domenica 8 novembre 2009

Considerazioni di una domenica pomeriggio

Oggi voglio fare solo qualche considerazione, visto che (è questa la novità) sono impegnato per la costruzione del nuovo progetto (ribadisco il mio invito a chiunque si voglia unire, anche in un secondo momento). 

In primis, mi tocca affrontare nuovamente il capitolo Crocifisso-sentenza di Strasburgo. Oggi pomeriggio in televisione ho ascoltato una frase molto stupida e indecente di un uomo che affermava la pericolosità e il pessimo esempio nel tenere il Crocifisso nelle aule. Purtroppo non posso parlare direttamente con questa persona, ma vorrei sapere quale è la pericolosità di cui si parla e soprattutto quale pessimo esempio Esso dia. Se non sbaglio, il Crocifisso inteso come simbolo religioso, insegna l'uomo solo ad amare il prossimo e sacrificarsi per gli altri. E' questo un pessimo esempio? Dire di aiutare gli altri? O non è piuttosto un pretesto per eliminare il Crocifisso definitivamente dagli occhi e quindi dal cuore delle persone? 
Si parla di pericolosità, ma quale pericolo c'è in un semplice Crocifisso? Quale è dunque questo enorme pericolo? Semmai il pericolo è che il Crocifisso, nelle aule, rimanga l'ultima cosa integra, visto che quasi tutte le scuole sono a rischio crollo. Quindi mi preoccuperei di più della salute fisica degli studenti che della pericolosità di un Crocifisso, che a detta loro (cioè di atei) è solo un oggetto. Un oggetto inanimato può spaventare davvero così tanto? 
E' davvero incredibile, comunque, come questo fatto abbia attirato così tanta attenzione: con tutti i problemi del nostro Paese, ci si è puntati come dei bambini, sul fatto che il Crocifisso non può stare nelle aule. Di questo passo, scommetto che diventerà un problema pure portare al collo una catetina rappresentante il cattolicesimo. E questa voi me la chiamate laicità? Non è piuttosto intolleranza religiosa verso di noi cristiani? Laicità vuol dire tolleranza, non intolleranza. Riflettete su queste parole e sul loro significato intrinseco.

Altra riflessione: il Vangelo di oggi ci mostra una vedova che dona per elemosina, due monete. Voi direte: cosa saranno mai due monete? Per quella vedova tutto, visto che era esattamente ciò che possedeva. E Gesù loda questa vedova per l'amore con il quale ha donato. Lei è un esempio su come noi dovremmo elemosinare o rapportarci verso i nostri beni materiali. Infatti, come quella vedova ha dato tutto perchè le sue fondamenta erano in Dio, così noi che diciamo di avere solide fondamenta in Dio, dovremmo fare lo stesso. Infatti, chi confida in Dio non è perduto, mai e anche se non ha nulla, ha sempre un gran tesoro che nessuno può rubare. E se leggiamo la Prima Lettura di oggi, cioè l'episodio della donna che incontra il profeta Elia, questo è ben confermato. Infatti, l'episodio in questione mostra come Dio non ci fa mancare nulla se solo noi crediamo in Lui ciecamente. Pensateci bene: quante volte Dio è intervenuto nella nostra vita e noi non ce ne siamo nemmeno accorti? Se noi dunque diciamo a Dio di donarci il pane quotidiano, in qualche modo Egli ci nutrirà, così come ha nutrito questa donna e la sua famiglia. Fede, ecco cosa abbiamo bisogno. Basare la nostra vita non sul guadagno materiale, sul possesso, ma sulla comunione con gli altri pensando che Dio è la nostra stessa vita. Aiutare gli altri vivendo in Dio e nutrendosi di Lui e di Lui soltanto. Sembra pazzesco eppure è così: quanti poveri hanno avuto da mangiare? Vi ricordate Don Zeno e i bambini di Nomadelfia che durante la guerra non possedevano nulla, eppure mangiarono? Vi ricordate Francesco d'Assisi che lasciato tutto, non aveva nulla da mangiare? Non fu anch'egli saziato? Questo perchè Dio aiuta chi si basa solo su di Lui. E pensare che se tutti noi avessimo pensato così, non ci sarebbe nemmeno la fame nel mondo e tutti ci sazieremmo a volontà. Invece per cupidigia, avarizia e ingordigia, molti mangiano fino a scoppiare, e altri non hanno quasi nulla.

