venerdì 16 ottobre 2009

I martiri del Sudan

Oggi il quotidiano la Repubblica, ha mostrato un articolo sconvolgente per tutti noi cristiani. Infatti, vi è una denuncia di un Vescovo del Sudan, il quale afferma che ben sette cristiani sono stati crocifissi. E' terribile ascoltare una cosa simile nei nostri tempi: sembra che essi siano stati prima trascinati via da una Chiesa e poi orribilmente crocifissi agli alberi.

E' terribile che ancora oggi il cristiano debba patire cosi tanto solo per voler seguire la Verità e l'Amore di Gesù. Non ci sono parole per commentare una violenza simile, ma una cosa mi viene da dire ai carnefici: voi avete ucciso i corpi, ma avete glorificato i loro spiriti perchè hanno condiviso la sorte di Gesù Cristo e come Gesù anche loro ora parteciperanno alla Gloria eterna. Voi che cosa potete dire di voi? Non so cosa dire o cosa provare. Gesù fu capace di chiedere il perdono dei suoi carnefici, sono io al suo stesso grado? No, perchè è tremendamente difficile perdonare chi non chiede il tuo perdono e soprattutto chi commette atti simili. Mi verrebbe voglia dentro di me di gridare contro di loro, di chiamarli animali e non uomini. Ma non posso: io chiedo a Gesù di trasmettermi il Suo amore perchè ora sarei ipocrita a dire che amo anche loro. Io spero vivamente che un giorno sarò in grado di non odiare questi uomini, di non odiare i prevaricatori o gli ingiusti o i violenti o gli assassini. Questo è ciò che vorrei davvero...

Però voglio sottolineare che i nostri fratelli che sono laggiù, non hanno paura e vogliono seguire Gesù fino alla morte: io posso dire che davvero mai ho visto una fede più grande della loro, in questa parte del mondo. Anzi, noi che possiamo andare a Messa, non ci andiamo mentre loro che rischiano la vita, vanno ugualmente perchè vogliono amare Gesù e seguire il Vangelo sino alla fine. Loro hanno incarnato lo spirito martire del Vangelo, il rinunciare alla propria vita per amore di Gesù. Quando gli si chiede se testimoniare il Vangelo, in Sudan, significhi rischiare il martirio, il vescovo non ha esitazioni: «Sì. Noi viviamo proprio in questo senso, perché stanno uccidendo la gente, bruciano le loro case, le chiese: questo è martirio». Andare in parrocchia, partecipare alla messa, sono cose che fanno paura: «Paura, sì: perché i ribelli continuano ad uccidere la gente. Ma noi non vogliamo morire: tutto questo rafforza la fede della gente, la gente continua a venire in chiesa».

Però non riesco a star zitto nemmeno nei confronti di noi stessi e delle nostre istituzioni. Dove sono le nazioni cosiddette democratiche e civili? Dove sono le Nazioni Unite? Dov'è l'ONU? Dove la nostra Italia? Noi pensiamo a fare guerre civili tra di noi mentre lì in Sudan, sta accadendo il finimondo. Dove sono le nostre coscienze? Perchè nessuno interviene in soccorso delle vittime? O siamo solo bravi a respingere chi chiede il nostro aiuto? 
Così il vescovo di Tombura Yambio sospira: «Vogliamo i Buoni Samaritani: i nostri fratelli, i nostri amici nella comunità internazionale possono venire in nostro aiuto. Ma più ancora di questo, chiediamo preghiere, tante».

Noi possiamo dare le nostre preghiere, possiamo dare il nostro amore, possiamo dare noi stessi, ma io vorrei che chi di potere facesse qualcosa. Io vorrei un mondo dove gli uomini lottano per evitare crimini e orrori simili. Io voglio un mondo dove tutti si interessano e non restano nell'indifferenza solo perchè non riguarda noi da vicino. Io vorrei che i cristiani si alzassero la mattina e pensassero a loro, vorrei che pregassero per loro, vorrei che mandassero aiuti per loro e vorrei che alzassero la voce per loro. Vorrei davvero che ci sentissimo tutti fratelli anche nel dolore. 

Preghiamo Dio perchè non accada più che la ferocia dell'uomo arrivi a distruggere l'Amore cristiano, anche se l'Amore cristiano non potrà mai esser distrutto perchè passerà davvero questo mondo, ma l'Amore cristiano di Gesù Cristo non passerà mai!



6 commenti:

  1. E' davvero terribile ciò che fanno questi disgraziati... La Fede di quei cristiani è VERA FEDE, la nostra in confronto è piccolissima. Noi avremmo il coraggio di andare in Chiesa se ci fossero delle rappresaglie del genere? Questi nostri fratelli lontani ci stanno dando proprio una grande lezione di fede. Loro sono morti a immagine di Cristo e risusciteranno a immagine Sua. Addolora sapere che noi cristiani siamo così odiati e perseguitati, ma ricordiamoci delle parole di Gesù. Lui ci ha avvisati di queste cose perchè noi non ci trovassimo impreparati. Angel hai proprio ragione: Com'è possibile che nessuno interviene per fare qualcosa per questi nostri fratelli? Preghiamo la Divina Misericordia che porti la pace in quei luoghi! Il Signore converta questi assassini e inizino a professare anche loro la Fede in Gesù Cristo. Come un tempo fece con San Paolo, così faccia anche con quelle persone fuori controllo... Sarebbe davvero una buona cosa. Se i nemici diventassero amici, non ci sarebbero più ostacoli. Dobbiamo chiedere conversione!!

