo di più. Anche la mia idea sul parroco sta cambiando e sempre più si sta creando un buon rapporto. Inoltre facciamo delle preghiere di gruppo; all'inizio la cosa mi spaventava ma adesso mi piace tantissimo. Insomma li trovo delle persone che credono veramente in Dio (ti può sembrare banale ma considerando la mia situazione familiare incontrare qualcuno che crede e che mi capisce mi rende felicissimo).Nel commento di Raffaele ho letto di Gesù, essere extraterrestre e devo dire che tale idea l'avevo anche io quando non credevo; se ci penso adesso mi viene da ridere. Sono quasi sicuro che gli alieni esistono e come ha detto la chiesa alcuni giorni fa, un incontro con loro sarebbe sicuramente costruttivo. Sentivo la neccessità di raccontare un pezzo della mia vita e questo blog mi rende tutto molto più semplice. Grazie Angel, e che Dio ti benedica.

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  7. Ciao Simone, sono molto contento per te e per come Dio ti stia cambiando la vita. Vedi, la domanda che ti pone, molte volte, viene anche nella mia testa: il subbio può venire, è normale. D'altronde chi non ha dubitato? Persino i santi hanno avuto momenti di dubbio e anche lo stesso Pietro ha avuto dubbi su Gesù mentre gli veniva incontro sulle acque.
    L'importante è però non ascoltarli perchè il più delle volte, è proprio satana che ci mette questi dubbi in testa. Io ho imparato a conoscerlo quell'essere e conosco quanto subdolo e ingannatore può essere. MA se noi confidiamo in Dio, non cadremo più e vivremo pacifici e sereni.
    In questi giorni anche il mio rapporto si è intensificato molto con Dio e sento Gesù come se fosse accanto a me nella preghiera. Il bello è quindi che la fede è un percorso che cresce: e come sto crescendo io, anche tu stai crescendo.
    Volevo anche dirti, se non lo sai, che a breve inaugureremo un altro sito: nella Vigna del Signore, dove ci sarà molta più possibilità per voi di partecipare. E' un progetto molto bello e più grande di questo piccolo blog. Perciò, se vorrai, sarai il benvenuto anche lì dove non solo potrai parlare con me, come ora, ma potrai, se vorrai, anche scrivere per gli altri e rendere la tua testimonianza. PEnso che per Natale, saremo pronti.
    Ora ti saluto e per ogni cosa, io sono sempre qui. Un caro saluto e che Dio benedica te!

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  8. Buon Giorno Carissimo Angel,

    hai fatto bene a rimarcare quel principio che esprime UMILTA’ ma come ho già detto questo non esclude la CONOSCENZA. Che non è una conoscenza che si rapporta a misura d’uomo, ma va oltre perché per divina eredità ci è stata concessa di contemplarla.
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    I primi saranno gli ultimi ha un senso molto profondo. E’ come salire su una montagna o su un aereo e vedere e percepire e capire nel contemplare la nuova visione, che bisogna ridiscendere, per parlare, per spiegare, per aiutare i nostri cari, i nostri fratelli per incitarli o guidarli benevolmente verso quel giusto sentiero, verso quel vero cammino che c’eleva al Nostro Dio e a DIO STESSO.
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    Soggettivamente, nell’intimo ognuno ha sempre dei tesori da scrivere nel libro della vita, ma il mio libero guerriero cuore si rapporta anche con tanti cari fratelli che non hanno questa possibilità per tante avversità e disaggi che una vita non benevola non ha permesso loro di esprimere né il giusto pensiero, né il giusto dire, né il giusto fare. Basta guardarsi attorno nel mondo e osservare anche assai vicino a noi quanto questa inaccettabile verità sia presente. Non penso che l'immensa bontà, l’immensa compassione del Padre Celeste non possa nemmeno sfiorare questi sfortunati fratelli.
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    Anche se so’ che potrebbe essere d’esempio morale e civile per tanti, agli occhi di Dio cosa ne faccio della mia personale pagina di vita se so’ che ci sono dei vicini, degli amici, dei parenti, dei fratelli che ancora non sanno neanche che cosa sia IL VERO LIBRO DELLA VITA.