A tal proposito, oggi mi sono imbattuto in una storia interessante, di un personaggio noto al mondo del calcio. Sto parlando di Leonardo, attuale allenatore del Milan, squadra che milita nel Campionato di Seria A. Leonardo, penserete voi, ha tutto: soldi, ricchezza e dunque è felice. Mangia, beve e fa festa. E invece, vi sbagliate. Quest'uomo, ha passato una crisi di valori nella quale si è accorto della nullità del possesso e si sentiva male al pensiero che lui aveva tanto e altri non avevano nulla. E ha dato quasi tutto via: immagino le vostre reazione eppure è così. Stentavo anche io a crederci, ma eccovi le sue parole: "La vita è fatta di alti e bassi - spiega -. Ci vuole un attimo per stare bene e un altro attimo per stare male. Mi è capitato di avere forti momenti di perplessità, una crisi di valori. A 30 ho attraversato momenti di introspezione. Poi mi sono ributtato nella mischia. Ho lavorato per sei anni nell'ombra, da dirigente del Milan, e non mi trovavo male. Ora faccio l'allenatore ma solo perché ero qui e il club me lo ha chiesto...".

Leonardo spiega ancora: "Durante il mio primo periodo in Italia iniziai a sentirmi in colpa perché potevo acquistare vestiti cari, o mangiare in ristoranti di lusso. Anziché darmi piacere, queste cose mi facevano male. La depressione mi portò insonnia e tachicardia". Di qui la decisione di regalare molte cose ai poveri: "La mia casa a Milano era rimasta praticamente vuota - racconta ancora -. Non c'era più nemmeno il computer. Quando ne avevo bisogno, chiedevo di utilizzare quello degli altri. Ho seguito una terapia di tre mesi. La mia ex moglie e i miei genitori mi aiutarono molto. Cominciai pure a leggere libri di filosofia e psicologia. In quel periodo nacque la Fundaçao Gol di Letra (con l'ex calciatore Raì)". Poi la Fondazione Milan, di cui Leonardo si è occupato per molto tempo e che continua a seguire. Sempre per poter aiutare chi soffre.

Avete visto che dopotutto, ciò che diciamo noi, o meglio ciò che dice Nostro Signore Gesù Cristo, non è così folle e falso? Leonardo ha fatto davvero molto incarnando i veri valori di questa vita nell'aiutare il prossimo con costanza. Magari noi tutti fossimo capaci di farlo: forse il mondo comincerebbe a girare in maniera diversa. Concludo qui e vi auguro una Buona e Santa Domenica a tutti voi!

8 commenti:

  1. Ma avete così tanto bisogno di imporre il crocifisso per legge per sentivi bene? no, perché allora non ci sono motivi perché uno debba essere obbligato per legge a vedersi un simbolo religioso in un luogo che riguarda un'istituzione aconfessionale. Per voi il crocifisso significa "amare il prossimo e sacrificarsi per gli altri", bene per voi, ma per me no, per me rappresenta soltanto un simbolo religioso, di una religione che nella storia è stata pretesto angherie di ogni tipo; e se permettere come un non viene ad imporre in un luogo pubblico a voi i suoi simboli, voi non avere alcun maggior diritto per imporre il vostro?
    Poi state così male perché sulla parete di una aula non ci sta il vostro caro simbolo che avere a casa, addosso, in parrocchia e in chiesa; bene, democraticamente si può discutere sulla sua esposizione, ma sia chiaro che essa non sarà più allora un'imposizione dall'alto (dallo stato), ma una concessione tra pari, una concessione che significa anche reciprocità di esposizioni si simboli altrui sempre su base volontaria e non autoritaria. Questa è la democrazia, non imporre surrettiziamente per legge un simbolo religioso onde volerne ribadire una pretestuosa superiorità basata su retorici discorsi di "radici cristiane".