    Ma sono sicuro che questi nostri fratelli, morendo, produrranno tanto frutto, così come il chicco di grano.

    A questo punto viene spontaneo dal cuore dire: SANTI SUBITO QUESTI NOSTRI FRATELLI MARTIRI!

    Un abbraccio e che Gesù ci benedica e protegga assieme alla Sua e nostra Madre Santissima.

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  2. Nel linguaggio biblico, la parola MARTIRE significa TESTIMONE: questi nostri fratelli sono i testimoni della fede in Gesù Cristo che li ha portati a morire per Lui.
    Gesù ha detto:" hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi". Ed è proprio così!

    Anche il Vangelo di questo giorno ci dice qualcosa in merito: "A voi miei amici, dico: Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo non possono far più nulla. Vi mostrerò invece chi dovete temere: temete Colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna. Sì, ve lo dico, temete Costui.

    Fra i consigli e le raccomandazioni che Cristo ha dato, oggi dobbiamo soprattutto fare tesoro dell'esortazione a non avere paura. Sappiamo quanto la paura paralizzi l'attività umana. Non avere paura di quelli che uccidono il corpo e temere invece chi può condannarci alla morte eterna!
    È naturale che ogni uomo abbia paura della morte. Cristo attira l'attenzione sulle conseguenze della vita presente per la vita futura.
    Bisogna stare attenti a non perdere la Vita durante la vita: in nome di questo valore che è la Vita eterna, non bisogna temere di perdere la vita terrena. L'uomo deve fare molta attenzione e cercare di vedere questa prospettiva eterna in ogni momento della vita. Per Dio ogni uomo è un essere unico. Per salvarlo dalla morte eterna, Dio manda suo Figlio. Ecco la ragione per cui non dovremmo avere paura, ma essere sempre vigilanti, perché troppi nemici ostacolano la nostra felicità eterna. Questi nemici sono gli amici di satana.
    I nostri fratelli del Sudan hanno trovato la morte fisica, ma allo stesso tempo hanno trovato la vita, quella vera, che non finirà mai più. La morte non ci può separare dall'amore di Dio se il nostro vissuto è in linea con la Sua parola...
    Va comunque condannato con forza il crimine che è stato commesso, ed è più che mai urgente che le varie organizzazioni internazionali intervengano per mettere al sicuro la vita di chi opera con tanto zelo in missioni come quelle del Sudan.
    Un carissimo saluto e una buona e santa notte!



    Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete, voi valete più di molti passeri".
    Parola del Signore.

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  3. Giuste considerazioni sia le tue Mik che le tue Marina. Dobbiamo comunque restare tutti uniti nella preghiera per fare in modo che tutti noi cristiani diventiamo davvero un unico corpo. Un caro saluto a tutti voi. A presto

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  4. Grazie Marina, ci hai fatto notare l'analogia fra il Vangelo di oggi e la vita presente in Sudan. Hai perfettamente ragione, dobbiamo stare attenti ai nostri nemici sia corporali che spirituali. Perchè c'è gente che in un certo senso può uccidere lo spirito: Non che lo uccide, perchè solo Dio ha potere di farlo, ma può contribuire a portarlo verso la dannazione eterna. Se un malvagio influenzasse l'amico buono con tante menzogne, il buono potrebbe lasciarsi ingannare e seguire un modello di vita totalmente sbagliato e questo lo condurrebbe alla morte eterna. Per cui bisogna vigilare sempre. Nella mia vita non ho avuto problemi e difficoltà ad abbandonare gli "amici" malvagi, mi sono tenuto stretto soltanto i buoni. Nel Vangelo infatti c'è scritto di allontanare le cattive amicizie se non erro. Ora non ricordo bene le parole di quel brano. Tuttavia stare alla larga dalle cattive compagnie, non vuol dire odiare il prossimo e su questo si deve fare molta attenzione. Gesù ci invita a non frequentare le cattive amicizie perchè noi non abbiamo a morire. Ma non ci dice di odiarli. Proverò a cercare quel brano, ora non ricordo bene se è presente nella Bibbia o nel Vangelo.
    Nel frattempo ho trovato qualche articolo sulle amicizie, scritto da qualche nostro fratello cristiano, se vorrete leggerlo lo trovate qui:
    http://www.amicib.org/?p=1706

    Per cui dici bene Marina sul prestare attenzione.

    Sì Angel, dobbiamo pregare, perchè dove sono due o tre riuniti nel nome del Signore, Lui è in mezzo a noi. Anche se non siamo vicini fisicamente, lo siamo spiritualmente.

    Per cui chiediamo al Signore di aiutare questi fratelli del Sudan.

    Un caro e fraterno abbraccio Marina ed Angel!

    Mik

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  5. Ciao Mik, il brano che cerchi si trova in 1Corinzi 15,33.
    Buona lettura!

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  6. Ti ringrazio Marina!

    Eccolo qui: "Non lasciatevi ingannare: Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi".

    Questo dice tutto e conferma ciò che ho scritto, ma se non erro se ne parla anche nel Vangelo, o forse ricordo male.

    Un caro saluto e grazie ancora!

    Mik

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