venerdì 30 gennaio 2009

L'umiltà

Che bella parola è l'umiltà! Ma quanto difficile è essere umile! Sinceramente si è perso anche questo ultimo valore e non si vede in giro molta umiltà, ma invece si possono godere molti episodi di arroganza e di persone gonfiate. 

Ammetto che anche io molte volte, anche inconsapevolemente, cedo nel peccato del vanto. Credo di essere migliore, ma in realtà subito dopo mi rendo conto di quanto basso anche io sia. Mi spiace moltissimo, specie perchè so quanto Gesù ama l'umiltà. Si deduce ciò da moltissimi passi presenti nel Vangelo. Eccone alcuni: «Chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve»; "chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato"; ecc.. Ma la prova più grande di umiltà è lo stesso Gesù: Il Figlio dell'Altissimo si umilia al punto di entrare nella condizione umana e vivere una vita umile e modesta, scegliendo di nascere persino in una mangiatoia. 

Lui che è Figlio di Dio si è accontentato del poco, noi cerchiamo sempre il molto. Essere umili è dunque una delle cose più belle legate a Dio. Dio ha scelto di innalzare l'umile, di innalzare coloro che questo mondo non considera e abbandona. Se c'è una cosa che ho imparato leggendo il Vangelo è che Dio esalta i poveri, gli umili, gli storpi, i cechi, cioè esattamente quelli che il nostro mondo emargina. Nella nostra società vediamo esaltati i politici potenti che si credono di essere al di sopra di tutti; chi lavora in televisione e che tratta i fans come suoi inferiori; persone ancora con idee razziste di superiorità. Ma tutti coloro che si credono padre eterno in terra solo per quattro soldi bucati, non potranno comprare il perdono del Dio che è nei cieli. Più loro si esalteranno, più Dio li sottometterà: "Voi vi ritenete giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che è esaltato fra gli uomini è cosa detestabile davanti a Dio."

Questa è la buona novella: Gesù dice di come il Padre abbia scelto di rivelare le cose ai piccoli, nascondendole ai sapienti. Quindi i nostri piccoli, tutti noi che viviamo di stenti o che non viviamo sogni di gloria abbiamo una speranza di salvezza. Abbiamo la speranza che almeno dinanzi a Dio noi siamo tutti uguali. Umiliamoci dinanzi agli amici, umiliamoci dinanzi a questo mondo e Dio ci esalterà sopra tutti. Impariamo da Gesù ad essere umili esattamente come Lui. Mi unisco a voi nel pregare il Signore di donarci un cuore umile perchè possiamo imparare a non vantarci dei nostri successi e a dare invece il merito a chi realmente lo merita: il Signore Dio. Gloria a Dio.

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