Oggi presento un post scritto a più mani, in particolare da Mik e dal sottoscritto. Sono considerazioni che si ricollegano al post sulla fame nel mondo il quale è un tema che mi è molto vicino perchè ogni volta che mangio, non posso non pensare a coloro che invece non mangiano. E mi sento persino in colpa nel mangiare mentre c'è chi non può. Detto questo ringrazio Mik per i suoi sempre puntuali interventi e per la possibilità di aiutarmi in qualche modo, in questo mio piccolo e umile lavoro. E spero che prestiate attenzione a queste questioni che valgono non solo per me o per i cristiani, ma per ogni uomo di buona volontà.
Secondo Mik, per poter capire come si potrebbe vivere bene, allora dovremmo meditare la Genesi.
In principio Dio creò la terra, i cieli e gli oceani. I cieli li riempì con ogni sorta di animali, fece la stessa cosa con i mari e con la terra, in particolare con quest'ultima, riempiendola di vegetazione e frutti. Creò l'uomo e gli diede potere su ogni creatura. Gli diede il modo per sfamarsi, per dissetarsi: Gli animali, la frutta, le verdure, l'acqua. L'uomo aveva ogni ben di Dio. Si poteva liberamente pescare, cacciare, coltivare. Cos'è allora che ha rovinato gli equilibri? Penso da quando l'uomo ha creato l'industria e il mercato: Molti si sono visti privare il cibo e l'acqua, perchè non potevano permettersi di comprare ciò che invece prima si poteva avere gratuitamente, ciò che Dio ha creato in principio per l'uomo. Gesù disse: "Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date". Queste parole di Gesù devono essere applicate su tutte le cose che Dio ci ha donato: Dai beni spirituali ai beni materiali. La Legge di Dio è perfetta! Se tutti la osservassero, non ci sarebbero tutte queste disgrazie. Gesù ci invita a donare gratuitamente ciò che il Padre gratuitamente ci dona. Ma oggi ognuno tiene per sè ciò che ha, pensando che quello che ha ottenuto se l'è sudato, quando poi invece tutto è dono di Dio. Persino a Ponzio Pilato, Gesù disse: "Non avresti nessun potere su di me, se non ti fosse stato dato dall'alto". Questo cosa vuol significare? Significa che se Dio non avesse dato a Ponzio Pilato il "potere" di crocifiggere o meno il Suo Divin Figliuolo, il governatore romano nemmeno avrebbe potuto sfiorare il Signore Gesù. Questo magari va visto nel contesto del disegno di redenzione di Cristo, perchè quello che è successo al Signore era scritto e doveva succedere perchè noi acquistassimo la vita eterna. Ma penso che questo "potere" dato dall'alto, vada applicato su tanti altri contesti: Se i grandi della terra governano le nazioni, penso che Dio gli abbia dato questo compito da svolgere. Allora è tutto dono di Dio: Lui ci dona le cose gratuitamente, tocca a noi saperle condividere con il prossimo. Ecco che viene in aiuto la parabola dei talenti. Chi possiede le ricchezze ha maggiore responsabilità. Sono forse dono di Dio le ricchezze? Va applicato anche su di loro, i ricchi, il discorso che fece Gesù a Ponzio Pilato? Forse sì, forse a loro è dato il compito di sfamare i poveri? Non lo so, non so rispondere a queste domande che mi e vi sto ponendo. Ma dobbiamo riflettere sulle responsabilità che noi tutti abbiamo. Ad ognuno di noi è stato donato uno o più talenti: Abbiamo gratuitamente ricevuto e gratuitamente dobbiamo dare. E ricordiamoci che però il talento è un prestito: Un tempo dovremmo renderlo al Signore. Così come la nostra vita: E' un prestito, un giorno gliela dovremo rendere. E se avremo prodotto frutto, il Signore ci donerà la vita eterna.