    Questa riflessione è assai importante per capire quel vero messaggio di COMPASSIONE e di MISERICORDIA che assai celato è nelle sacre scritture, ma che è stato trasmesso con tanto amore perché rappresenta quella giusta moralistica visione che se contemplata in tutti

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  9. i suoi significati dovrebbe far nascere spontaneamente questo stesso sentimento là dove vibra un amorevole cuore.
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    Queste sono rivelazioni dal mondo spirituale d’illimitata importanza: e dicono che o c’è salvezza per tutti o non c’è per nessuno.
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    Cosa vuol dire che non esiste in chiave CRISTICA una salvezza privata, o di esclusione? Non basta a questo proposito dire che noi siamo membri gli uni degli altri, non basta dire che siamo articolati gli uni negli altri, che siamo un corpo solo, che siamo una umanità sola, perché questi enunciati li conosciamo, ma sono diventati troppo astratti.
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    Bisogna riprenderli attraverso una conoscenza sostanziale. Partiamo dal fatto che Cristo non è venuto per i sani, ma per i malati, non per i giusti, ma per i peccatori, cioè per coloro che nell’evoluzione sono rimasti indietro. E’ fondamentale nei vangeli la prospettiva che l’Essere più evoluto del nostro cosmo viene per gli ultimi e fa degli ULTIMI i PRIMI, ponendosi là dove essi sono e colmandoli del suo stesso splendore.
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    Qual è il debito di colui che è andato avanti nell’evoluzione? Qual è il karma di colui che è più progredito di altri? Si può andare avanti soltanto per prestito, soltanto per donazione: e la donazione la fa colui che accetta di restare indietro. In ogni restare indietro, che sia consapevole o non, c’è il MISTERO DELLA RINUNCIA, del SACRIFICIO e dell’OFFERTA.
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    Se è vero che noi siamo un'unica umanità sola, ciò che viene dato a uno, viene tolto a un altro. Quindi non c’è nulla di ciò che noi abbiamo, che non sia stato tolto; non c’è nulla di ciò che noi siamo che non ci sia stato dato dalle potenzialità che sono intrinseche in tutta l’umanità: invece di ritenerle per sé, altri esseri umani le hanno messe a disposizione degli altri.

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  10. Ciò significa che ciascuno di noi DEVE TUTTO A TUTTI. E colui che è più progredito, poiché ha ricevuto di più, deve di più. Ecco il mistero della LAVANDA DEI PIEDI (Giov. 13): essere più avanti corrisponde all’avere più responsabilità, all’avere un debito più grande e il lato positivo di questo debito è la GRATITUDINE. E’ questo il gesto del Cristo: la Terra, in tempi molto antichi , ha accettato il sacrificio di restare indietro e di lasciare che l’Essere del Sole, il Cristo stesso, si distaccasse da lei. La Terra, con la sua rinuncia, ha permesso all’Essere solare di procedere secondo le sue proprie leggi evolutive. Il Cristo non ha considerato questo suo ascendere come un vanto, ma come un debito, una realtà di gratitudine: è tornato a rendere amore a noi che abbiamo accettato di restare sulla Terra. Il suo non era un debito karmico in senso umano, ma un «debito cosmico», che è di tutt’altra natura.
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    Il mistero dell’offerta è centrale nello spirito del Cristo perché ci fa capire che nessun essere umano è migliore o maggiore di un altro. Ciò che noi siamo, lo siamo tutti insieme. E’ assurdo pensare che la mano, nel corpo, sia di più del piede, è assurdo pensare che la testa sia di più del cuore: o è tutto l’organismo che è di più, o è tutto l’organismo che è di meno. O noi ci eleviamo tutti insieme, o cadiamo tutti insieme. Non è possibile, in chiave CRISTICA, l’evoluzione di un essere umano che consista nell’abbassare altri esseri umani.
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    Ricorderete quel bellissimo episodio del vangelo dove, di fronte alla donna colta in flagrante adulterio, gli scribi e i farisei sono con le pietre in mano, pronti a lapidare. L’elemento impietrito del cuore che non conosce amore, che non conosce gratitudine, che invece di costruire l’essere umano è pronto a ucciderlo secondo il codice della Legge, dice al Cristo: «Ma Mosè ci ha detto che questo tipo di donna va lapidata!»; e Cristo: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra» (Giov. 8,7).