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  2. Beh sulle radici cristiane, mi pare ovvio che esse appartengano all'Italia, sede tra l'altro anche del Vaticano. E in caso di dubbio puoi leggerti anche la Costituzione.
    Io dico che in nome di una laicità che non è laicità, si vuole imporre la rimozione di un simbolo che è stato nella storia italiana, al centro della nostra vita. E sono sicuro che si comincia da esso per arrivare ad altro, come ad esempio, il crocifisso al collo perchè segno di proselitismo. Laicità vuol dire tolleranza e in un Paese a maggioranza cattolica, vi deve essere il rispetto di segni appartenenti alla cultura maggioritaria. Tu sei un ateo e non ti dovrebbe nemmeno importare del Crocifisso. Invece ti da fastidio, vero? Satana agisce nei cuori di chi non lo conosce e non crede a niente. Se il Crocifisso fosse privo di significato, non darebbe fastidio a nessuno. E pensare che l'unico sbaglio di quell'uomo sulla croce è stata solo di amarci fino alla morte.
    Il punto è che io so che l'età dell'apostasia è vicina e lotterò con tutto me stesso per aiutare più anime possibili a sopravvivere all'inganno collettivo. Togliere dagli occhi per togliere dal cuore: ecco il piano che si sta sviluppando e presto vedrai che si comincerà a chiedere di eliminare ogni riferimento a Gesù in nome del laicismo di Stato. Solo siediti e aspetta e vedrai di come le mie parole si avvereranno perchè non sono solo mie, ma dell'Apocalisse che inquadra bene il tempo dell'apostasia. Un caro saluto a te

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  3. Caro Angel, dici bene! Se il crocifisso dà tanto fastidio significa che non è un simbolo privo di significato. Esso è un segno molto scomodo per le coscienze degli atei e di coloro che ce l'hanno con tutto ciò che è sacro e appartiene alla Chiesa Cattolica. Io credo che con questa assurda sentenza si voglia colpire in modo particolare tutto il cattolicesimo allo scopo di liberarsi, piano, piano di tutta la Chiesa di Cristo. Ma chi pensa così non tiene conto delle parole che Gesù disse a Pietro:"...Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno su di essa...". Nessuno potrà mai distruggere questo grande progetto divino perchè l'amore che il Signore ha per tutti gli uomini è più grande di qualsiasi sentenza umana che si possa pronunciare. Il crocifisso non è solo un simbolo cristiano, è molto di più...Pensiamo alle parole che pronunciamo quando facciamo il segno della croce:" Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo". Sul pezzo di legno appeso alle pareti non c'è solo l'uomo Gesù, ma tutta la Santa Trinità! La comunione che c'è tra le tre Persone divine è piena comunione d'amore: in questo sta la potenza del crocifisso e per questo fa tanto paura!Chi è in malafede, di fronte al Divino si sente a disagio, è turbato e quindi scappa. I sacerdoti per fare l'esorcismo usano il crocifisso perchè sanno che satana di fronte ad esso scappa. E' chiaro quindi che abbiamo a che fare con persone guidate dallo spirito del male, ma , per fortuna sono una netta minoranza. Dobbiamo essere tutti uniti e difendere con forza la nostra fede e pregare molto la Madonna per la sorte della nostra Europa.
    Riguardo al vangelo di questa domenica il messaggio che esso ci vuol dare è molto chiaro. Ciò che conta veramente non è la quantità di ciò che si dona ma la disponibilità a donare con cuore sincero e a privarsi dell'unica cosa che costituisce la nostra ricchezza, che non vuol dire solo denaro, ma anche ricchezza spirituale. Mi spiego meglio: se il Signore mi ha donato solo un talento (dono spirituale, carisma) ed io sono disposto ad usarlo tutto per favorire il bene del mio prossimo ecco che allora ho donato tutto ciò che possiedo; se il Signore mi ha donato diversi talenti ed io ne uso appena uno per aiutare chi è nel bisogno ecco che allora ho dato del mio superfluo perchè avrei potuto dare molto di più. Oggi, un pò tutti diamo in elemosina solo ciò che rappresenta il nostro superfluo perché abbiamo tutti in abbondanza di che mangiare e di che vestire e sfruttiamo i doni ricevuti solo a nostro vantaggio. Guardiamoci dentro con onestà e riconosciamo quanto è egoistico il nostro modo di vivere...Chiediamo al Signore la forza per poter cambiare stile di vita.
    Bella la testimonianza di Leonardo, un grande esempio per tutti anche perché viene da una persona che appartiene ad un mondo dove il denaro e la ricchezza soprattutto materiale ha un valore molto alto.
    Grazie Angel per questa riflessione!
    Un caro e fraterno saluto!!!