Oggi si parla di crisi economica: Le aziende che non reggono, i commercianti che vivono una situazione disagiata. Può forse essere questo una lezione dal cielo? Se non erro La Vergine degli Ultimi Tempi disse che ci saranno sette anni di crisi. La crisi è sotto gli occhi di tutti. Questo mi fa pensare che potrebbe essere una lezione divina, affinché la gente veda con i propri occhi la povertà, così da poter comprendere il prossimo che vive questa difficoltà. Il problema principale nel mondo è proprio la fame: Ma in televisione si continua a parlare di politica, di economia, di scudo fiscale... ma a questi nostri poveri fratelli chi ci deve pensare? Ci pensiamo giusto noi che abbiamo poche risorse per poterli aiutare, guarda caso. Non ci pensano i ricchi e i potenti che hanno migliaia di beni da poter mettere a disposizione. Perchè il povero ha umiltà e senso di carità, pur non possedendo beni. Il ricco al contrario, pur possedendo in eccesso i beni, non può capire cosa vuol dire soffrire la fame, perchè non l'ha mai vissuta e non riesce minimamente a comprendere la realtà della povertà, perchè ha sempre vissuto nella cattiva abitudine del benessere spropositato. Lo so, stiamo a dire sempre le stesse cose, ma non si possono usare frasi e parole diverse, perchè questa è la realtà. Un fatto si racconta per ciò che è, non si può fare diversamente, almeno che non si sceglie la strada della menzogna e dell'illusione che non conviene a nessuno perchè porta alla perdizione e alla morte eterna. Allora se stiamo qui a dire sempre le stesse cose è perchè la realtà è sempre la stessa, punto. Non ci sono altre spiegazioni. E se la realtà è sempre la stessa, vale la pena di combattere per cambiarla. Ma non con la guerra, non con la violenza. No. Si combatte pregando, digiunando, evangelizzando, portando Cristo come un bambino fra le braccia per farlo conoscere al mondo intero: "Ecco gente, è arrivato a voi il Messia, io ve lo porto; Si è messo fra le mie braccia e mi ha detto, portami nel mondo a farmi conoscere!" Così si combatte il male, le tenebre dell'ignoranza. Dobbiamo far conoscere Cristo a tutto il mondo, perchè Lui illumina l'intelletto e distrugge le tenebre della demenza: Così si avrà la pace. Quando tutti avranno compreso chi è Gesù e osserveranno la Sua parola, non ci saranno più ignoranti, ottusi, dementi, idioti, stupidi, ma ci saranno intelligenti, sapienti, santi e vivranno tutti in pace. GESÙ' E' LA LUCE! Se non si fa carità il motivo sta nel fatto che la gente non ha saputo accogliere il Messia e continua a vivere nelle tenebre e tutti se ne fregano di tutti. Invece no, chi vive con Gesù non trascura i bisogni del fratello, perchè ha occhi per vedere, i suoi occhi sono stati unti dall'olio di Cristo. SERVE CHE LA GENTE CONOSCA CRISTO, solo così si può avere la vera pace!
La beneficenza che oggi si fa senza Gesù, quanto veramente è disinteressata? Se noi cattolici siamo così sensibili a questi argomenti è perchè Gesù ce lo fa essere! Allora se tutti fossero illuminati da Gesù che è luce che illumina le genti, tutti vedrebbero con gli occhi dell'intelletto ciò che la disparità sta causando nel mondo, tutti avrebbero mani e braccia per aiutare il prossimo. Ma chi vive senza Gesù, gli occhi se li benda e le braccia le mette conserte. Quando ascoltiamo il Vangelo in Chiesa, ci segniamo la fronte, le labbra e il petto. Perchè? Perchè la parola di Cristo entri nella nostra mente e sappiamo comprenderla, sappiamo divulgarla con la bocca e conservarla nel cuore per farla fruttificare osservandola e praticandola.
Cosa possiamo fare noi piccoli per aiutare questi nostri fratelli? Tutto quello che possiamo fare, facciamolo! Se non ci riusciamo, sforziamoci! Iniziamo con poco, piano piano si arriva a fare tanto! Come ad esempio per evangelizzare. Si inizia sempre con un pò di timore e con poco, ma man mano il Signore ci da la forza e ci aiuta a fare tanto! Questo lo dico per esperienza personale. Dobbiamo chiedere al Signore di darci forza, coraggio e risorse per potere aiutare i poveri. A me per primo dico queste cose.
