Ieri il nostro fratello Mik, mi ha segnalato un articolo davvero molto bello che lo ha aiutato nei momenti di difficoltà. L'ho appena letto ed è stato davvero di grande aiuto perchè ci fa capire molte cose sulla fede in Gesù Cristo. Ci fa capire come Lui, anche se non lo vediamo, è sempre insieme a noi; lo fa capire attraverso un episodio del Vangelo: la camminata di Gesù sulle acque. La nave dei discepoli senza Gesù in balia delle acque e i discepoli che nonostante la loro fede in Gesù hanno paura. Ma Gesù pur non essendo con loro fisicamente, è accanto loro e subito viene a soccorrerli. Ma l'aspetto più grande è la camminata di Pietro sull'acqua verso Gesù. In effetti l'autore dell'articolo ha ragione perchè Pietro è un pò come tutti noi: parte carico di fede e fiducia in Gesù, ma poi la sua insicurezza e la paura prendono il sopravvento. Chi di noi non ha provato le stesse sensazioni di Pietro? Eppure Gesù c'è sempre e come perdona Pietro, Egli perdona anche noi. Ricordo una frase della famosa attrice convertita Claudia Koll, la quale alla domanda cosa avesse portato lei al cambiamento, rispose che era sorpresa di come Gesù l'avesse perdonata dopo tutto ciò che aveva fatto. Lei era stupita di sentirsi perdonata perchè pensava di non poter esser perdonata.
E' normale avere timore e paura: ma dobbiamo trasformare questa paura in fede. Comunque è giusto che ora lasci lo spazio all'articolo in sè perchè sicuramente è più chiarificatore di me. Qui vi posto solo uno stralcio e poi vi invito a leggerlo tutto, se volete, cliccando su FONTE in basso. Io vi saluto e vi abbraccio in Gesù.
""Varie migliaia di persone avevano ascoltato la predicazione di Gesù Cristo e si erano saziate dei pani e dei pesci che Egli aveva loro offerto con una tale abbondanza che ne era avanzata una certa quantità [1]. Si può immaginare che gli apostoli siano rimasti molto sorpresi. Oltre alla meraviglia erano anche pieni di gioia. Ancora una volta avevano sperimentato la vicinanza del Signore. Potrebbe sembrare che questa nuova esperienza non dovesse avere tanta importanza per loro, abituati com'erano a vivere accanto a Gesù Cristo. Ma come dimentichiamo in fretta i momenti in cui abbiamo toccato con mano la presenza di Dio al nostro fianco; e per questo come torniamo a sorprenderci e a rallegrarci quando la sperimentiamo di nuovo.
Quante volte notiamo con chiarezza che Dio è accanto a noi, che non ci ha abbandonato in un momento importante e ci riempiamo di una gioia e di una sicurezza che non si devono soltanto al buon risultato che ci interessava, ma anche – e soprattutto – alla coscienza di vivere con il Signore.
E quante volte, tuttavia, lo perdiamo di vista e ci lasciamo prendere dalla paura che una cosa importante non riesca bene; come se Dio potesse dimenticarsi di noi, o come se la Croce fosse un segno che Egli si è allontanato."" FONTE
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