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  11. Ciò vuol dire che ciascuno di noi è direttamente responsabile del cammino di tutti: siamo responsabili del cammino di coloro ai quali abbiamo permesso di andare avanti, perché questa è stata la nostra rinuncia, ma siamo responsabili anche del cammino di coloro che abbiamo lasciato indietro.
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    Ogni azione umana è un’azione compiuta da ciascuno di noi: non possiamo mai dire: «Io non c’entro». Non possiamo mai tirarci fuori dalla comunanza umana, che è la comunanza nel Cristo. Colui che è rimasto indietro, anche l’omicida, è un frammento di noi, che ci ha permesso di procedere nella speranza che la nostra gratitudine fosse così forte da tornare indietro per accoglierlo nel cuore e camminare insieme.
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    Nel vangelo di Giovanni, Cristo dice: «Voi ebrei vi fate forti della fede giudaica che dice : Io e il padre Abramo siamo una sola cosa, ma ora viene il tempo nell’umanità in cui questo detto muta nell’altro:Io e il Padre siamo una cosa sola». Che differenza c’è? Io e il padre Abramo siamo una cosa sola è il vanto di un popolo prediletto, per cui pochi sono i privilegiati per destino e gli altri vengono esclusi.
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    E’ l’orgoglio della «carne», è la presunzione illusoria di una redenzione che non comprende tutta l’umanità. IO E IL PADRE SIAMO UNA COSA SOLA : non il padre Abramo, ma il Padre dei cieli che è Padre di tutti gli uomini, La parte spirituale di ogni cosa LO SPIRITO IMMORTALE dell’IO SONO.
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    Quando noi stabiliamo la comunanza non col padre Abramo, non con un egoismo di gruppo, ma con la realtà del Padre universale, allora sappiamo che o lavoriamo alla salvezza di tutti o lavoriamo alla rovina di tutti. Non è possibile, nell’amore del Cristo, che un essere umano faccia anche un solo passo avanti respingendo indietro un altro. Se accade, questo passo avanti è un’illusione, è un doppio passo indietro.

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  12. Nell’amore del Cristo si cresce soltanto facendo crescere gli altri. Si progredisce soltanto facendo progredire tutti. Le conseguenze di questi pensieri possiamo immaginarle: quanti progetti sociali si attuano oggi, nella tentazione di creare una qualche area di salvezza che non ci comprende tutti! No! Questa salvezza non esiste! Non esiste né economicamente, né giuridicamente, né culturalmente! O facciamo progetti veri, di umanità totale, che ci portino tutti in avanti, oppure regrediamo sull’intera faccia della Terra.
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    E’ anche una giusta sincera speranza per tanti giusti uomini di buona volontà, affinché questa visione possa aiutarci a capire il vero sentiero evolutivo che il CRISTO PREDICAVA TRACCIANDOLO E RICORDANDOLO AL NOSTRO CUORE PER QUEL VERO PRINCIPIO CHE E’ L’AMORE.
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    Innegabili sono le parole d’immenso amore del maestro Gesù come di tutti i saggi illuminati maestri del mondo, ma oggi anche in tutto questo scempio, in tutto questo caos di tanta perdita di valori della vita; la conoscenza ci avvicina sempre di più verso mete ancor più elevate e profonde dell’essere. E’ come se quella mano tesa (così magistralmente riportata in tanti bellissime rappresentazioni) in questo tempo, per divino volere volesse avvicinare la sua assai cara figliolanza a quell’immensa indefinibile entità che Gesù chiamava il PADRE CELESTE.
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    Ogni essere umano ha una risorsa infinita ed eterna, al suo interno: LA COSCIENZA DI SE’, dell’IO SUPERIORE che Gesù predicava - IO e il Padre MIO Siamo UNA SOLA COSA, non è un sogno, ma «L’UNICA FORZA, L’AMORE CHE UNISCE INFINITI MONDI, INFINITI UNIVERSI E LI RENDE VIVI” scriveva il grande Giordano Bruno che questa nostra chiesa con tanta inconsapevolezza ha bruciato non sapendo che era anche GESU’ RITORNATO TANTE VOLTE IN QUESTA TERRA camminando

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  13. vicino, nello stesso sentiero degli uomini così come aveva detto: SARO’ CON VOI FINO ALLA FINE DEL MONDO’
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    Questa meravigliosa energia che scaturisce da ogni cosa e soprattutto anche da ogni benevolo cuore è condensabile in una sola parola, AMORE. Anche la scienza oggi sta verificando questa indefinibile forza perché l'unica Forza che unisce infiniti universi è quella che la fisica oggi ha scoperto e chiamato «DEBOLE»: è l'altro lato, IL LATO LUMINOSO della Forza Elettrodebole, riconosce la fisica oggi; il lato che l'essere umano sente come amore, eros, emozioni, anelito al rispetto, la giustizia e la dignità di tutti, nessuno escluso. Noi, umani, SIAMO GLI ARTEFICI DELLA REALTA’; comprendere entrambi i due lati della Forza Elettrodebole, OSCURO E LUMINOSO, è ricomporre la propria integrità tra EROS E PSICHE.
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    La divisione esterna tra gli uomini nasce infatti dalla divisione interna, dettata da una falsa morale imposta che pretende di dividere il «bene» dal «male». L’ANGELO e il DEMONE.
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    Per una legge universale, per la legge dell’EQUILIBRIO IL LATO OSCURO E’ INVINGIBILE SE LO SI COMPATTE, MA SVANISCE SE LO SI COMPRENDE.
    La conoscenza di sé, di tutte le proprie porzioni inconsce, subconsce, cioè aliene di se stessi è il «segreto» per far svanire il lato oscuro. Oggi gli alieni stanno diventando una realtà pubblica. Ciò scatena la follia del lato oscuro, il potere che opprime con la paura. Il vero terrore del lato oscuro non è il «nemico» di turno, ma l'Apocalisse, cioè la RIVELAZIONE che il mondo che vediamo è solo uno degli infiniti mondi. E l'unità degli infiniti mondi, esterni e interni, è la Forza, l'Amore, la Vita che fa svanire il lato oscuro, come neve al sole. Basta non avere paura e rispettare la Vita. E bastano pochi, per aiutare tutti, perché la Vita è una Forza immane, la Forza che la fisica chiama «debole», infinitamente superiore a tutte le risorse finora conosciute.