Queste sono parole del caro fratello Mik che condivido interamente. Tra l'altro, nella scorsa puntata di Annozero (andata in onda giovedì 22 ottobre) abbiamo visto la drammaticità in cui vivono molti dei nostri fratelli mentre in studio i politici battibeccavano su di chi era la responsabilità. Abbiamo bisogno di politica: abbiamo bisogno di una classe che si interessi di questi problemi e che lotti per trovare le giuste soluzioni, magari con una redistribuzione del reddito. Insomma, siamo stufi di politici egoisti: bisogna che la politica torni a fare ciò per cui è nata e cioè occuparsi dei problemi di tutti. Io non vorrei entrare nel merito politico, ma mi ci trovo sempre coinvolto perchè è impossibile chiudere gli occhi dinanzi a queste persone che, in tempo di crisi, presentano leggi per ridurre le prescrizioni per permettere ad un soggetto di far andare in prescrizione i suoi processi. Questo è qualcosa che non mi permette di chiudere gli occhi, ma di continuare a parlare e denunciare.
Anche secondo Mik, quella della redistribuzione sarebbe la giusta soluzione. C'è tanta, tantissima disparità che ogni volta che se ne sente parlare fa mettere le mani fra i capelli. Come abbiamo già parlato qualche giorno fa, chi ha autorità è chiamato al servizio, non al potere, non a fare i propri interessi. Per cui le mie considerazioni sulle parole di Gesù dette a Ponzio Pilato, trovano conferma, in quanto i politici avendo autorità su tutto il paese, hanno il potere di correre ai ripari, a soluzioni e proprio perchè hanno una certa autorevolezza, sono chiamati al servizio per il prossimo. Il politico fa un lavoro come un'altro. Ci sono lavoratori, in particolare gli operai, che rischiano la vita ogni giorno, si stancano fisicamente ma anche mentalmente. Il paradosso dove sta? Sta nel fatto che questi uomini in giacca e cravatta, pur non rischiando la propria vita, pur non stancandosi come gli operai, guadagnano uno stipendio da capogiro. Ecco dove la disparità. Qui viene in aiuto la parabola degli operai della vigna. Il padrone volle pagare allo stesso modo anche gli operai che avevano lavorato meno rispetto a chi aveva lavorato tutta la giornata. Agli occhi di Dio, non importa se si lavora tanto o meno, l'importante è che ognuno faccia la sua parte. Ecco perchè questi politici ragionano secondo la mentalità umana. Secondo loro, quello che fanno è tanto, perchè lo fanno per milioni di italiani e quindi hanno il merito di guadagnare di più. Un operaio invece lavora solo per il cantiere, quindi aiuta meno persone e non merita uno stipendio degno di nota. Questa è la loro mentalità. Pur se non lo dicono a parole, lo dicono con i loro fatti. L'uomo ha voluto il progresso, pensando che più avrebbe ottenuto, più sarebbe andato avanti. Invece c'è l'effetto contrario. C'è un detto tanto semplice quanto vero: Il troppo stroppia. Un ingordo mangia in eccesso e non riesce nemmeno a camminare. Così accade alla nostra società, una società vittima dell'ingordigia. Io penso che il lavoro aziendale che c'è oggi non è benedetto dal Signore, perchè è un lavoro ossessivo. Tutti oggi vanno a caccia della professione: Chi vuol diventare avvocato, chi medico, chi professore, chi magistrato... Tutto questo per seguire la scia mondana. E abbiamo visto quanto sta tornando utile...La verità è che l'uomo non sa più che cosa vuole, a parte il successo, la ricchezza, la fama. Non si può e non si deve scegliere una professione giusto perchè garantirà uno stipendio di tutto rispetto. No, ci deve essere vocazione. Un medico deve avere la vocazione di spendere la propria vita per la salute dei pazienti, un avvocato per proteggere i diritti dei cittadini, un giudice per far rispettare le leggi. A cosa stiamo assistendo oggi? Alla corruzione. Per fortuna non tutti lo fanno per moda, ma ho come l'impressione che i giovani di oggi vogliono raggiungere a tutti i costi una posizione. E' una lotta, una lotta continua a chi si aggiudica prima il posto. Gesù ci ha dato l'esempio. E' nato povero, ha svolto l'umile lavoro da falegname, Lui, il Figlio di Dio, venuto per servire il prossimo, non per farsi servire. Così ecco che ritorna il ragionamento di prima sull'autorità: Gesù ha più autorità di tutti e più di tutti ha servito, annientandosi sulla croce, cosa che mai nessuno avrebbe fatto. Da Lui abbiamo imparato a pensare secondo Dio. Ci si rende conto che la realtà del Signore è ben diversa dalla realtà umana. Ciò che per l'uomo è giusto, per Dio è sbagliato e viceversa. Perchè per l'uomo è giusta la fama, per Dio è giusta l'umiltà. Per l'uomo è giusto avere una paga maggiore se lavora di più. Per Dio è giusto che tutti ricevano allo stesso modo, indipendentemente da quanto abbiano lavorato. Oh, se imparassimo tutti da Dio, come funzionerebbe il mondo!
