tag:blogger.com,1999:blog-4073362051045079456.post6856793854084047517..comments2023-07-16T00:04:26.576+02:00Comments on La via, la verità e la vita: Inferno: un'angosciosa realtàAngelhttp://www.blogger.com/profile/10192843818584780362noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-4073362051045079456.post-59189239210515904662009-11-13T18:59:20.193+01:002009-11-13T18:59:20.193+01:00Voglio riportare qui su questo blog allacciandomi ...Voglio riportare qui su questo blog allacciandomi all'argomento "inferno" la notizia di questi giorni. Qualcuno penserà che le ceneri di un defunto niente hanno a che vedere con l'inferno. Forse si, vorrei però fare una piccola riflessione su come oggi non solo si vuole eliminare dalla vista il crocifisso, così da togliere il rimorso di non aver detto nemmeno una preghierina, ma c'è anche questa forte volontà di buttare al vento o nel fiume le ceneri del proprio caro. Mi hanno insegnato fin da piccola e pure i vangeli lo dicono che bisogna tener vicino a se il caro defunto per poter fargli una visita e pregare per lui. Infatti se la gente credesse un poco a Dio, vedrebbe come Gesù andava ai sepolcri e piangeva, e pregava e risuscitava, mai però si è visto andare al Giordano a risuscitare i morti o cacciare gli spiriti immondi. La mentalità delle ceneri sparse, fa si che quell'anima venga dimenticata in breve, perchè non c'è più neppure un luogo dove far visita e pregare per la sua anima. E' quello che succederebbe se togliessero i crocifissi, il povero Gesù andrebbe nel dimenticatoio. Le anime dei poveri defunti senza più preghiera sono destinate a dir poco a soffrire. Il cimitero è il luogo più adatto x un defunto, infatti si chiama "camposanto" come chiameremo i fossi o i fiumi dove queste ceneri vengono gettate? Non c'è più ritegno, stiamo andando verso un mondo pagano. Ne pagheremo le conseguenze. Ecco l'articolo scritto su: corriere del veneto.<br /><br />Ceneri dei defunti nel Po, <br />Sparapan contro Torino: <br />quell'acqua la beviamo.<br /><br />Rovigo, la denuncia del poeta: «Il sindaco di Torino non ha compreso la questione». Dalla parte del letterato il cardinale piemontese Poletto<br /><br />ROVIGO - Le ceneri disperse nel fiume Po a Torino rischiano di finire nei bicchieri dei polesani: la denuncia, sul filo della provocazione, è dello scrittore e poeta rodigino Gianni Sparapan, preoccupato per il progetto dell’amministrazione comunale del capoluogo piemontese di concedere la possibilità di gettare in acqua i resti cremati dei propri cari. Contro questa ipotesi si era schierato nei giorni scorsi anche l’arcivescovo di Torino, card. Severino Poletto. «Forse il Comune piemontese non sa - dice Sparapan, annunciando di aver inviato una lettera sulla questione al sindaco Sergio Chiamparino - che i polesani non hanno alternative circa l’approvvigionamento idrico: o bevono l’acqua del Po o bevono l’acqua dell’Adige». Per lo scrittore, il primo cittadino di Torino «non ha per niente compreso la questione, limitandosi a sottolineare come il desiderio di molta gente sia quello di poter rientrare in comunione con la natura, una volta morta». «Non contesto le scelte personali di ognuno - spiega Sparapan - ma credo che i diritti dei vivi vengano prima di quelli dei morti. Non possono buttare le ceneri dei defunti dove beviamo noi».Enzahttps://www.blogger.com/profile/16898298590686353095noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4073362051045079456.post-47942465880673974762009-04-18T19:05:00.000+02:002009-04-18T19:05:00.000+02:00I non credenti non credono nell'inferno perchè non...I non credenti non credono nell'inferno perchè non credono nel paradiso.<br />Solo quando la luce entrerà nelle loro vite potranno anche percepire il buio che esiste..l'inferno.<br />Io temo satana sempre, non lo sottovaluto mai ma confido nel Signore e nella fede che ho in Lui.<br />Buona domenica della Misericordia caro Angel.Calliopehttps://www.blogger.com/profile/07950402211981687050noreply@blogger.com