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  14. Credetemi, quando nel proprio cuore, nella propria mente si unificano religione pensiero filosofico, scienza classica e nuova scienza che si basa sulle teorie insiemistiche, sulle teorie olografiche delle Apparenze, sulle teorie della Psicobiofisica e della nuova Quantistica; si aprono nuovi portali che ci fanno capire anche se frammentariamente la Metafisica delle Cause Prime.
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    Quelle verità che sono state espresse in forma simbolica, in forma esoterica ed exoterica in tanti testi antichi, in tante sacre scritture, sia occidentali che orientali che ci rapportano a quella analogia, a quella corrispondenza, a quella distanza dall’uomo a DIO che in verità è la stessa di quello che rapporta con il nostro Sé interiore. Sembrerà strano ma di sicuro, oggi la scienza e l’analisi comparata ci avvicina molto per comprendere la legge che regola e lega la legge di separazione / congiunzione (solve et coagula).
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    E’ l’ascensione alchemica nel cammino dell’Uomo verso l’infinito dove Natura e Dio, Materia e Spirito finiscono per coincidere nell’UNO.
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    Con Tanta Stima
    Raffaele

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  15. Hai detto cose nel contempo giuste, ma purtroppo la salvezza non è per tutti. Mi spiego meglio: è vero che la salvezza di Gesù è per tutti, ma l'uomo deve meritarsela con le sue azioni. Ricordo uno scritto dove si parlava degli inferi e si chiedeva a Dio perchè ci fosse un posto simile: "Purtroppo lo richiede la Giustizia". Gesù è venuto per salvare i peccatori, ma se i peccatori non vogliono essere salvati, se preferiscono servire il male piuttosto che il bene, non potranno vedere la Luce, ma per giustizia dovranno vedere l'oscurità che hanno scelto.
    Noi, però, non dobbiamo fare preferenze, questo si. Ognuno di noi può essere salvato, anche se omicida o ladro o bestemmiatore perchè il compito di giudicare appartiene solo al Giudizio Supremo di Gesù Cristo. Ecco perchè ho aperto questo spazio ed ecco perchè sto lavorando con altri fratelli per ampliarci. Conoscere il male è vero, è molto importante: conoscendolo lo si può affrontare e con Gesù si può sconfiggere. Con me è stato così: il mio male prima l'ho conosciuto, poi l'ho affrontato ed infine ho chiesto aiuto a Gesù per sconfiggerlo e oggi posso dire di averlo fatto.
    Non puoi dire che non vi è distinzione tra bene e male: c'è e Gesù lo ha mostrato come ha mostrato una forza che va al di là del bene e del male: l'amore e il perdono strettamente legate tra loro. Saper perdonare vuol dire saper amare e saper amare vuol dire essere degni dell'amore di Gesù. Ma il male c'è: è dentro di noi. Anche San Paolo diceva che il male dentro di lui c'èra, solo che lui aveva scelto di combatterlo. ANche dentro di me c'è il male: lo sento. Ma ho deciso di combatterlo nel momento stesso in cui l'ho conosciuto. Ecco ò'importanza della conoscenza: ecco perchè rendere chiaro il peccato diviene fondamentale per preservare gli altri dall'inganno malevolo di satana. Tu potrai crederci o no, ma satana esiste ed è molto subdolo e potente: ma Gesù lo è ancora di più e nonostante lui si sforzi, Gesù ha un potere immenso sopra di lui.
    Può darsi che ci siano anche gli alieni, ma io non li chiamo così. Io li chiamo creature, esseri viventi di Dio. Nella Sua infinità bontà, Dio può anche aver dato vita in altri mondi, questo è possibilissimo. Ma comunque l'Apocalisse, cioè la Rivelazione non è quella che pensi tu: l'Apocalisse è la Rivelazione di GEsù Cristo. In quei giorni tutti si renderanno conto di essere inermi, di essere figli di Dio e che Lui non è una favola, o un io figurato o una cosa astratta: loro vedranno che Lui è.

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