Purtroppo l'uomo del mondo impara dall'uomo del mondo e l'uomo del mondo impara da satana e chi impara da satana impara la menzogna e a camminare verso la morte.
L'uomo DEVE imparare da Dio. E' stato creato da Lui e solo da Lui può ricevere i giusti insegnamenti. L'uomo è un ramoscello del Signore e solo da Lui può attingere linfa eterna. Oggi le nuove generazioni sono confuse, guarda caso perchè hanno molto di più rispetto ai loro coetanei di un tempo. Maggiori sono i vizi, maggiori saranno le ribellioni. Prendiamo l'esempio dai nostri cari fratelli africani: Loro non hanno niente, ma la gioia di vivere che hanno ci insegna molto, ci insegna che una vita semplice conduce alla gioia. Qui alcuni tipi di pappa a molti fa schifo, ma laggiù, nel grande continente nero, la gente si accontenta anche di riso in bianco. Col cibo non si gioca, anzi, dovrebbero insegnare ad avere rispetto del cibo, a ricordarsi che c'è gente che oggi soffre perchè non può mangiare nemmeno un pò di riso. Altro che nouvelle cousine, gastronomia, gambero rosso e tante di quelle stupidaggini. Tutti questi marchi rimbecilliscono la coscienza delle persone e ci si dimentica di chi ha bisogno davvero di un pò di pane. A questa generazione insegnano ad assorbire i falsi valori con il conseguente aumento di prepotenza e arroganza verso il prossimo bisognoso. Grazie a Dio però, ci sono anche tantissimi giovani che credono in Cristo e spendono la propria esistenza per Lui.
Ciò che Mik ha detto mi sento di condividerlo in pieno; d'altronde non è un mistero che il consumismo sia stata la causa scatenante di questa deriva di cui parliamo. Abbiamo avuto tanto, troppo e quel troppo ci ha riempito la pancia e ora cerchiamo sempre qualcosa di più grande. Tanto è che questa cosa la si trova nella droga e nell'alcool: non a caso molti ricchi si drogano. Essi hanno tutto e cercano qualcosa di più e lo trovano solo nella droga. Meglio avere poco o niente che avere molti soldi. Un giorno, dissi ad un mio parente che smaniava per giocare al Superenalotto: guarda che è meglio che non giochi e non vinci perchè se vinci perdi tutto. Alla fine si rese conto che avevo ragione perchè alla fine l'importante è avere una famiglia e vivere e lavorare per farla stare bene. I soldi distruggono e ci rendono egoisti: ecco perchè vi è la fame nel mondo, proprio per l'egoismo che il danaro e il lusso ci hanno dato. Riflettiamoci
Chiudo questa lunga riflessione, accettando l'invito di Mik alla collaborazione vostra tramite un numero di telefono, sponsorizzato anche da Mediaset, durante la trasmissione Matrix. In pratica con questa donazione si permette all'associazione di aiutare dei bambini a sconfiggere delle malattie banalissime. Infatti ogni anno muoiono milioni di bambini a causa di malattie che qui si curano come niente. Stando a quello che han detto ieri sera, praticamente ogni tre secondi muore un bambino... Il numero di telefono è: 48544
Questa è un iniziativa della ONLUS da me più volte sponsorizzata per i suoi interventi: Save the Children. E' possibile donare 2 o 5 euro da ora sino al primo novembre. Si può chiamare da qualsiasi gestore, Tim, Vodafone, Wind, 3 e anche col telefono di casa. Però fatelo perchè per un semplice e stupido sms, voi potete impedire il decesso di un vostro fratellino. Perciò fatelo e aprite il vostro cuore. Non lasciate che queste parole cadano nel vuoto e ricordate ciò che disse Gesù: “E tutto ciò che farete ad uno solo di questi piccoli, lo farete a Me"