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  4. Che dirvi Angel e Marina, avete detto tutto e naturalmente condivido appieno le vostre parole.

    Le parole del fratello Marco, sono sempre le stessissime di un qualsiasi fratello ateo. Quando si parla di Crocifisso, si parla di Chiesa che in passato ha portato a guerre, distruzioni.

    Ora basta! Volete capirlo che quel tipo di Chiesa che ha portato distruzione, era la chiesa manovrata dagli uomini e che invece la Chiesa di Cristo, siamo noi battezzati? E basta dai... Fossero sante e giuste le vostre parole, la ripetitività sarebbe bella. Ma dato che le vostre parole non hanno fondamenta, è una ripetitività seccante. Parlare con un ateo delle cose del cielo, è come parlare aramaico.

    Ancora con questa storia della religione cattolica imposta per sentirci bene con noi stessi... Se tu caro Marco, ti rendessi davvero conto quanto le parole di Cristo sono vere, ti vergogneresti e ti auto-flagelleresti per ciò che hai detto. Non è che noi seguiamo Gesù Cristo, come voi atei seguite il cantante o l'attore. Non è un "tifo" il nostro. La nostra è Fede in Colui che ci ha redenti e salvati. La nostra è consapevolezza che ciò che il Signore ha detto è vero e mai nessun uomo potrà farci cambiare idea. La forza del cristiano sta in questo: Aver visto e vissuto la Verità che è Cristo e quando un uomo vede la Verità, non torna indietro. Questo spaventa la società, perchè noi cristiani sappiamo ciò che diciamo e siamo irremovibili proprio perchè noi sappiamo che quello che Cristo ha detto è vero! Un uomo morrebbe volentieri per la verità, non per la menzogna. Morire per qualcosa che non ha valore, che non è vero, è uno spreco. Morire per qualcosa che ha un valore infinito ed è vera, è un guadagno. Questo voi non riuscite a capirlo, perchè non vi siete ancora spogliati della materialità. Pensate che la nostra sia una religione come tante altre e che come gli altri vogliamo imporre il nostro credo. Non è così. Noi non imponiamo nulla, noi semplicemente testimoniamo Cristo, perchè Lui è Via, Verità e Vita. Se tu cambiassi stile di vita, ti renderesti conto quanto le parole di Gesù Cristo sono vere. Ma se sguazzi nella mentalità materialistica, le parole di Cristo ti sembreranno soltanto una favola.

    Come han già detto Angel e Marina: Se il crocefisso per voi non rappresenta nulla, perchè lo temete? Se non credete in Cristo, perchè vi spaventa così tanto? Guarda caso siamo noi cristiani ad essere calpestati. Noi che siamo disponibili con il prossimo, noi che non siamo razzisti nei confronti di altre religioni, noi che semplicemente viviamo la vita in modo giusto, guarda caso eh, noi siamo quelli perseguitati. Ti sei mai chiesto, caro Marco, perchè alla gente da tanto fastidio Cristo e parlano male soltanto di Lui e invece non parlano male di Maometto o di Buddha o di Geova?

    Cristo spaventa perchè Lui è vivo e risorto e la Sua Santissima Legge d'Amore è un ostacolo per le vostre perversità, per i vostri adulteri, per le vostre fornicazioni, per le vostre scelleratezze. Siete abituati male, molto male e il vostro vizio è diventato la vostra condanna. Quale virtù voi avete? Di cosa siete capaci se non di soffocare la Fede del vostro prossimo?

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  5. Se voi non credete, cosa ve ne frega se noi crediamo? Voi potreste benissimo fare la vostra vita, eppure vi da così tanto fastidio sapere che una persona crede in Dio. Perchè? Te lo sei mai chiesto? Se voi non credete, potreste benissimo occuparvi delle vostre faccende. Invece no, non siete soddisfatti delle vostre nefandezze ed ecco che andate a pizzicare noi cristiani. Le parole di Cristo si sono adempiute e continuano ad adempiersi, quando parlò di persecuzione dei cristiani. Non perseguitano i mussulmani, i buddhisti, perseguitano noi cristiani. Se la nostra religione fosse stata una religione qualsiasi, sono sicuro che questo non sarebbe successo. Se invece succede questo, vuol dire che il cristianesimo è molto più di una religione: Il cristianesimo è il regno di Dio in Terra e a quelli che non sono (ancora) scritti nel libro della vita, suscita invidie e gelosie, ire inutili e cattiverie di ogni tipo, perchè ciò che è malvagio è avverso a Dio e alle Sue Sante Opere. Non pensare che noi siamo indottrinati dai sacerdoti e dalla Chiesa, perchè quello che noi pensiamo, lo viviamo, lo sentiamo, lo meditiamo e lo sappiamo grazie all'opera dello Spirito Santo che ci sussurra all'orecchio della nostra mente.

    Grazie al Cielo, siamo il terreno buono su cui il seme è caduto e inizia a produrre frutto. Questo lo dico senza alcuna vanità, ma lo dico per ringraziare il Padre per averci rivelato tutte queste cose.

    Un caro saluto.

    Mik

    Sia lodato e ringraziato ogni momento, il Santissimo e Divinissimo Sacramento.

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  6. Grazie a te Marina e anche a te Mik. Soprattutto vorrei ringraziarti Marina per aver parlato del Vangelo perchè hai saputo spiegare il Suo messaggio anche meglio di me. Condivido le vostre parole e sono felice che ci sia sempre qualcuno a dari man forte. Un caro saluto e a presto!

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  7. Penso una cosa..
    secondo me Marco non è un ateo perchè parla di esposizione alla pari di simboli..quindi in qualcosa anche se nascosto in fondo al suo cuore..lui crede.
    In qualcosa vuole credere...è che ancora non sa e non ha intuito ciò che è Bene Assoluto per tutti.
    Scusami Marco non è presunzione la mia ma solo un pensiero del mio cuore che ti dedico e che spero tu un giorna possa ricordarlo Bene.
    E' forse preso da una forma di ribellione interna dovuta all'ego che prevale, alla ragione sul cuore.
    E' forse arrabbiato per cose passate..
    ma di una cosa sono sicura, non ha ben capito cosa significhi il crocifisso...e riguarda pure lui.
    Marco, il crocifisso è si un simbolo per i ciristiani ma cerca di andare oltre...e scoprirai che è Vita al 100%
    Quella vita che il Signore ci ha donato per la nostra salvezza..anche per la tua.
    Ci è stato donato il libero arbitrio, un dono meraviglioso...non sprechiamolo, non sporchiamolo..

    Un caro saluto a tutti e scusate se non sono così brava come voi nell'esternare i pensieri anche in riferimaneto a passi del vangelo o alla Bibbia..ma vi assicuro che le mie riflessioni nascono da ciò, dalla mia fede e dai comportamenti quotidiani.
    Un abbraccio

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  8. Calliope non è citando la Bibbia che si dimostra l'amore che si prova verso Gesù. Tu hai parlato con il tuo cuore e questo vale molto già di per sè. Spero che Marco comprenda ciò che tu hai detto. Un caro saluto e un abbraccio a te!

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